Il 1919 segnò il passaggio allo Stato italiano di Palazzo Pitti e del Giardino di Boboli. Alcuni membri di Casa Savoia continuarono tuttavia a mantenere alcuni spazi come residenza privata: è il caso dei Duchi d'Aosta, discendenti del ramo cadetto di Amedeo, secondogenito di Vittorio Emanuele II, che occuparono fino alla II Guerra Mondiale gli ambienti al secondo piano denominati Appartamenti della Duchessa. Creati da Ferdinando III a fine Settecento e denominati "Quartiere d'Inverno", questi spazi furono ammodernati per ospitare Umberto I e devono il loro nome alla loro ultima inquilina, Anna d'Orléans, moglie di Amedeo di Savoia duca d'Aosta, che visse qui fino al 1943.
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