“La realtà si forma soltanto nella memoria (…). I veri paradisi sono i paradisi che abbiamo perduto. …I ricordi non si spartiscono“. É Marcel Proust che ci ha raccontato l’estetica del tempo e la metafora della memoria. Nel 2022 si festeggia il centenario della morte di questo grande scrittore, scomparso il 19 novembre 1922 a 51 anni, dopo aver terminato il suo romanzo Recherche, alla ricerca del tempo perduto. L 'importanza di questo autore, considerato uno dei maggiori scrittori della letteratura mondiale, è legata alla potenza espressiva della sua originale scrittura, ed alle minuziose descrizioni dei processi interiori, legati al ricordo e al sentimento umano; la Recherche infatti è un viaggio nel tempo e nella memoria che si snoda tra vizi e virtù.
Per il primo centenario della morte di Marcel Proust (1871-1922) l'Istituto Francese di Firenze organizza venerdì 9 settembre alle ore 16 una giornata di studio
Dopo i saluti istituzionali della direzione dell'Istituto e di Antonia Ida Fontana Presidente Società Dante Alighieri, sono previste le comunicazioni di Marco Lombardi e di Michela Landi dell'Università di Firenze e di Laura Desideri della Biblioteca del Gabinetto Viesseux. A seguire un concerto “L'età di Proust”, con Silvia Capra, soprano e Paolo Zampini, flauto. Musiche di André Caplet, Albert Roussel, Jacques Ibert, Roland Alexis, Manuel Levy.
