Il trasporto è un servizio: quando affronteremo il problema?

"Condizioni di lavoro e servizio insufficienti" tornano a segnalare gli addetti ai lavori

Antonio
Antonio Lenoci
11 gennaio 2017 13:27
Il trasporto è un servizio: quando affronteremo il problema?

Passato il 2016 e le festività, i cittadini tornano a misurarsi con le difficoltà di muoversi a Firenze. C'è Pitti.. diranno i nostri lettori, ma non è certo una calamità naturale imprevedibile.Sull'autobus i musi lunghi degli autisti "Soliti ed annosi problemi attanagliano il nostro lavoro: turni di lavoro massacranti, aggressioni verbali da parte dell’utenza per le lunghe attese alle fermate".Una curiosità che sarà, forse, saltata agli occhi dei nostri attenti lettori è che a Firenze si lamentano gli autisti anziché i cittadini.

Non ci pervengono note da parte di Comitati di zona, o lettere di privati cittadini, sono invece i sindacati ad interessarsi del buon funzionamento del servizio per il semplice fatto che sono gli autisti a raccogliere ogni giorno gli insulti dell'utenza.Utenti sprovveduti o poco inclini ad indirizzare le lamentele a chi gestisce effettivamente il servizio? La privatizzazione di Ataf e la conseguente minore pressione esercitata da Comune ed ex Provincia hanno avuto un ruolo determinante in questo? Un vero peccato poiché molti utenti sarebbero in grado, per esperienza maturata sul marciapiede, di poter offrire spunti e soluzioni costruttive.

Spostarsi in città è un problema. Una difficoltà che sembra affondare le sue radici ben oltre i cantieri stradali degli ultimi anni, forse persino nelle mura abbattute durante gli anni di Firenze Capitale e nelle verghe dei vecchi tranvai che attraversavano agli inizi del '900 molte strade di Firenze, compresa piazza Duomo.Dagli anni '60 il capoluogo toscano sembra essere stato assuefatto in un torpore che ha riconsegnato ai fiorentini una città in affanno, incapace di offrire soluzioni concrete, piuttosto tante toppe.

Un patchwork urbano che non riesce a gioire delle paline elettroniche e del ticket via sms, né dell'Applicazione geolocalizzante che calcola il percorso e propone tragitti selezionati. Strumenti sensazionali che si scontrano però con le corse saltate ed i ritardi registrati sulle linee.Un caso su tutti la proposta di effettuare una tratta con alcuni cambi lungo il percorso: di certo sembra esserci solo il percorso da compiere a piedi, con il risultato che un biglietto valido 90 minuti può non bastare per attraversare la città con lunghe attese alle fermate.Uiltrasporti Firenze commenta "Il Comune di Firenze e la Città Metropolitana hanno prorogato per l’anno in corso i finanziamenti per le riserve speciali (autisti di riserva esclusivamente pronti ad intervenire al momento in cui si presentino mancati cambi in linea e/o difficoltà al servizio), siamo profondamente convinti che ciò ancora non basti e che serva qualcosa in più".

Uiltrasporti ha avuto un incontro nel Dicembre scorso con gli Assessori Giorgetti e Pescini e la Dirigenza Ataf, dove ha chiesto di "Verificare, facendo anche alcuni esempi, se nelle pieghe del servizio erogato ci sono delle tipologie di servizi, che a suo tempo potevano essere eticamente ed operativamente sostenibili, ma che ad oggi in virtù di emergenze quotidiane di fatto non lo sono più".Alcuni esempi? "Servizio Nottetempo, servizio a chiamata esercitato solo in alcune zone della rete Ataf/Li-nea dalle ore 22.00 alle ore 2.30 circa, con 7 autobus (7 giorni su 7 per 362 giorni l’anno) per servire mediamente 30/40 utenti al giorno". Proposta 2017: "Non sarebbe il caso di organizzare una o due linee circolari a frequenza che tocchino vari punti delle zone servite dal suddetto servizio?Altri esempi.

"La linea 19 per il suo itinerario ed orari è similare ad altre 3 linee già in servizio. La linea D notturna nata esclusivamente per servire la zona di Oltrarno nei giorni di Giovedì, Venerdì, Sabato e Domenica estende il suo normale servizio (20.50) fino alle ore 24.50 ma, causa le note difficoltà di transito giornaliere alle quali si aggiungono le varie movide serali/notturne che incontra nella zona d’Oltrarno, sovente rimane ferma per auto in sosta vietata e quindi causa le consequenziali deviazioni di percorso viene meno la sua funzione di servire detta zona".Il sindacato per conto degli addetti ai lavori chiede "Un serio un confronto a tutto campo con le Istituzioni, a condizione però che si abbandonino vecchi retaggi di pensiero di come, fino ad oggi, è stato pensato ed erogato il servizio pubblico nella nostra città, alla luce di un momento di estrema emergenza che non finirà certo a breve.

Almeno proviamoci".E proviamoci. Ci proviamo?

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