I Giovani e l’Europa

Parliamo di temi legati all'educazione

Europe
Europe Direct Firenze
19 aprile 2021 14:58
I Giovani e l’Europa

I giovani, le loro opinioni e difficoltà, il ruolo dei docenti nell’educazione sono temi legati fra di loro attraverso l’attenzione che l’Europa pone nei confronti dell’educazione e formazione giovanile.

La stessa dotazione del programma Erasmus+ 2021/2027 maggiorata di 14,7 miliardi, per un totale di 26,2 miliardi di euro, dimostra come i giovani siano al centro delle politiche europee.

I giovani sono i destinatari dello strumento straordinario del Next Generation Ue, perché stimolare la ripresa economica, dovuta alla pandemia, consente di intervenire subito e consegnare proprio alle future generazioni un’Europa più ecologica, digitale e resiliente.

In Italia il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è lo strumento con il quale il governo intende impiegare i fondi europei del Next Generation EU nei prossimi anni.

Si tratta di una grande opportunità, dal momento che l'investimento in campo ha dimensioni mai viste prima. Un investimento che ci permetterà di uscire dalla crisi che stiamo vivendo e che sarà legato a doppio filo a temi come quello della sostenibilità ambientale, della digitalizzazione e dell'inclusione sociale.

Ma le nuove generazioni che spazio trovano nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza? Quello che ci aspetta è un percorso lungo e articolato e riguarderà anche coloro che sono giovani oggi e che quindi animeranno il cuore produttivo del nostro Paese nei prossimi decenni.

Il Piano è attualmente in fase di elaborazione e la Ministra per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone ha elaborato un questionario, rivolto a tutti i giovani dai 14 ai 35 anni, per conoscere le loro opinioni.

Invitiamo quindi a compilare il questionario online (non ci vorranno più di dieci minuti) ed esprimere il proprio punto di vista.

Parlando sempre di giovani, questa pandemia ci ha colpito tutti, ma è stato notato negli adolescenti un aumento di disturbi psichici dovuti a tanti fattori, l’isolamento prolungato da compagni e amici, la difficoltà della didattica a distanza, l’uso eccessivo di Internet e social media. Con il distanziamento fisico necessario, l'unico contatto con l'esterno è spesso solo virtuale e i ragazzi non sempre hanno le capacità di filtrare tutte le informazioni che trovano online.

Riconoscere e combattere la disinformazione è quindi molto importante per sensibilizzare i giovani, renderli responsabili e rafforzare il loro spirito critico.

È stato quindi lanciato dalla Commissione europea un kit pedagico rivolto agli insegnanti delle scuole secondarie per aiutare i loro studenti a proteggersi dalla disinformazione.

Il kit è stato predisposto in tutte le lingue dell'Ue e si presenta come un strumento utile per discutere con gli studenti e analizzare il tema della disinformazione.

La presentazione del kit con i vari strumenti a disposizione, suddivisi per fasce di età, si trova anche questa online.

La figura degli insegnanti è quindi estremamente importante per aiutare i giovani a discernere le informazioni vere da quelle false, che si trovano online.

I docenti sono i destinatari anche di una nostra iniziativa realizzata in collaborazione con l’associazione REDU- Educare ai diritti Umani.

Ai docenti che si occupano di educazione civica e educazione non formale, agli educatori e a chi, all’interno di associazioni, lavora con i giovani sul tema della cittadinanza attiva, proponiamo incontri individuali per scambiare materiali, informazioni e buone pratiche sull'insegnamento dell'educazione civica e dei diritti umani.

Gli incontri si svolgeranno nel nostro ufficio, alle Murate. Per prendere un appuntamento scrivere a europedirect@comune.fi.it o telefonare al numero 055 244796.

I docenti e gli educatori avranno modo di confrontarsi con REDU, associazione che da anni si occupa di educazione alla cittadinanza attiva e ai diritti grazie all'utilizzo di metodologie non formali, e di conoscere nuovi strumenti e acquisire nuovi materiali di insegnamento. Chiediamo in cambio di portare con sé risorse o buone pratiche da condividere con noi.

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