Il XXVI Bilancio di Sostenibilità del Comparto Chimico Toscano

Il 95% dei contratti è a tempo indeterminato, il 97% full time e continua a crescere l’occupazione femminile

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 Dicembre 2025 12:06
Il XXVI Bilancio di Sostenibilità del Comparto Chimico Toscano

FIRENZE, 23 dicembre ‘25 – Il Comparto Chimico Toscano ha presentato la XXVI edizione del Bilancio di Sostenibilità. Una rendicontazione che coinvolge, volontariamente, 20 aziende presenti in sei province della Toscana. Una buona pratica di trasparenza, misurazione degli impatti e dialogo con il territorio, capace di fare da modello per altri comparti produttivi. Una narrazione concreta del valore che le imprese che aderiscono alla redazione del Bilancio di Sostenibilità del Comparto Chimico Toscano generano sul territorio: lavoro stabile, investimenti, sicurezza, innovazione e attenzione all’ambiente.

Dai dati di Bilancio emerge, infatti, come le aziende del Comparto adottino in larga parte sistemi certificati a presidio di qualità, ambiente, salute e sicurezza. L’85% di loro possiede la certificazione qualità (ISO 9001); l’80% la certificazione ambiente (ISO 14001); l' 80% è certificata su salute e sicurezza (ISO 45001); l'80% adotta un Codice Etico.

Nel 2024, il Comparto Chimico Toscano ha generato circa 2,06 miliardi di euro di valore economico distribuendone 2,05 miliardi ai propri stakeholder, ovvero principalmente fornitori, lavoratori e comunità locali.

Gli investimenti complessivi delle aziende e dei siti produttivi che aderiscono al Comparto raggiungono 253 milioni di euro, in crescita dell’80% sul 2023. E sono dedicati a salute e sicurezza, tecnologie green, autoproduzione energetica e nuovi impianti. Sono 116 le risorse impiegate in R&S, per un totale di 3 milioni di euro investiti in innovazione di prodotto e processo.

Elevata anche la sostenibilità sociale del Comparto che conta quasi 3mila lavoratori, che salgono a 4.527 considerando anche collaboratori e imprese terze.

Il 95% dei contratti è a tempo indeterminato, il 97% full time e continua a crescere l’occupazione femminile: il 30% nei Cda e il 45% di aziende certificate sulla parità di genere.

Significativo anche l’impegno, delle imprese e dei siti produttivi aderenti al Comparto Chimico Toscano, su formazione e welfare. Nel 2024, ha visto130.000 ore di formazione (+10% sul 2023); 44.000 ore dedicate alla sicurezza; 40 stage attivati, di cui 10 trasformati in assunzione.

E oltre 800mila euro impiegati in attività sociali, educative, sportive e culturali a favore delle comunità locali.

Gli indici di sicurezza, inoltre, risultano migliori della media del manifatturiero regionale.

Anche sul fronte ambientale il settore conferma investimenti, controlli e riduzione dei consumi idrici, con il 35% di energia consumata proveniente da autoproduzione interna; con il gas naturale come fonte principale di emissioni di CO2 da combustione diretta; e con l'87% di acqua consumata prelevata dal mare. E infine, il 65% dei rifiuti prodotti avviati al riciclo e recupero.

Significativi, inoltre, i dati logistici del Comparto con oltre 5,6 milioni di tonnellate in ingresso e 6,2 milioni in uscita.

“Tra le eccellenze del sistema produttivo toscano rientrano a pieno titolo le imprese del comparto chimico, realtà strategiche per il funzionamento e la capacità innovativa di numerosi settori industriali”, spiega il presidente di Confindustria Toscana Maurizio Bigazzi. “Tuttavia, il settore sta attraversando una fase congiunturale complicata; nel primo semestre del 2025 l’export è diminuito del 7,5%, un dato che riflette dinamiche produttive in sensibile rallentamento, in linea con l’andamento nazionale”.

“Eppure, proprio in un momento così delicato, il ruolo abilitante della chimica emerge con ancora maggiore evidenza – prosegue Bigazzi -. Senza il contributo di questo settore non sarebbe possibile sviluppare materiali più sostenibili, soluzioni per l’efficienza energetica, tecnologie per la decarbonizzazione o processi orientati alla circolarità. La chimica non è soltanto un settore produttivo; è un motore di innovazione, sostenibilità e competitività per l’intero sistema industriale”.

Le imprese che hanno partecipato alla stesura del Bilancio di Sostenibilità del Comparto Chimico Toscano sono:

Altair Chemical; Costiero Gas Livorno; Depositi Costieri del Tirreno; Diesse Diagnostica Senese; ENI S.p.A. - Industrial Transformation - Raffineria di Livorno; Essentials Chemicals Italy; FGL International; Graziani; ICAP-SIRA Chemicals and Polymers; INEOS Manufacturing Italia; Inovyn Produzione Italia; Laviosa; Neri Depositi Costieri; Nuova Solmine; Solvay Chimica Italia (sede di Massa); Solvay Chimica Italia (sede di Rosignano); Termisol Termica; Toscopetrol; Unigum; Venator Italy.

Il Bilancio è consultabile su https://www.bilanciochimicotoscano.it

In evidenza