“Essere Jim Morrison”: iI rock incontra il teatro

Venerdì 21 agosto alle 21,30, Terrazza dell’Ecomuseo a Castellina Marittima (Pisa)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 agosto 2020 00:23
“Essere Jim Morrison”: iI rock incontra il teatro

Raccontare in teatro una figura musicale come quella di Jim Morrison. Venerdì 21 agosto 2020 alle 21,30presso la terrazza dell’Ecomuseo dell’Alabastro a Castellina Marittima (Pisa), in Via Fratelli Rosselli, nell’ambito del festival teatral - gastronomico “Utopia del Buongusto”, va in scena “Essere Jim Morrison”. Di Andrea Bruno Savelli. Con Nicola Pecci. Produzione Accademia dei Perseveranti e Teatrodante Carlo Monni.

Cena alle 20,00 al Ristorante Papacqua ad euro 12. Ingresso allo spettacolo euro 8. Informazioni e prenotazioni al 3280625881 o al 3203667354. Da non perdere: la possibilità di abbracciare con lo sguardo mare, colline e boschi.

Jim Morrison è volto arcinoto, iconica figura del rock rivoluzionario anni ’60. Il re lucertola morto a 27 anni a Parigi ma che forse è ancora vivo da qualche parte nel mondo a giocare con Janis Joplin, Jimi Hendrix. Ma chi era davvero? L’attore Nicola Pecci ne racconterà la vita, attraverso la sua musica, le sue parole, che spesso sfociavano in poesia, oltre che i suoi pensieri. Una cavalcata feroce e inarrestabile su un cavallo di razza. Un modo per scoprire o ricordare uno degli artisti che più di tutti ha condizionato la sua epoca ma anche quelle successive, attraverso non solo le sue opere, ma anche le sue contraddittorie azioni. Un uomo in una vasca, che canta le canzoni del suo idolo per prepararsi ad un provino di un programma tv dal titolo “Essere Jim Morrison” ma che confonde continuamente i piani tra la sua vita e quello dell’artista fino a fonderli in un sorprendente finale.

Utopia prosegue domenica 23 agosto alle 21,30 nellaPiazza della Chiesa a Lorenzana (Pisa) con La Macchina del Suono che presenta “L’inquilino”. Tratto dal romanzo di Marco Vichi “L’inquilino” (Guanda editore). Adattamento teatrale di Lorenzo Degl’Innocenti e Marco Vichi. Con Elena Talenti, Fabrizio Checcacci, Roberto Andrioli, Lorenzo Degl’Innocenti. Luci e musica di Giuseppe Pepe.

IL FESTIVAL - Con l’estate, immancabile, ritorna il festival Utopia del Buongusto di Teatro Guascone (Pontedera – Pisa) che quest’anno compie ventitre anni. Diventato ormai un cult, non poteva mancare nell’anno di Covid-19 e quindi torna in una forma in divenire in cui gli spettacoli si aggiungeranno via ad un blocco di date già sicure che prendono il via domenica 12 luglio. Poi una parentesi 111 giorni fino al 31 ottobre, giornata di chiusura, in cui Guascone Teatro festeggerà la conclusione di Utopia e i suoi primi 30 anni di vita.

Come sempre, per la direzione artistica di Andrea Kaemmerle, la manifestazione promette anche per il 2020 un pieno di serate a base di cene e Teatro. Ventitreesimo atto di scorribande del primo esperimento internazionale di vita godereccia. Ed il motto è sempre lo stesso: “Si può solo godere o soffrire, godicchiare non è serio”. Due le cifre che l’accompagnano: circa 1400 serate in ventidue anni con oltre 185.000 spettatori.

Utopia del Buongusto si propone ancora come la più grande rete regionale di Teatro all’aperto, più che un evento raro, una buona abitudine normale e semplice. Come sempre Utopia scova e offre al suo pubblico tanti spettacoli inediti, sostenendo la nascita di nuovi copioni e la ricerca drammaturgica.

Anche quest’anno sarà un viaggio teatral - gastronomico per aie, frantoi, cortili e sagrati, sempre pronto a sedurre il pubblico con cibi ancora un po’ più buoni e spettacoli ancora un po’ più belli. Una promessa per chi incontra solo adesso la manifestazione diretta da Andrea Kaemmerle. L’atmosfera informale e birbante dei primi anni c’è sempre, ancora la stessa voglia di incontrare persone, accompagnarsi nelle notti di estate e coltivare semi di umanità. Nonostante tutto “Utopia” è tornata.

Utopia del Buongusto è un progetto realizzato da Guascone Teatro. Direzione artistica Andrea Kaemmerle, organizzazione Adelaide Vitolo.

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