जन्मदिन मुबारक हो जुबिन मेहता (Happy birthday, conductor Mehta)

Ieri sera al teatro dell’Opera la festa in musica per gli 85 anni del direttore d‘orchestra più amato a Firenze

Nicola
Nicola Novelli
20 maggio 2021 08:18
Happy birthday, conductor Mehta

FIRENZE- La festa che si è svolta ieri sera al teatro dell'Opera assomigliava al Diwali, con cui in India si celebra il ritorno di Rama, incarnazione della divinità Vishnu nella sua città. Zubin Mehta ha infatti un’aura mitologica a Firenze, che ha salutato il suo 85° compleanno con una recita straordinaria di Tosca in forma di concerto, diretta dallo stesso maestro.

Al termine gli interpreti, l’orchestra e il coro del Maggio musicale e il pubblico fiorentino si sono raccolti intorno a Mehta per omaggiarlo di un affezionato e prolungato applauso. Dopo la proiezione di un breve collage di immagini della lunga carriera artistica del festeggiato, sui movimenti della Nona di Beethoven, il sindaco Dario Nardella, a nome della città, gli ha donato di una lettera autografa di Johannes Brahms all’editore del suo primo concerto (di cui il maestro è un appassionato esecutore).

Poi il sovrintendente Alexander Pereira ha fatto portare sul palco un improvvisato banchetto su cui è stata sporzionata la torta di compleanno, mentre il pubblico dalla platea intonava “Tanti auguri”. All’uscita una fetta di torta al cioccolato (la ricetta preferita da Mehta) attendeva ciascuno spettatore pagante.

Approfondimenti

A parte questo finale festoso, la serata si è svolta la consueta sobrietà che caratterizza lo stile aristocratico di Zubin Mehta. Tosca, oltre che uno dei due titoli più rappresentati al mondo segnò anche il debutto operistico del maestro nel 1963 a Montreal, a 27 anni. Al Maggio musicale l’ha diretta per la prima volta nel 1965, tornando a offrirla nel 1986, 1991, 2005, 2010 e 2011 (in tour), collezionando 30 recite complessive, con quella di ieri sera.

Con lui sul palco, Saioa Hernàndez, al suo debutto fiorentino, Francesco Meli nel ruolo di Cavaradossi e Luca Salsi in Scarpia. Senza costumi e scene, la direzione di Mehta ha sottolineato le linee melodiche della partitura, facendo prevalere la chiave romantica dell’opera. Dopo un secondo atto dal tono quasi onirico, nel terzo si è riaccesa la vena poetica, culminata nell’aria “E lucevan le stelle”, al termine della quale il pubblico fiorentino ha strappato un bis al tenore Francesco Meli.

Dal febbraio 196, con il suo primo concerto sinfonico al Teatro Comunale, il maestro Mehta ha stabilito un legame privilegiato con Firenze, culminato nel 1985 con la nomina a direttore musicale e nel 2017 a direttore onorario a vita.

Nel suo sterminato repertorio a Firenze memorabile nel 1969 la ripresa di Aida con Shirley Verrett e Carlo Bergonzi, nel 1987 la Sinfonia n. 2 di Mahler, nel 1990 l'esecuzione radiotrasmessa del Trovatore con Barbara Frittoli, nel 1994 la "Messa di Requiem" di Giuseppe Verdi con Luciano Pavarotti e "Moses und Aron di Arnold Schönberg, nel 1996 l'Aida, la Lucia di Lammermoor e Il prigioniero di Luigi Dallapiccola e i Quattro pezzi sacri, nel 2002 Il ratto dal serraglio al Teatro della Pergola, e nel 2007 La forza del destino. Nel 2014 Falstaff e Tristan und Isolde.

Con l'orchestra del Maggio Musicale Fiorentino Zubin Mehta ha realizzato anche tournée memorabili, quali Turandot di Puccini nella Città proibita di Pechino, con la regia di Zhang Yiomou, e Le Sacre du Printemps di Igor' Fëdorovič Stravinskij in Russia. Popolari le loro incisioni di Traviata con Alfredo Kraus nel 1993 e Tosca con Andrea Bocelli e Fiorenza Cedolins nel 2003.

Provvidenziale davvero il prolungamento proprio ieri sera del coprifuoco alle 23:00, che ha consentito il sereno svolgimento di una festa (oltre allo spettacolo) che la città sentiva di dover tributare a un suo cittadino dai grandi meriti.

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