​Keil Space: un’anteprima del futuro dell’arte a Firenze

Visibile e invisibile si fondono in una atmosfera che ci porta a nuove consapevolezze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 Luglio 2025 23:45
​Keil Space: un’anteprima del futuro dell’arte a Firenze

Per Paul Klee l’arte rende visibile ciò che non sempre lo è. Entrando a “Keil Space”, dallo splendido inizio del viale Michelangelo di Firenze vicino all’Arno, visibile e invisibile si fondono in un’atmosfera che ci porta a nuove consapevolezze.

Subito si viene accolti, con gentilezza e attenzione, nello scenario del gusto con dei piccoli assaggi che ci regalano una sensazione di benessere, in una penombra che ci appare come un invito al relax e alla meditazione, mentre la musica registrata di un’orchestra sinfonica inglese, diffonde tonalità sia luminose che gradevolmente tenebrose. La musica si coniuga con il profumo, che può ricordare essenze e rarità botaniche dei giardini dei Medici a Firenze. Entriamo nella meraviglia di spunti olfattivi inaspettati e anche dall’aroma contemporaneo, mentre la musica inglese danza con i profumi della toscanità.

Già dall’inizio di questa esperienza multisensoriale, l’unione sensuale di sapori e suoni diventa il preludio che accompagna la straordinaria potenza delle arti visive avanzate di Samantha Keil. La sua ricerca si fonda su autentiche sintesi espressive, realizzate nell’ampio scenario di discipline artistiche, tecnologiche e scientifiche che si specchiano nell’interiorità dei visitatori, in un ampio respiro di ricerca interiore, dove osservatore e osservato si fondono insieme.

Nella prima Sala-Ingresso mi sono sentito pervaso da un’atmosfera metafisico- meditativa per la presenza di tre colonne, percepite come elementi spazio-temporali in una trilogia che racchiude; passato, presente e futuro. Le colonne rimandano a strutture architettoniche e, come nei templi antichi, simboleggiano il passare del tempo. Sono viste sia nei templi greci che egizi anche come forme di collegamento tra terreno e metafisico, come “alberi della vita”. A Keil Space le colonne con la loro diretta essenzialità e messe in fila trasversale di fronte all’osservatore, oltre a ricordare lo scorrere del tempo sono una testimonianza dei tre periodi artistici fondamentali di Sam, che esploriamo in questo percorso artistico incredibilmente emozionante e intensamente avventuroso, trasformato in specchio della nostra più intima consapevolezza, in bilico tra multisensorialità e essenza spirituale.

L’atmosfera è di paradossale stupore e mi trasporta in una dimensione ascensionale, al di la dello spazio e del tempo e la meraviglia rappresenta la magnifica eccellenza dell’arte che non può ridursi a una mera dimensione di rappresentazione didattica da Accademia. Infatti, anche per Kandinskij, l’Accademia crea confusione nella mente di molti artisti che, nel sovrapporsi di una didattica poco creativa, affollano la loro mente di troppe immagini e non riescono a uscire dal proprio recinto, dalla propria bolla, per cercare di spiccare il volo autonomamente in una reale dimensione artistica.

Proseguendo nella splendida avventura multisensoriale di Keil Space la “Prima Generazione dei Bronzi” della prima sala, ha caratteristiche primordiali di intenso movimento e la fisicità materica, si sviluppa con un’intensa e vera consapevolezza delle potenzialità intrinseche alla stessa materialità. Il capolavoro posto al centro “Lovers” è la sintesi di tutte le altre opere della stanza e mi trasmette un particolare magnetismo che sembra portarmi in un’altra dimensione, dove la materia esprime la sua massima potenzialità.

L’allestimento è ottimo perché l’insieme delle altre opere presenti, da quella più in basso sul ripiano a sinistra (che sembra una riflessione sul concetto della materialità della forma), a quella più in alto (che è una sintesi del movimento dal forte magnetismo), sembrano indicare un percorso evolutivo verso l’opera principale che è l’assoluta protagonista. Già in questa prima sala si percepisce, in modo chiaro e diretto, la tensione emotiva dell’opera in contrapposizione dialettica tra cielo e terra, tra eros e thanatos, corpo e spirito.

Nella seconda sala, troviamo la “Seconda Generazione dei Bronzi” dove la dialettica materialità della prima sala spicca il volo per entrare in una danza di riflessi che trasmettono un ipnotico vortice luminoso e si può immaginare d’intravvedere anche un sole come centro energetico, nel senso egizio della divinità. In questa sala il futuro è più che mai presente, ma avvolto nel fascino d’enigma del mistero, nella sua evanescente e dinamica indecifrabilità. Più l’arte è mistero e più ci fa uscire dalla “comfort zone” e quindi ci può dare inaspettati spunti creativi: che possono anche essere di grande importanza, per far crescere la nostra possibilità di esplorare nuovi orizzonti esistenziali.

In questa sala il contatto tra l’opera “Sabre” e il fruitore è diretto, proprio a tu per tu. Ho attraversato questa sala come un’esperienza piacevolmente sconvolgente, perché ho percepito i riflessi di luce come vortici di energia della magnifica meraviglia della vita. Una stanza, da cui non riuscivo letteralmente più a uscire, per la sua sorprendente potenza espressiva, perché la forza della luce si espande nella gentilezza dei suoi riflessi.

La Terza sala dedicata alla Nuova Generazione non solo è una sintesi delle due sale precedenti, ma evidentemente riassume il percorso evolutivo delle due generazioni dei bronzi, ed è anche una stanza che permette di elaborare una sintesi di analisi interiore, frutto delle esperienze multisensoriali delle prime due sale. Infatti ci consente di riflettere sulle nostre percezioni precedenti, in una nuova dimensione contemplativa. La Nuova Generazione rappresenta quindi una doppia sintesi esistenziale: perché ci aiuta a elaborare le nostre esperienze sull’arte di Sam, ma anche sulle nostre percezioni interiori, durante la visita.

Cosi diventiamo l’osservatore e l’osservato, fruitori ma anche protagonisti dell’arte di Samantha Keil e qui si compie il salto tra materialità e spiritualità in una cosmica dimensione universale. Perché il percorso di questa espeienza fa emergere la nostra più intima essenza è ci trasmette la nostra diretta connessione con la natura e l’Universo. Questo splendido percorso artistico avanzato, ci illumina nel sentirci tutt’uno con la stupefacente arte di Sam, con le varie forme di personale ricerca interiore che abbiamo attraversato durante la visita, con le tenebre del nostro inconscio e l’emergere gioioso del nostro benessere.

A Keil Space siamo fusi in un universo dove: arte, natura, fisicità, evanescenza, eros, materia, luce, tenebra e risveglio interiore sono un insieme multiforme e si manifestano in questa stupenda esperienza artistica avanzata e futuristica.

Più di 740 persone, dagli 8 agli 85 anni, hanno già attraversato, sempre in modo individuale, l’atmosfera di questo spazio, immergendosi in un ampio respiro creativo dove la magnifica fusione tra arte visiva, scultura, suono e apertura dei cinque sensi è un mondo che risuona di pura interiorità, pur rispecchiando il reale. Il pubblico entra nello straordinario universo artistico di Sam, frutto, sintesi e sviluppo di più di quarant’anni di ricerca in cui scienza, filosofia e arte si rincorrono in avvincenti esplorazioni per la ricerca e lo studio del movimento avanzato; in una visione unica nella modellazione del bronzo e della luce.

Sam Keil è nata nel Regno Unito nel 1965 ed è cresciuta in una famiglia di antiquari al servizio della Corona inglese dove, sin da giovanissima, ha sviluppato un talento e una sensibilità artistica molto elevati, Dopo gli studi alla Stowe School e alla Royal Academy of Arts, intraprende un percorso di ricerca multipolare che abbraccia, con particolare consapevolezza: discipline umanistiche, musicali e scientifiche. Vive e lavora a Vienna, New York e Toronto, collaborando con compagnie di danza e teatri d’opera. Ora risiede a Firenze, dove ha fondato Keil Space, il primo spazio del XXI secolo interamente dedicato all’Arte Avanzata e alle sue applicazioni, sperimentazioni e scoperte, su iniziativa della Keil Foundation.

Keil Space è un’avvincente esperienza multisensoriale perchè riesce a portare i visitatori a nuove percezioni del mondo e coinvolge totalmente i nostri sensi su scenari inesplorati, riflessivi e luminosi Ma riesce anche a darci un’autentica dimensione esperienziale. Qual è la differenza tra esperienza e esperienzialità? L’esperienza è il fatto stesso di vivere qualcosa, a differenza dell’esperienzialità che ci attraversa in profondità, lasciando tracce significative che restano nella nostra vita perché ci coinvolge su piani emotivi, cognitivi e sensoriali.

Keil Space va anche oltre…già nel futuro: perchè riesce a farci scoprire, anche con le più eccelse tecnologie, la nostra più intima essenza umana. Proprio per queste ragioni Samantha Keil vuole far conoscere e diffondere a un pubblico sempre più vasto, variegato e diverso, il suo potente messaggio artistico che indica: un nuovo orizzonte di rinascita e autentica consapevolezza di vita per l’intero genere umano.

Umberto Putzu

https://it.keilspace.com/

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