Informazione a risparmio in Consiglio regionale?

L'attacco della Lega Nord al presidente Giani. L'Agenzia di stampa Italpress parla di aggressione razzista. Rossi esprime solidarietà: "Vergognoso anti-meridionalismo". Il Consigliere Paolo Marcheschi (Fdi): “Bisogna recuperare la pluralità delle agenzie di stampa nazionali che sono state tagliate fuori”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 aprile 2020 23:55
Informazione a risparmio in Consiglio regionale?

Tutto comincia quando Elisa Montemagni, Capogruppo leghista in Consiglio regionale della Toscana scrive nota pubblicata su agenzie e siti internet: “Abbiamo a più riprese sollevato la questione relativa alla totale mancanza di materiale informativo proveniente dalle agenzie di stampa nazionali, come, ad esempio, l’Ansa, l’Agi, la Dire ed Askanews”, “da qualche tempo possiamo, infatti, consultare solo i ‘lanci’ di Adnkronos, piuttosto attenta alla realtà regionale e dell’Italpress; quest’ultima, con sede a Palermo, non ci risulta neanche abbia un apposito spazio riservato alle notizie provenienti esclusivamente dalla Toscana”.

La redazione dell'agenzia Italpress, che è vincitrice del bando pubblico del Consiglio regionale, ritiene queste parole altamente lesive del lavoro quotidiano dei propri giornalisti: "Le sarebbe bastato andare sul sito italpress.com per trovare due spazi dedicati alle notizie provenienti dal consiglio regionale della Toscana e dalla Giunta regionale e consultabili in chiaro da chiunque.

Le notizie del consiglio regionale e di tutti gli altri settori vengono pubblicate in un notiziario Regioni in cui ampio spazio viene dedicato quotidianamente alla Toscana. Per il Consiglio regionale la copertura quotidiana delle notizie viene assicurata da uno dei collaboratori, regolarmente contrattualizzato e esclusivamente dedicato ai lavori dello stesso Consiglio e della Giunta regionale". L'agenzia conclude il lancio bollando la dichiarazione della Montemagni con l'accusa di razzismo e chiedendo alla Lega della Toscana di dissociarsi dalle sue parole.

Allora il presidente dell’Associazione Stampa Toscana Sandro Bennucci, a nome degli organismi dirigenti, senza entrare nel merito delle questioni poste dalla consigliera e dalle scelte compiute dal Consiglio regionale nella possibilità di consultazione delle notizie di agenzia, difende il lavoro svolto dai giornalisti: "Che assicurano ogni giorno un fondamentale apporto informativo, per qualsiasi agenzia prestino servizio, possa essere qualificato in base alla sede geografica della loro redazione centrale. Per il sindacato ci sono solo giornalisti che, in Toscana, ogni giorno svolgono un duro ed importante compito al servizio dell’informazione".

"A nome della Regione Toscana voglio esprimere tutta la mia solidarietà all'agenzia di stampa Italpress, una testata di riconosciuta qualità e professionalità, ben capace di riferire le notizie dalla Toscana. È incredibile che si attacchi un organo d'informazione solo perchè la sua sede principale è in Sicilia, a Palermo" interviene anche  il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi esprime la sua solidarietà all'agenzia, ma nel comunicato sbaglia nome e parla dell'agenzia Impres, del tutto estranea all'attacco della capogruppo della Lega e alla fornitura al consiglio regionale.

"Sinceramente -ribatte allora Elisa Montemagni- sono rimasta sorpresa e piuttosto contrariata dal lungo comunicato dell'Agenzia di stampa Italpress che ha sicuramente frainteso le mie parole espresse in una nota." "Infatti, il mio obiettivo -spiega la Consigliera- non era certamente quello di screditare il lavoro dei giornalisti della predetta agenzia (non è peraltro mai stato scritto niente in tal senso in nessuna mia nota) ma rilevare come, da tempo, il Consiglio regionale della Toscana non potesse più contare sulla possibilità di consultare i lanci di Agenzia, ad esempio, dell'Ansa o della Dire.

La localizzazione dell'Italpress a Palermo, da me conosciuta come testata di carattere nazionale, è un dato di fatto e ciò non è assolutamente una critica razzista, come erroneamente ipotizzato, ma una semplice constatazione geografica. Ribadisco che la mia presa di posizione non era, quindi, minimamente rivolta all’Italpress, ma solamente la constatazione che, nonostante ripetute sollecitazioni da parte mia, chi di dovere, in primis l'attuale Presidente del Consiglio Eugenio Giani, non si fosse attivato per ripristinare il servizio offerto quotidianamente anche da altre agenzie.

Sono, infatti, da sempre ferma sostenitrice di una necessaria e sempre più ampia pluralità in termini d'informazione e quindi auspico che pure il Consiglio regionale della Toscana, possa avere, nuovamente e presto, a disposizione pure altri canali da cui attingere, com'è stato in passato. Noi vogliamo favorire e non penalizzare od osteggiare il lavoro dei giornalisti, tenendo anche presente il fatto che l'uscita di scena di alcune Agenzie dal contesto del Consiglio, ha comportato, giocoforza, una riduzione del numero di professionisti che prima erano quotidianamente operativi nel Palazzo fiorentino." "Italpress anzichè gridare ad un razzismo inesistente, termine offensivo sul quale chiedo loro di fare un passo indietro, dimostrando di avere la coda di paglia, avrebbe potuto raccogliere il nostro appello alla pluralità d'informazione." "Anche dal Presidente dell'Ordine dei giornalisti, mi sarei aspettata lo stesso atteggiamento." conclude Elisa Montemagni, confondendo il presidente del Sindacato unitario dei giornalisti con quello dell'Ordine professionale.

A riportare un po' di ordine della polemica ci prova il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi):Ringraziamo Adnkronos e Italpress per il lavoro quotidiano che svolgono, ma bisogna recuperare la pluralità delle agenzie di stampa nazionali che sono state tagliate fuori dai lavori del Consiglio regionale. Non possiamo non notare che durante la Presidenza Giani c'è stato un impoverimento della pluralità delle agenzie di stampa che seguono i lavori del Consiglio.

Ormai da tempo non sono più consultabili informazioni da Ansa, Agi, Dire e Askanews. Invitiamo il Presidente Giani e l’Ufficio di Presidenza a rivedere i contratti. Altre regioni e altri Consigli regionali possono avvalersi di più agenzie di stampa, di un servizio molteplice. Una lacuna che va necessariamente e finalmente colmata, i consiglieri devono poter disporre di un’informazione più capillare possibile, anche in vista delle prossime elezioni regionali”.

Il Presidente Giani, unico vero diretto interessato alla polemica avviata dalla Consigliera Montemagni, risponderà?

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