Guida Michelin: cresce la costellazione toscana

Tra le tre Stelle Enoteca Pinchiorri a Firenze, tra le due entra Campo Del Drago a Montalcino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 novembre 2024 19:37
Guida Michelin: cresce la costellazione toscana

L’edizione numero 70 della Guida conferma uno scenario gastronomico pieno di vitalità, animato da giovani talenti che hanno fatto esperienza all’interno di brigate capitanate da chef mentor dai quali trarre ispirazione e, allo stesso tempo, da una crescente consapevolezza che la ristorazione impegnata e sostenibile non è un trend ma una reale necessità.

36 in totale le novità tra gli stellati: la Guida MICHELIN Italia aggiunge una novità tre Stelle MICHELIN, portando i ristoranti tre stelle della penisola a quota 14, 2 nuovi ristoranti due Stelle MICHELIN e 33 ristoranti con una Stella MICHELIN. In totale, la selezione di ristoranti della Guida MICHELIN Italia 2025 comprende 393 ristoranti Stellati.

La Toscana conta 44 ristoranti: 1 tre Stelle, 5 due Stelle, 38 una Stella, di cui 5 novità monostellate.

Anche per il 2025, la prestigiosa Guida Michelin rinnova il riconoscimento della seconda stella al Ristorante Santa Elisabetta, situato nell’esclusivo Brunelleschi Hotel di Firenze.

Il traguardo celebra la visione audace dell’Executive Chef Rocco De Santis e del suo Team, che con dedizione e passione hanno dato vita a una proposta culinaria raffinata e sorprendente. La cucina di De Santis è un incontro armonioso tra la tradizione della sua Campania e l’autenticità della Toscana, dove ingredienti locali d’eccellenza si fondono con richiami ai sapori mediterranei. Ogni piatto è pensato per evocare memorie e sensazioni, proponendo un viaggio sensoriale che attraversa territori e stagioni, dalle note marine ai sapori intensi della terra.

Un momento storico per il Ristorante Serrae Villa Fiesole, che ha conquistato l'ambita stella Michelin. La Guida Michelin ha saputo cogliere appieno l’essenza di “Serrae Villa Fiesole”: un profondo amore per la natura e la volontà di condividerla con gli ospiti in ogni dettaglio. Dall’arredamento della sala fino al menù, dalla scelta accurata dei fornitori all’eccellenza delle materie prime, tutto riflette l’indissolubile legame di Antonello Sardi con l’ambiente, che è per lui fonte inesauribile di ispirazione.

Il ristorante, situato nella splendida villa ottocentesca dell'FH55 Hotel Villa Fiesole, con vista spettacolare su Firenze, ha conquistato il cuore e il palato degli ispettori Michelin grazie a una cucina che combina tradizione e innovazione, trasformando ogni piatto in un'esperienza sensoriale unica. La stella Michelin rappresenta il coronamento di un percorso di eccellenza intrapreso da Antonello Sardi, già insignito di altri riconoscimenti Michelin in passato, e dalla sua visione di una cucina sostenibile e profondamente radicata nel territorio.

“La seconda stella Michelin assegnata oggi al ristorante Campo del Drago di Rosewood Castiglion del Bosco guidato dallo chef Matteo Temperini, unitamente alla riconferma della stella alla Sala dei Grappoli Poggio alle Mura di Castello Banfi-Il Borgo capitanato dallo chef Domenico Francone rinsaldano l’immagine di Montalcino, un territorio sempre più bandiera dello stile di vita italiano nel mondo. Siamo convinti che il trinomio vino, ristorazione e ospitalità rappresenti sempre di più un valore che si identifica con la ricerca costante della qualità totale, intesa anche quale leva per la crescita collettiva”. Lo ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, commentando il raddoppio stellare al Campo del Drago di Rosewood Castiglion del Bosco.

Confermata la Stella Michelin a Il Visibilio, a Castelnuovo Berardenga in Chianti, il fine dining guidato dall’Executive Chef Daniele Canella che propone un’esperienza gastronomica immersiva che combina l’autenticità toscana con l’innovazione internazionale. Menù degustazione alla cieca arricchito di piatti a sorpresa dove si alternano ingredienti di terra e di mare e con un ampio utilizzo di verdure. Tante le intuizioni tecniche; a partire dai finger food iniziali per passare al piatto iconico ovvero Il piccione con le salse di rabarbaro e assenzio.

Foto gallery
Notizie correlate
In evidenza