“IN-FORMA”. L'astrattismo in mostra allo Spazio Dinamico Arte

La ricerca astratta di undici artisti toscani dal Dopoguerra alla contemporaneità. La mostra in corso a Firenze sarà riproposta a giugno in Versilia.

Alessandro
Alessandro Lazzeri
09 maggio 2018 16:37
“IN-FORMA”. L'astrattismo in mostra allo Spazio Dinamico Arte

Undici artisti toscani, di diverse generazioni, sono esposti sino al 18 maggio alla galleria Spazio Dinamico Arte di via dei Ramaglianti a Firenze. Curata da Nicola Nuti, la mostra riguarda un percorso che va dall’Astrattismo classico fino agli autori di recente formazione. Sono esposte opere di Vinicio Berti, Bruno Brunetti, Alvaro Monnini, Gualtiero Nativi e Mario Nuti insieme con quelle di Alberto Moretti, Walter Fusi, Riccardo Guarneri, Alberto Gallingani, Andrea Chiarantini e Luca Brandi.

La mostra prende avvio dalle opere dei componenti di “Astrattismo Classico”, un gruppo di artisti (Vinicio Berti, Mario Nuti, Bruno Brunetti, Alvaro Monnini e Gualtiero Nativi) che ebbe un ruolo importante, anche se non pienamente valutato, nella storia artistica italiana del Dopoguerra, per percorrere le indicazioni di una linea di tendenza, molto significativa e ben presente in Toscana.

Se si considera l'astrattismo solo un'avanguardia novecentesca o post novecentesca, se ne limita il significato o addirittura se ne sancisce la fine, ma, se si riesce ad andare oltre, si osserva come questa linea di tendenza sia attiva e presente, come si evidenzia in questa mostra. Un'esposizione che presenta una scelta di artisti che tradiscono certamente un'attenzione ad Astrattismo Classico, a Malevic, a Mondrian e a Magnelli ma anche e soprattutto alla grande arte fiorentina quattrocentesca. Un astrattismo che trae la propria linfa dalla razionalità umanistica della tradizione rinascimentale fiorentina, fra trascrizioni astratte della prospettiva e le metafisiche astrazioni di un Piero della Francesca. Una tradizione che ha dato continuo vigore alle istanze di quella che forse è riduttivamente chiamata linea astratta toscana, ma è la storia del divenire di una classicità e creatività che si rinnova e si attualizza.

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