Ictus cerebrale: 3 ospedali Asl Toscana centro tra i migliori europei

Premio Diamante a Santa Maria Nuova e San Jacopo. Platino all’Annunziata. Landini: “Grande capacità di lavoro in squadra

Redazione Nove da Firenze
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04 settembre 2021 18:15
Ictus cerebrale: 3 ospedali Asl Toscana centro tra i migliori europei

Firenze – Premio Diamante al Santa Maria Nuova e Premio Platino al Santa Maria Annunziata, sono i più importanti riconoscimento europei nella cura dell’ictus cerebrale che arrivano ai due ospedali fiorentini dell’Asl Toscana centro da ESO Angel Award, il programma che certifica la qualità nei diversi Stroke System ospedalieri dal punto di vista dell’assistenza a pazienti con ictus.

Santa Maria Annunziata aveva ricevuto lo scorso anno il riconoscimento quale centro Gold per la trombolisi, il trattamento medico che può salvare dall’ictus cerebrale. Il riconoscimento Platino di quest’anno è ancora più prestigioso. La Medicina d’Urgenza dell’ospedale è autorizzata come centro per la trombolisi sistemica dal 2004 con una gestione completa della fase iperacuta del paziente con ictus ischemico. Dal 2009 fa parte della rete ictus per il trattamento endovascolare, dal 2017 della rete ictus dell’Area vasta centro della Toscana.

Negli anni è andata sempre aumentando l’attenzione alla gestione dei pazienti con ictus – spiega il direttore della Medicina d’Urgenza di Ponte a Niccheri, Germana Ruggianoe sono stati fatti una formazione e un aggiornamento continuo del personale. Nel 2020 nonostante l’epidemia di Covid 19 abbiamo mantenuto percorsi separati per i pazienti con ictus ischemico e abbiamo mantenuto un livello di eccellenza ottenendo nei quattro trimestri del 2020 il premio Gold già ricevuto anche nel 2019 e nel primo trimestre del 2021. Ora in questo secondo semestre abbiamo ottenuto il premio Platino”.

L’ospedale Santa Maria Nuova è l’unico centro Diamante in Italia per la qualità delle cure in pazienti colpiti da ictus, insieme a un altro ospedale della Ausl Toscana centro, il San Jacopo di Pistoia, a cui quest’anno per la prima volta è andato il prestigioso riconoscimento.

Capacità gestionale e professionalità sono alcuni dei requisiti fondamentali del premio: l’integrazione multidisciplinare è stata in questi anni il fiore all’occhiello della cura dell’ictus grazie alla creazione dello Stroke System che per la Asl Toscana centro è diretto da Pasquale Palumbo.

"Come Direttore del Dipartimento delle Specialistiche Mediche – commenta Giancarlo Landini - non posso che esprimere una grande soddisfazione per i risultati ottenuti nella terapia in acuto dello stroke che non sono saltuari ma si mantengono nel tempo. Questo significa che oltre alla competenza clinica vi è una grande capacità di lavoro in squadra sia multidisciplinare che multi-professionale. Questi risultati sono oltremodo significativi perché interessano in maniera trasversale molti ospedali dell'Azienda Usl Toscana Centro dimostrando che il lavoro in rete è più efficace rispetto alla concentrazione dei casi in un solo centro di riferimento".

Fanno parte della rete territoriale che effettua interventi tempestivi in fase acuta di ictus, sia di tipo ischemico che emorragico, anche gli ospedali aziendali San Giovanni di Dio di Firenze, ospedale del Mugello, San Jacopo di Pistoia, S.S. Cosma e Damiano di Pescia, Santo Stefano di Prato e San Giuseppe di Empoli.

Com’è stato possibile raggiungere tale risultato a Pistoia lo spiega il dottor Gino Volpi, direttore della neurologia: “grazie all’introduzione della guardia attiva neurologica h24 con un programma serrato, continuo di formazione dello Stroke System in Pronto Soccorso e alla possibilità di trattamento del paziente direttamente in TAC. Da quest’anno è possibile la chiamata diretta del medico neurologo di guardia da parte del personale del 118 in caso di sospetto stroke con immediata attivazione di medico ed infermiere di pronto soccorso e del radiologo.

Questa nuova organizzazione ha determinato una notevole riduzione dei tempi (DTI: tempo intercorso tra l’accesso in ospedale e l’esecuzione di un esame TAC) e door to needle (DTN: tempo intercorso tra l’accesso in ospedale e il trattamento con fibrinolisi nel caso di ictus ischemico), parametri fondamentali nel garantire un migliore trattamento per il paziente con stroke".

Tali indici al San Jacopo hanno, infatti, raggiunto una media di 34 minuti per il DTN (rispetto ai 75 min della media nazionale secondo le rilevazioni del novembre 2020) relativamente al mese di maggio e un DTI inferiore a 30 minuti nel 93% dei pazienti con ictus sottoposto a TAC. Tali standard di rapidità di trattamento nella fase acuta associati alla capacità di assistenza nella Stroke Unit di Neurologia da parte un team multidisciplinare composto da neurologi, infermieri, fisioterapisti e logopedisti e dove è possibile con un innovativo sistema di monitor al letto dei pazienti e telemetrie il controllo continuo dei parametri vitali colloca lo Stroke Team del San Iacopo al primo posto in Italia e di eccellenza a livello Internazionale. Da evidenziare l'ottima preparazione specialistica degli infermieri coordinati dalla dottoressa Nadia Cunti, in particolare nel monitoraggio dei pazienti.

“Un riconoscimento notevole -ha aggiunto la dottoressa Lucilla Di Renzo, direttore sanitario del presidio ospedaliero- che acquisisce maggior valore in un anno associato alla drammatica epidemia da SarsCov 2, protagonista di un cambiamento sostanziale nell’andamento dei ricoveri ospedalieri e nonostante ciò all’Ospedale San Jacopo di Pistoia, si è sempre garantito il massimo impegno nella gestione delle patologie tempo dipendenti e soprattutto dell’ictus acuto. Ciò ha permesso di registrare addirittura un incremento del numero dei ricoveri per stroke (ischemico ed emorragico), con un numero di circa 476 casi nel 2020, incrementati rispetto ai 454casi del 2019 con andamento in ascesa nel 2021” .

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