La cessione di Fidi Toscana in Consiglio regionale

Marras: “Pronti ad approfondire nelle commissioni competenti il grande lavoro svolto”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 novembre 2022 20:01
La cessione di Fidi Toscana in Consiglio regionale

Firenze – Una comunicazione per rispondere alla risoluzione consiliare regionale dello scorso aprile, relativamente alla richiesta di informare l’Assemblea sull’esito dei successivi passaggi del procedimento di selezione dei nuovi soci di Fidi Toscana Spa, e per rispondere ad una interrogazione di Elisa Tozzi (Gruppo misto, Toscana domani), sempre sullo stesso argomento.

L’assessore, quindi, ha espresso una serie di indirizzi, riguardanti la quota di partecipazione della Regione Toscana in Fidi; l’esito dell’indagine preliminare di mercato; l’eventuale personale in esubero che da Fidi potrebbe essere ricollocato presso Sviluppo Toscana Spa, in ottica di “agenzia” per lo sviluppo regionale; l’individuazione di Sici sgr per la gestione degli strumenti di finanza innovativa.

Ed è in tale contesto che la Giunta regionale ha provveduto ad informare la Banca d’Italia e ad attivare un confronto con i soci privati; a pubblicare l’avviso pubblico per la raccolta delle manifestazioni di interesse assegnando il termine del 12 settembre, che ha visto pervenirne quattro; a compiere i diversi passaggi sugli esuberi del personale; fare il punto sui piani industriali di Fidi Toscana e di Sviluppo Toscana; fino ad aggiornare la valutazione di Fidi in vista di un accordo di co-vendita tra i soci disponibili e ad approfondire l’acquisizione del capitale di Sici

Si conclude con la proposta dell’assessore Marras ad approfondire nelle commissioni competenti ogni singolo aspetto riguardante la vendita di Fidi Toscana in modo da dare conto del poderoso lavoro fin qui fatto, della complessità di un’operazione ancora da completare e della sua importanza strategica per le politiche pubbliche, la discussione in Consiglio regionale sul percorso legato alla cessione del pacchetto di maggioranza di Fidi Toscana.

L’assessore all’economia Leonardo Marras ha esposto la comunicazione sulla situazione che si è venuta a creare dopo la chiusura dell’avviso pubblico, aperto lo scorso luglio, per la raccolta di manifestazioni di interesse provenienti da potenziali nuovi soci industriali. Tra gli altri punti toccati, anche quello sul riassorbimento del personale in esubero di Fidi, una parte del quale dovrebbe transitare verso Sviluppo Toscana, destinata ad essere potenziata.

“Sono arrivate quattro proposte – ha spiegato Marras – da soggetti che hanno tutte le caratteristiche per diventare nuovi partner: profilo, servizi offerti, presenza sul territorio e solidità economica e patrimoniale. Secondo il cronoprogramma, il nuovo socio di maggioranza di Fidi dovrà essere individuato entro fine febbraio 2023”.

“Si tratta soltanto di una prima esplorazione di mercato - ha specificato -, l’avviso non era vincolante. Adesso dobbiamo riuscire a capire quale potrebbe essere la proposta migliore, quella cioè che è in grado di assicurare il rilancio e lo sviluppo della finanziaria. In questa fase proseguiremo il confronto con i soci attuali, che hanno dato la loro disponibilità all’operazione, per affrontare tutti i passaggi formali necessari”.

“A tal proposito però vorrei chiarire – ha proseguito - che non era assolutamente scontato sarebbero arrivate delle manifestazioni di interesse. E’ stata ed è un’operazione molto complessa. Lo stesso valore di Fidi è cambiato nel corso dei mesi e prima di arrivare alla cessione è giusto arrivare ad una valutazione che sia condivisa da tutti i soci. Riguardo ai tempi dell’operazione, sono quelli esposti in aula a luglio scorso e che si stanno rispettando. Inoltre, tutte le valutazioni del caso, riguardo ai punti esposti nella comunicazione, siamo disposti ad approfondirle nelle commissioni competenti, anche chiamando tutti i soggetti coinvolti. Proprio per dare conto del poderoso lavoro fatto in questi mesi, della complessità dell’operazione e dell’importanza strategica per le politiche pubbliche che ogni atto di questo insieme è parte”.

Nel corso della comunicazione l’altro nodo delicato ha riguardato il piano di riassorbimento del personale di Fidi Toscana in esubero, visto che entro la fine di settembre la stessa finanziaria era tenuta a dichiararne la consistenza.

“Tutela e salvaguardia dei posti di lavoro e delle professionalità e competenze è sempre stato un altro aspetto prioritario di questa operazione – ha sottolineato Marras. Fidi ha individuato 24 persone, 20 delle quali, secondo l’accordo preso con Sviluppo Toscana e tenuto conto del nuovo piano industriale che punta al suo rafforzamento e potenziamento, verranno riassorbite qui tra gennaio e aprile 2023. Il dialogo con le organizzazioni sindacali ed i rappresentanti legali dei due soggetti coinvolti è stato constante e condiviso”.

Marras infine ha accennato anche all’approvazione dei piani industriali presentati da Fidi e Sviluppo Toscana (“sebbene per quest’ultima – ha detto – proprio in virtù del progetto di sviluppo e potenziamento è prevista, da parte della giunta regionale, una revisione del piano entro i primi mesi del 2023 ed un monitoraggio semestrale per verificarne andamento finanziario, economico ed occupazionale”) e all’acquisizione del 100% del capitale di SICI Sgr da parte di Sviluppo Toscana (“gli uffici regionali - ha concluso - sono al lavoro per valutare e analizzare gli aspetti societari, economico-finanziari e giuridici e capire come strutturare l’operazione. L’idea è mantenere la proprietà pubblica interregionale, potendo già contare sulla presenza nel capitale sociale della finanziaria partecipata dalla Regione Umbria”).

A dare il “la” al dibattito, Elisa Tozzi (Gruppo misto, Toscana domani), che ha presentato una interrogazione per sapere quante e quali manifestazioni di interesse siano state presentate alla direzione Attività produttive della Regione Toscana; a quanto ammonti la prevista riduzione dei costi di struttura di Fidi Toscana a seguito dell’adozione del nuovo piano industriale; quale sia nel dettaglio il personale in esubero di Fidi da ricollocare in Sviluppo toscana e in che fase si trovi tale iter.

La consigliera, pur ringraziando per la comunicazione, non si è detta però soddisfatta, “perché la complessa operazione dimostra ancora molte criticità”: dalla scelta del nuovo socio di maggioranza alla questione dei privati, dalla necessità di approfondire maggiormente il nuovo piano industriale di Fidi al discorso sugli esuberi, fino alla questione immobili. Da qui la richiesta di “un necessario approfondimento sia di cornice normativa che di strumenti che si vanno ad attuare”.

“Ho difficoltà a comprendere a che punto sia l’operazione Fidi e non ho chiaro il valore”. Così ha esordito Francesco Torselli (Fratelli d’Italia), per affermare che la strada intrapresa dalla Regione non è la migliore per valorizzare Fidi: “vigileremo sul processo di vendita, a tutela dei lavoratori e a tutela di tutti quei soggetti che hanno fatto affidamento alla partecipata regionale”, ha assicurato.

Marco Casucci (Lega) è partito dalla campagna elettorale: “Giani aveva assicurato di fare di Fidi una sorta di Iri toscana, ed invece stiamo virando in tutt’altra direzione, con nubi nere che si addensano sul destino della partecipata”. Da qui il giudizio negativo: “per noi questa comunicazione è insufficiente, sembra la foto venuta male di una brutta pagina di storia toscana”.

Di ben altro avviso Anna Paris (Partito democratico), che ha parlato di un documento chiaro, capace di fare il punto su un processo in divenire, a partire dall’ultima risoluzione approvata in Consiglio regionale. “L’impegno continua”, ha affermato la consigliera.

Secondo Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) il dibattito su Fidi non può non stare all’interno di un ragionamento generale, ovvero il futuro di Fidi è legato a Sviluppo Toscana. La domanda è quindi una: la Regione ritiene di doversi dotare di una società finanziaria che sta sul mercato?

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