Italiano: ”Manca poco alla Fiorentina per essere competitiva”

Nella splendida cornice del piazzale Michelangelo la prima conferenza stampa del nuovo tecnico viola

Alessandro
Alessandro Lazzeri
15 luglio 2021 16:55

Dopo gli interventi di Joe Barone e di Daniele Pradè che hanno promesso un'identità precisa alla Fiorentina, è intervenuto il nuovo tecnico Vincenzo Italiano: “Manca poco alla Fiorentina per essere competitiva. Non è solo un problema tattico ma è necessario mettere qualcosa nella motivazione Visto il calendario dobbiamo partire lavorando forte. Il calcio è uguale in tutte le categorie. Cambia solo la qualità e la velocità con cui si devono fare le cose. La scelta di venire a Firenze è una scelta in cui porterò il cuore.

Ringrazio la società viola di avermi scelto. Darò tutto me stesso, per questa che è una grande opportunità. La società mi ha chiesto che si riconosca bene la nostra identità. Lavorerò per questo, e perché la Fiorentina sia rispettata da tutti. Quando giocavo io e dovevo giocare a Firenze, non dormivo per tre giorni prima di arrivare alla domenica. Il mio percorso? Sono davvero felice. Ogni anno sono riuscito a salire di livello. Ci sono tanti giocatori di grandissimo valore nella Fiorentina, li sto imparando a conoscere, e non vedo l’ora di iniziare.

Sono giovane, ma amo il calcio. Sono malato di pallone, e guardo migliaia di partite. Ho una responsabilità enorme. Basta affacciarsi da dove siamo e vedere com’è fantasticamente bella questa città, e vogliamo trasmettere questa bellezza sul campo”.

“ Il nostro principale obiettivo- ha proseguito Italiano- sarà trovare la giusta identità, creare tanto in partita, e concedere poco. Penso che sia questo l’atteggiamento necessario. Le vittorie ti fanno diventare ancora più forte. Certo, il passaggio da giocatore ad allenatore è tutto differente. Quando l’arbitro fischia la fine, il calciatore stacca la spina. Il tecnico, invece, vive ventiquattro ore. Come obiettivo a breve termine, ho quello di far crescere e divertire questo gruppo di giocatori che sto conoscendo da pochi giorni. Voglio far si che tutti i giocatori mi dicano che si divertono e hanno voglia di giocare e fare risultati. Sicuramente trasmetterò fame e ambizioni. Questo si vedrà sul campo”.

E a proposito d’identità: “Quando dico identità, mi riferisco a ciò su cui posso incidere in maniera più marcata. Un certo tipo di calcio, atteggiamento, intensità, aggredire alti, non subire, avere un’idea e un pensiero comune, di squadra. I moduli sono numeri, ma conta soprattutto l’atteggiamento. Se tutti ci credono, penso possa portare a grossi vantaggi”.

Sugli eventuali sviluppi di mercato : “Con la società il quadro è chiaro: valutare bene la rosa in questi giorni, andare in ritiro, e dopo una - due settimane fare il punto della situazione. Conoscevo questi calciatori da avversario, ma voglio sapere chi e come sono anche a livello caratteriale. Per me la Fiorentina è già una squadra di livello, chiaro che si può sempre migliorare. Ma in ritiro, voglio valutare tutti i giocatori che abbiamo a disposizione”.

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