Infanzia: si inaugurano le nuove scuole

Manutenzione e pulizia per le vecchie aule. Educazione di genere: dalla Toscana contributo alla proposta legge nazionale. Toccafondi, "Bene la lotta a tutte le discriminazioni. No alla teoria gender. Fondamentale il ruolo dei genitori". A Firenze nascono quaderni speciali per agevolare nello studio i bambini e i ragazzi ipovedenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 settembre 2016 17:10
Infanzia: si inaugurano le nuove scuole

Firenze, 10 settembre 2016- Riparte l'anno scolastico, ma ripartono anche Firenze e la Toscana? In occasione dell'apertura si ampliano le potenzialità della scuola dell'infanzia nell'area fiorentina. L'assessore all'istruzione Cristina Grieco ha inaugurato oggi una nuova struttura a Sesto Fiorentino, la scuola dell'infanzia Carlo Lorenzini (di cui ricorre quest'anno il 190esimo anniversario della nascita) in viale Togliatti. Con lei il sindaco Lorenzo Falchi. Anche a Sambuca, nel Comune di Tavarnelle Val di Pesa, nel pomeriggio saranno inaugurati i nuovi locali della scuola materna. "Una buona notizia per i bambini e le loro famiglie - commenta l'assessore Grieco - che grazie al puntuale completamento dei lavori potranno entrare nelle nuove sedi già dall'avvio del nuovo anno scolastico.

L'intervento di Sesto Fiorentino, che è rientrato nell'ambito del decreto legge Cantieri in Comune ed è stato finanziato dal Cipe, potrà ospitare fino a 162 bambini ed è formato da sei classi, ognuna delle quali prevede al suo interno un angolo mensa. Una costruzione innovativa e sicura, che tutela i piccoli alunni e le loro famiglie. Insieme agli 84 posti previsti dalla scuola di Sambuca potranno essere accolti complessivamente 246 bambini dai tre ai sei anni". Per quanto riguarda la scuola materna di Sambuca Val di Pesa, il contributo, a valere su un bando del Par-Fas 2007-2013, è stato di circa 71 mila euro.

L'intervento realizzato nel comune di Tavarnelle ha consentito in particolare l'ampliamento della scuola materna, i cui locali sono stati arricchiti di spazi più funzionali alla didattica. I lavori hanno inoltre realizzato l'adeguamento alle norme antisismiche.

Il 15 settembre prossimo, a Livorno, sarà inaugurata la scuola d’infanzia statale “Osmana Benetti”. Sarà il sindaco Filippo Nogarin a tagliare il nastro (ore 10.30) insieme ai 75 bambini che saranno ospitati nei nuovi locali, alle insegnanti e ai nipoti di Osmana sulle note della Banda SVS. La vicesindaco Stella Sorgente durante la conferenza stampa di questa mattina ha sottolineato il notevole impegno economico del Comune per la realizzazione di questa nuova scuola, che potrà accogliere fino a 75 bambini (il vecchio Chayes ne ospitava 50).

Ha quindi ringraziato le ditte, i tecnici comunali e tutti quelli che si sono impegnati affinché i lavori non fossero sospesi durante i mesi estivi, in modo da poter allestire le aule prima dell'inizio dell'anno scolastico. La nuova scuola, realizzata per l’esigenza di abbandonare la vecchia sede dell’ex scuola d’Infanzia Chayes di via Cambini non rispondente più ai recenti requisiti normativi, fa capo alla Direzione Didattica 5°Circolo “E.de Amicis” ed è ubicata a piano terra dello stesso edificio che ospita la scuola primaria De Amicis (via Coccoluto Ferrigni) , ma con ingresso da via Bonomo 12 B. “Due scuole di ordine scolastico diverso- tiene a precisare la dirigente scolastica Teresa Cini – che devono avere una denominazione diversa”.

Da qui la scelta di intitolare la nuova scuola a Osmana Benetti, partigiana, classe 1923, che nel primo dopoguerra insieme alle donne dell’UDI, contribuì alla costruzione dei primi nidi in città. L’intitolazione della scuola a Osmana cade inoltre nel 70°anniversario del voto delle donne e rappresenta dunque l’occasione per ripercorrere la storia dell’affermazione dei diritti delle donne indicate dalle conferenze mondiali dell’ONU come “primo soggetto per i cambiamenti del mondo nel segno dello sviluppo, dell’uguaglianza, della pace”. La scuola “Osmana Benetti” avrà tre sezioni di scuola dell’infanzia per un totale di 75 alunni .

I locali, ubicati a piano terra dell’ala est dell’edificio del plesso de Amicis, hanno accesso esterno dalla via Bonomo e l’area esterna è stata separata da quella in uso dalla scuola elementare attraverso una recinzione. I lavori di ristrutturazione hanno portato alla realizzazione di più ambienti all’interno dell’edificio: uno spazio accoglienza, 3 ampi vani per le attività a tavolino, una sala psicomotricità e dormitorio, un ufficio, il refettorio e, nella parte più a nord, i locali per i servizi.

Tra lavori edili e nuovi impianti elettrici il Comune ha speso circa 200 mila euro.

Genitori, bambini, operatori, amministratori e cittadini del comune di Figline-Incisa Valdarno hanno festeggiato nei giorni scorsi con l'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Cristina Grieco, insieme al sindaco Giulia Mugnai e alla dirgente del Miur Rosa De Pasquale, l'inaugurazione del nuovo asilo nido Girandola, in località Stecco. Gli interventi di ristrutturazione ed ampliamento della struttura, permetteranno di aumentare il numero dei posti a disposizione e di realizzare un notevole risparmio energetico. In particolare, sono due i tipi di interventi effettuati.

Il primo ha riguardato la ristrutturazione del vecchio edificio, dove è stato ricavato uno spazio per le riunioni, uno per lo sporzionamento dei cibi e poi ancora uffici, spogliatoi e servizi igienici, anche per portatori di handicap. A fianco dell'edificio esistente è stata realizzata la nuova ala, interamente costruita in legno. Si tratta di oltre 300 metri quadrati destinati ad ospitare i bambini e le loro attività.

Buone notizie per la scuola primaria del Policlinico Le Scotte di Siena. Per l’anno scolastico 2016/2017 l’organico di maestre dell’Ospedale senese sarà potenziato di un’unità. Un passo in avanti per garantire e stabilizzare la continuità del servizio. Nei mesi scorsi, infatti, era emersa la possibilità di chiudere gli spazi didattici dislocati nei reparti di Pediatria e Neuropsichiatria infantile del Policlinico, privando i piccoli pazienti e le loro famiglie di un punto di riferimento importante per proseguire il percorso di apprendimento in maniera adeguata all’età e alla condizione di salute.

Un’ipotesi, questa, che aveva suscitato molto clamore e polemiche, e il parlamentare Luigi Dallai aveva interessato della questione il ministero dell'Istruzione. La scuola ospedaliera che fa parte dell’Istituto comprensivo “Mattioli”, si vede oggi assegnato un nuovo posto della primaria. L’organico delle maestre operative al Policlinico è dunque di tre docenti. Sono state confermate inoltre l’insegnante di lettere e sei ore di matematica. Tutte le maestre porteranno avanti anche il percorso di formazione dei bambini più piccoli, fino allo scorso anno affidato ad insegnanti della scuola dell’infanzia.

Del resto, il contesto che caratterizza la didattica ospedaliera, formato da bambini di età diversa, impegna le docenti a organizzare un lavoro che tenga conto dei bisogni educativi più semplici fino ad arrivare alle necessità formative e di studio dei più grandi. Un’attività portata avanti con lo spirito di creare sempre un clima di serenità e di condivisione tra le maestre e gli alunni restituendo, per quanto possibile, un carattere di normalità alle mattine in ospedale.

Un totale di quindici posti letto all'interno del Campus del Cipresso compresa colazione e cena, un servizio di sorveglianza e tutoraggio notturno e un educatore con servizio affidato ad una cooperativa sociale. Il progetto “Studiare e dormire a Volterra” diventa realtà fin dall’anno scolastico 2016/2017. Grazie alla sinergia tra Amministrazione comunale, Liceo Carducci, Istituto Tecnico Niccolini e il SIAF e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, il progetto prevede quindici posti per studenti provenienti non solo dalla vicina Val d'Era ma anche dall'Isola d'Elba e dalla costa livornese.

«Siamo molto soddisfatti di poter partire con il progetto fin da quest’anno – spiega l’assessore all’istruzione Alessia Dei – Sarà un primo momento fondamentale per lavorare alla costituzione di un'entità giuridica che possa gestire un vero e proprio studentato che l'Amministrazione comunale ha intenzione di costituire nell’immobile dell'ostello». «Con questo accordo – spiega il vice sindaco e assessore al bilancio Riccardo Fedeli - ci siamo dotati di uno strumento che oltre ad aiutarci a mantenere le nostre proposte formative, getta le basi concrete anche per ampliarle e far diventare Volterra un’eccellenza e punto di riferimento per l'istruzione».

L’Amministrazione comunale garantirà il servizio di sorveglianza notturna e tutoraggio diurno, mentre le scuole si impegnano a fornire il tutoraggio all'interno degli istituti e l'assistenza logistica al gruppo dei convittori.

A pochi giorni dalla prima campanella, 3 richiedenti asilo si occupano della manutenzione degli spazi scolastici. Nei giorni scorsi a San Gimignano gli ‘ospiti’ del territorio hanno provveduto ai lavori necessari per accogliere gli alunni negli istituti scolastici. L’iniziativa è il frutto di una delibera di Giunta approvata la scorsa settimana sulla base di un progetto del Circolo Arci ‘I’ Circolo’ di Pancole per la facilitazione e il sostegno all’integrazione e alla socializzazione per i richiedenti asilo inseriti nel progetto Sprar della Provincia di Siena.

I 3 rifugiati si sono occupati della manutenzione delle aule, delle pulizie e di traslochi di arredi scolastici tra i vari plessi. Ad accompagnarli il personale tecnico del Comune. Il progetto va ben oltre le finalità pratiche e concrete e rappresenta un’opportunità di integrazione e di crescita umana, di scambio di relazione e di arricchimento personale, sia per i giovani richiedenti asilo sia per la popolazione sangimignanese. I richiedenti asilo proseguiranno nel progetto anche dopo il suono della prima campanella.

Con l’avvio dell’anno scolastico Cortona avrà una nuova offerta formativa per i propri studenti. A meno di un anno dal suo lancio parte ufficialmente la vita del nuovo indirizzo Artistico, del Liceo Classico e del Professionale Socio-Sanitario dell’Istituto Signorelli di Cortona. Si tratta di un successo straordinario ottenuto già con il primo anno. Saranno 18, infatti, gli alunni provenienti da tutta la Valdichiana e area del lago Trasimeno che a partire dal 15 settembre frequenteranno il Liceo Artistico di Cortona. Grazie alla collaborazione tra Istituto Scolastico, Comune di Cortona e l’assistenza della Provincia di Arezzo, che ha eseguito importanti lavori di ammodernamento dei locali, ora Cortona è in grado di offrire un nuovo indirizzo scolastico che partendo dalla base delle materie liceali, darà modo agli studenti di specializzarsi in tre indirizzi.

Una delegazione della commissione Pari opportunità del Consiglio toscano è stata ascoltata ieri a Roma dalla commissione Cultura della Camera dei deputati per l’elaborazione della proposta di legge nazionale sull’introduzione dell’educazione di genere nelle attività didattiche delle scuole italiane. Nel piano 2017 della commissione regionale Pari opportunità, infatti, è previsto uno specifico percorso di sostegno all’educazione di genere nelle scuole e pertanto il contributo della commissione presieduta da Rosanna Pugnalini è stato considerato significativo a livello parlamentare. “Riteniamo che il coinvolgimento delle scuole nella diffusione del principio di pari opportunità e nelle azioni di contrasto agli stereotipi di genere sia il principale strumento per un cambiamento culturale che possa portare a risultati apprezzabili nel medio e lungo periodo”, si legge nel documento firmato dalle consigliere di parità Mirella Cocchi, Gilda Fronzoni e Siliana Biagini che hanno rappresentato a Roma la commissione. Le tre delegate hanno ricordato le azioni e le leggi in materia di pari opportunità e di violenza di genere in Toscana, dove a partire dal 2011 esiste il “codice rosa” che identifica percorsi di accesso nelle strutture sanitarie per le vittime di violenza e in particolare di violenza di genere e dove la Giunta regionale ha di recente deliberato un accordo di collaborazione con l’Ufficio scolastico per specifici progetti di formazione e sensibilizzazione nelle scuole contro le discriminazioni e la violenza di genere.

Il documento è stato consegnato alla commissione parlamentare. La delegazione toscana, secondo quanto si legge nella nota, ha evidenziato l’esistenza di due fenomeni “purtroppo sempre più ben evidenti”, ovvero che “la violenza contro le donne è una delle violazioni dei diritti umani più invasiva e diffusa e in alcuni contesti la più nascosta” e che “la discriminazione verso chiunque sia portatore di una differenza assume sempre più spesso aspetti drammatici e sfocia nella violenza”. “La violenza sulle donne è la spia di un malessere profondo delle relazioni e di una diffusa crisi dei valori”, si legge nel documento.

“La vera battaglia contro questa e ogni altra violenza comincia nelle aule delle nostre scuole. L’antidoto alla prevaricazione e ad ogni forma di discriminazione non può che essere la cultura dell’inclusione e del rispetto”. La scuola della parità, di conseguenza, “è la scuola che accoglie, che include, che insegna la differenza come valore e ricchezza, che educa alla cittadinanza attiva”. La proposta di legge nazionale, secondo le delegate toscane, non può che essere “accolta positivamente” sia perché “va a coprire un vuoto legislativo” sia perché “con provvedimenti concreti mira a realizzare l’uguaglianza sostanziale”.

Tranne qualche eccezione, detto per inciso, molti Paesi europei “dispongono di politiche pur diversificate in materia di parità tra i sessi nel campo dell’istruzione”. “L’obiettivo primario è superare i tradizionali ruoli e gli stereotipi legati al sesso”, si legge ancora nella nota. Che tuttavia, esortando Stato nazionale e Regioni, evidenzia anche che “scarse sono invece le iniziative dei Governi volte ad informare i genitori sulle tematiche della parità tra i sessi ed a coinvolgerli maggiormente nella promozione della parità di genere nel mondo dell’istruzione” mettendo l’accento sulla necessità di una “formazione sistemica” e della “revisione del linguaggio” per facilitare il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

"Con l’applicazione del comma 16 de La Buona Scuola la scuola conferma di essere luogo di contrasto a tutte le discriminazioni, ma conferma anche che non deve essere usata come terreno in cui portare la cosiddetta 'teoria del Gender'. Con le linee guida si ribadira' ciò che il Miur dice da tempo anche con due circolari diramate l'anno scorso. Le scuole all'interno di questa cornice potranno scegliere che tipo di progetti proporre ai propri alunni, avendo prima informato le famiglie.

Perché come dice la Costituzione all'art. 30: spetta ai genitori il ruolo centrale di educazione dei loro figli". Così Gabriele Toccafondi, Sottosegretario al Miur, interviene in merito all'annuncio che entro la metà di ottobre saranno presentate dal Ministero le linee guida per educazione all'affettività. "La nostra Costituzione sancisce chiaramente che i primi responsabili dell'educazione dei figli sono i genitori. Temi di tale importanza come l'educazione all'affettività e la lotta alle discriminazioni - conclude Toccafondi - e' doveroso affrontarli ma altrettanto doveroso farlo insieme ai genitori".

Quaderni pensati apposta per i bambini e i ragazzi che vedono poco. Si chiamano ‘quaderni ad alta visibilità’ e li ha creati la sezione fiorentina dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti. Il bambino ipovedente alle prese con l'apprendimento della scrittura e la lettura deve infatti affrontare, oltre al normale impegno sostenuto da tutti i suoi coetanei, un ulteriore sforzo per percepire i riferimenti grafici e spaziali che aiutano nell'organizzazione della pagina e nel mantenimento del necessario ordine, costituiti dalle varie rigature e quadrettature del foglio.

Spesso, inoltre, i bambini ipovedenti con minorazioni aggiuntive non sono in grado di rispettare gli spazi delle righe e dei quadretti convenzionali. Di qui l’idea di realizzare dei quaderni ad hoc per venire incontro a chi non è né cieco, ma neppure dotato di vista. “Gli ipovedenti sono spesso trattati con sospetto – dice il presidente Uic Firenze Niccolò Zeppi -. I vedenti li credono falsi ciechi. E i ciechi stessi talvolta non comprendono le loro difficoltà”. Insomma, “una vita di frontiera” per la quale è invece necessario pensare a dei supporti anche per affrontare al meglio gli studi.

I ‘quaderni ad alta visibilità’ hanno righe e quadretti in grigio molto marcato, con spessore della traccia leggermente maggiorato. Ancora, una carta bianco avorio opaca di buona qualità per evitare che la scrittura traspaia sul retro. E copertine con colori vivaci. I quaderni nascono dall’esperienza dei professionisti che operano all’interno del Centro per la riabilitazione visiva "Carlo Monti" e al Centro di consulenza tiflodidattica di Firenze. E’ possibile ordinarli già adesso scrivendo a uicfi@uiciechi.it o chiamando lo 055.580319.

“Il nostro quaderno – conclude Zeppi, - vuole essere un piccolo ponte perché gli altri ci vedano per quello che siamo: persone con qualche difficoltà in più. Fra la disabilità e la divers-abilità la differenza la fa l'aiuto giusto; il nostro quaderno per tanti bambini potrà essere proprio quello che ci vuole”.

Sarà presentato lunedì 12 settembre in Consiglio regionale il libro ‘Lap Handerson’, a cura di Cinzia Bensi, Areablu edizioni. Il libro per l’infanzia è ispirato a una storia scritta dai bambini e le bambine della quinta B della scuola primaria ‘Milani’ di Massa Carrara, completamente scritta da loro, sotto lo sguardo della maestra Cinzia Bensi. L’appuntamento è alle 16 nella sala delle Feste di palazzo Bastogi. All’incontro interverranno il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, il consigliere regionale Giacomo Bugliani, con Donatella Buonriposi, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Lucca e Massa Carrara, Marilena Conti, dirigente scolastica, Gianfranco Bontempi, Psicologo rappresentante associazione ALFI, Donatella Ciuffolini, dell’Ufficio scolastico provinciale di Massa Carrara, e Elena Morbidi, rappresentante dei genitori.

A Livorno si rinnova l'appuntamento con il Settembre Pedagogico, programma di iniziative rivolte al mondo della scuola ed ai suoi protagonisti, promosso dal Comune di Livorno con il sostegno della Fondazione Livorno e la collaborazione di numerosi soggetti istituzionali ed associativi della città. A partire già da questi giorni, con feste di accoglienza nelle scuole per le giovani "matricole" e genitori "vecchi e nuovi" che si ritrovano dopo la pausa estiva, il Settembre Pedagogico proporrà anche per quest'anno, fino a novembre inoltrato, una serie di appuntamenti a valenza pedagogica volti a rafforzare lo stretto legame tra il mondo della scuola e la comunità.

Il Comune di Livorno per il 13° anno consecutivo proporrà dunque percorsi formativi, convegni, dibattiti, laboratori, giornate di studio e tavole rotonde su metodologie didattiche innovative, presentazioni di libri, spettacoli teatrali e concerti. "Novità di questa edizione 2016 del Settembre Pedagogico - dichiara la vicesindaco Stella Sorgente - sarà il tema della laicità; un tema che sarà affrontato in più occasioni a cominciare da una festa della laicità civile in piazza xx Settembre fino a conferenze specifiche e dibattiti culturali sulla laicità in Europa, a Livorno e nella scuola".

Occasioni per la diffusione dei principi della laicità fondata sull'esercizio del senso critico, sul rispetto degli altri, sullo stretto legame con i fatti del mondo. "Ma elemento caratterizzante del Settembre Pedagogico – tiene a precisare la vicesindaco - é l'ampia partecipazione della città alla programmazione della manifestazione, per cui non mancheranno in cartellone importanti appuntamenti promossi anche da varie associazioni cattoliche". Il Settembre Pedagogico vedrà inoltre il potenziamento di tanti progetti che fanno capo a Scuola/Città, per cui ci saranno momenti dedicati alla Robotica, alla conoscenza storica della città raccontata attraverso i suoi monumenti, alla Peer Education promossa da Unicef, alla cultura degli orti.

Si parlerà di didattica del linguaggio teatrale e musicale, di "intelligenza emotiva" , di Smart School, di problemi di apprendimento e di "filosofia e bambini" con il contributo di docenti universitari nonché di nuove idee e proposte per promuovere una piena inclusione scolastica e sociale. Tantissimi appuntamenti dunque - saranno circa 150 le iniziative messe in campo- volti a sottolineare la centralità della scuola nella città e l'impegno che l'Amministrazione comunale ogni anno investe nella valorizzazione e nel sostegno di progetti per migliorare e incrementare il sistema formativo territoriale.

Allegati
In evidenza