Identificato il tifoso che ha molestato Greta Beccaglia

Il lavoro del Commissariato di Empoli. Odg toscano pronto a costituirsi parte civile. Lettera delle Donne Cgil

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 novembre 2021 12:36
Identificato il tifoso che ha molestato Greta Beccaglia

Il Commissariato di Empoli ha identificato il tifoso che al termine di Empoli-Fiorentina ha molestato la giornalista Greta Beccaglia. 

Ancora non è stato preso alcun provvedimento. La giornalista finora non ha presentato denuncia. 

AGGIORNAMENTO 

Approfondimenti

Pare che la cronista nelle ultime ore abbia presentato denuncia contro il molestatore. 

Nel ribadire nuovamente piena solidarietà alla collega, Ordine dei Giornalisti della Toscana è pronto a sostenerla nell'eventuale procedimento giudiziario contro l’autore del gesto indegno ripreso in diretta tv, sabato scorso.

Siamo pronti a costituirci parte civile, insieme agli altri organismi di categoria, e a mettere a disposizione di Greta Beccaglia l’assistenza legale di cui avrà bisogno - ha annunciato il presidente dell’Odg toscano Giampaolo Marchini - Mi auguro che episodi del genere non si ripetano più in quanto qualsiasi tipo di violenza nei confronti di colleghe e colleghi giornalisti sono intollerabili”.

Anche l'Associazione Stampa Toscana e il Gruppo Toscano giornalisti sportivi – Ussi, sono pronti a costituirsi parte civile se sarà avviato un procedimento a carico del responsabile della molestia, ai limiti della violenza, a danno di Greta Beccaglia, impegnata in un servizio in diretta Tv dopo Empoli – Fiorentina.

Il presidente dell'Ast, Sandro Bennucci, e il presidente del gruppo giornalisti sportivi, Franco Morabito, esprimono nuova solidarietà a Greta Beccaglia e ribadiscono la condanna dell'inqualificabile gesto.

"È intollerabile – ha detto Bennucci – che episodi di molestia sessista accadano attorno ad un evento sportivo nei confronti di chi sta facendo il proprio lavoro, proprio all'indomani della giornata in cui tutti hanno espresso il proprio impegno contro la violenza sulle donne. Della vicenda è stata investita la Commissione pari opportunità della Fnsi. Rivolgo anche un appello perché le aziende editoriali, e gli stessi conduttori delle trasmissioni, garantiscano, nell'ambito dell'organizzazione del lavoro, la massima sicurezza degli operatori dell'informazione, ed in particolare delle colleghe, nei servizi in prima linea, dove simili atti potrebbero sciaguratamente ripetersi ". 

LA LETTERA

Cara Greta,

ormai da tanto tempo, come associazioni delle donne, donne della Cgil, movimenti femministi siamo convinte che le forme di solidarietà espresse in tanti ambienti (compresi gli stadi), in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, rischino a volte di essere rituali di facciata che poco hanno a che vedere con la consapevolezza della gravità che atti di molestia e violenza devastino realmente le donne nel profondo. La tua esperienza, avvenuta mentre stavi lavorando, dimostra che non possiamo ancora confidare nella solidarietà collettiva. Dimostra quanto in certi casi gli ambienti calcistici rischino ancora di restare prerogativa maschile, e che non abbastanza hanno ancora inciso i passi avanti della squadra nazionale e del movimento di calcio femminile.

Sei brava, coraggiosa e determinata ad approcciarti in ambienti che ancora definiremo a volte "ostili" nel riconoscere professionalità e competenze alle giornaliste. Altro che ‘non prendersela...’, noi ce la prendiamo: e non ci possiamo accontentare delle giornate contro la violenza, delle illuminazioni rosse, delle panchine, delle frasi di circostanza, il 25 novembre deve essere ogni giorno. Dalle donne la difesa delle donne, potremmo dedicarti questo abbraccio e chiederti di proseguire il tuo lavoro, messa in condizioni di sicurezza, con la determinazione e la convinzione che nessun stupido tifoso potrà intaccare le tue capacità e la tua dignità.

Tanto ci sentivamo di dover condividere con te.

Buon lavoro

Firmato: Barbara Orlandi, Coordinamento Donne della Cgil Toscana

In apertura di seduta, il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze ha espresso unanimemente solidarietà alla giornalista Greta Beccaglia molestata, in diretta, in occasione della partita Empoli-Firenze. Cecilia Cappelletti, del Centrodestra per il cambiamento, ha sottolineato in apertura la gravità di quanto accaduto Angela Bagni, consigliera della Metrocittà delegata alle Pari Opportunità, ha spiegato come dal Consiglio venga un messaggio imporante, anche per la mozione approvata all'unanimità sulle iniziative da promuovere in ordine al numero 1522 antistalking e contro le violenze sulle donne.

Bagni ha rimarcato il grande lavoro da portare avanti a livello educativo.Brenda Barnini, Sindaco di Empoli e Vice Sindaco Metropolitano, si è unita alle parole delle consigliere ribadendo lo sconforto per quanto accaduto e il sostegno a Greta in sede penale: il gesto va denunciato, non non bisogna soprassedere. Il responsabile, in particolare, dovrebbe essere sanzionato con il Daspo.

Inoltre un mazzo di fiori per Greta Beccaglia è stato consegnato oggi pomeriggio presso la redazione di Toscana Tv che ha sede a Campi Bisenzio.

A consegnarlo a nome di tutto il movimento politico è stato Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia - centrodestra per il cambiamento e capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio, esprimendo così lo sdegno per le molestie rivolte alla giornalista al termine della partita Empoli-Fiorentina.

“Proprio nelle stesse ore dell’accaduto, spiega Gandola, si stava tenendo a Campi l’incontro di Azzurro Donna per fare il punto in occasione della ricorrenza della giornata internazionale contro la violenza delle donna. L’impegno di Azzurro Donna, infatti, continua ad essere massimo in tutta l’area metropolitana fiorentina, non solo e non soltanto il 25 Novembre ma tutti i giorni dell’anno”.

È questo quanto è emerso sabato pomeriggio all’incontro di Azzurro Donna a Campi Bisenzio, alla presenza della coordinatrice regionale Rita Pieri, della coordinatrice provinciale azzurro donna Cinzia Pandolfi, del coordinatore provinciale di Forza Italia Paolo Giovannini, del consigliere metropolitano Paolo Gandola, del responsabile regionale disabilità Marco Becattini, e della responsabile lavoro Elisa Lotti.

“In questi mesi, spiega Pandolfi, sono state molte le proposte presentate in tutti i Consigli comunali dell’area metropolitana per favorire le politiche di genere a favore delle donne vittime di violenza: la tutela dei diritti delle donne afgane, l’istituzione dei parcheggi rosa, la valorizzazione delle numero antiviolenza e l’apertura di uno sportello antiviolenza in ogni Comune”.

“L’impegno di Azzurro Donna è massimo ogni giorno dell’anno - ha precisato la coordinatrice azzurro donna regionale Pieri - il nostro lavoro non mira solo a formare ed informare ma, insieme a tutto il coordinamento nazionale, avanziamo proposte precise in favore delle donne. È stato fatto anche in queste ultime settimane con le tante proposte avanzate in occasione della finanziaria, ad esempio, per consentire l’accesso all’opzione donna anche per le lavoratrici iscritte alla gestione separata, per richiedere un rifinanziamento strutturale del reddito di libertà, per inserire anche le categorie di rappresentanza del lavoro autonomo nell’osservatorio per l’integrazione delle politiche per la parità di genere nonchè per richiedere l’estensione del congedo retribuito delle vittime di violenza alle lavoratrici autonome.

Una sensibilità particolare, all’interno delle nostra proposte è stata riservata alle donne con disabilità, in modo che non siano lasciate indietro nemmeno sotto il profilo della parita di genere”.

“Siamo davvero soddisfatti del lavoro svolto in questi mesi dal coordinamento di Azzurro Donna - aggiungono Giovannini e Gandola - un supporto importante che alimenta costantemente l’impegno di ogni singolo amministratore di Forza Italia”.

“Per quanto riguarda le politiche di genere, aggiunge Gandola, una delle tre priorità principali del PNRR è proprio quella relativa alla parità di genere che deve essere alla base di tutte le componenti del piano, con un’ottica, dunque, trasversale e non delegata a un singolo intervento a partire dalla promozione dell’accesso ai ruoli dirigenziali nelle Pubblica amministrazione, potenziare i servizi all’infanzia e di supporto all’assistenza domiciliare, introdurre un sistema di certificazione della parità di genere nelle imprese.

Quanto accaduto a Greta testimonia, una volta di più, come sia ancora necessario lavorare per consentire una più ampia diffusione della cultura del rispetto verso tutte le donne e come l’impegno di tutti coloro che operano nelle istituzioni debba permanersi elevato perché solo combattendo contro le discriminazioni e la violenza si può costruire una società più libera e più giusta”. 

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