Governo Cottarelli: non ci sono ancora i nomi

Stamani lo Spread sopra 300, poi ripiega. Pd mobilitato: domani presidi nelle piazze e venerdì 1 giugno manifestazione a Roma

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 maggio 2018 19:07
Governo Cottarelli: non ci sono ancora i nomi

Il premier incaricato Carlo Cottarelli è salito nel pomeriggio al Colle dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma non ha sciolto ancora la riserva, perché la squadra di governo non è ancora pronta. Evitare l'aumento dell'Iva è la sfida principale per il prossimo governo. Sul 2019 pende infatti la spada delle clausole di salvaguardia, la cui sterilizzazione non è ancora stata scongiurata. Ma l'Iva non è l'unico fronte caldo sul quale potrebbe confrontarsi il premier incaricato.

Dopo una fiammata che lo ha fatto schizzare oltre i 300 punti (314), ai massimi da ottobre 2013, lo spread ha recuperato tornando a quota 284 punti base. "I mercati insegneranno agli italiani a votare per la cosa giusta" ha detto il commissario europeo al Bilancio Guenther Oettinger in un'intervista al corrispondente di DwNews a Strasburgo,  Bernd Thomas Riegert.

Gli ultimi fatti della politica e la grave crisi istituzionale che ne è derivata hanno cambiato in parte l’ordine del giorno dell’assemblea territoriale del Partito democratico, che si è svolta ieri sera a Gambassi Terme. Al consesso è stato proposto di votare un documento di solidarietà al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, attaccato da Lega e M5S per il suo rifiuto al nome di Paolo Savona per il ministero dell’economia, e il conseguente incarico al professor Carlo Cottarelli. Il documento è stato approvato all’unanimità. La federazione Pd Empolese Valdelsa, di concerto con il partito nazionale, ha deciso di mobilitarsi in difesa delle istituzioni democratiche e della Costituzione e domani, mercoledì 30 maggio, ci saranno vari presidi nelle piazze delle nostre città: a Castelfiorentino dalle 17.00 in corso Matteotti; a Cerreto Guidi nel pomeriggio in via Vittorio Veneto davanti alla Coop; a Gambassi Terme dalle 17.00 alle 19.00 presso la sede Pd in via Garibaldi n.7; a Fucecchio la mattina al mercato settimanale in piazza XX Settembre, a Vinci la mattina al mercato settimanale di piazza della Libertà, A Empoli presidio giovedì mattina presso il mercato settimanale in zona stadio.

Poi la convocazione di una manifestazione nazionale a Roma venerdì 1 giugno a partire dalle ore 17, una grande mobilitazione nazionale per difendere la democrazia rappresentativa e la divisione dei poteri sancita dalla Costituzione, per rivendicare l'Europa della moneta unica e dell'integrazione, che ha garantito i primi 70 anni di pace dopo millenni di guerre e rappresenta l'unica vera possibilità di rilancio del vecchio continente nel mondo globalizzato di oggi. 

In vista di nuove elezioni, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, rilancia l'idea di un fronte repubblicano, il blocco politico a cui sta lavorando anche Carlo Calenda, il ministro uscente allo Sviluppo economico. "Ne ho parlato proprio qualche giorno fa. Credo sia venuto il momento di unire tutte le forze democratiche, che hanno a cuore la Costituzione, la Repubblica e un'idea di Europa non da distruggere come vogliono gli altri, ma da salvare e riformare".

Nardella, calcando su questo spunto, immagina anche i confini di questo nuovo progetto politico: "Da sinistra fino a posizioni di centro piu' moderate, perche' sui valori della Costituzione e sulla difesa della democrazia ci si puo' trovare in molti". Per il sindaco, in sostanza, "e' importante costruire un larghissimo fronte democratico, che metta al centro i valori della Costituzione: lavoro, diritti, eguaglianza ed Europa". Perche', e qui piazza l'affondo contro Matteo Salvini, "l'Italia e' Paese fondatore dell'Europa e non vogliamo essere i gregari di Putin ma i protagonisti in Europa". Il fronte politico che vorrebbe traguardare il sindaco Dario Nardella, guarda inoltre ai padri fondatori della Repubblica: "Quando e' nata la Costituzione si sono ritrovate, insieme, la tradizione liberale, socialista, comunista e democristiana.

E noi siamo i veri eredi di quella grande tradizione che ha ricostruito un Paese dalla cenere e dai mori della seconda guerra mondiale". Ma chi potrebbe incarnare il ruolo di leader di questa nuova formazione? "Le persone sono tante, tuttavia, come sempre, io preferisco guardare alla squadra; una grande squadra fatta di persone autorevoli, che possa interpretare le diverse posizioni". Nardella, quindi, fissa tre punti da cui partire: "Una grande coalizione democratica e repubblicana", il lavoro di squadra ma anche le esperienze maturate sui territori, ovvero il 'plotone' di sindaci "democratici" non solo del Pd e portatori della "dimensione della concretezza.

Quella dei sindaci, in fatti, ma anche dei presidenti delle regioni o degli amministratori locali, e' "una carta vincente". E se Matteo Renzi dice di voler giocare questa partita "da mediano", Nardella sottolinea: "Il mio ruolo? Io faccio il sindaco di Firenze e sono concentrato su questo, pero' posso sicuramente portare l'esperienza di chi sta ogni giorno con i cittadini". Venerdi', infine, a Roma ci sara' la manifestazione organizzata dal Pd in difesa del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e delle istituzioni.

"Compatibilmente con i miei impegni da sindaco, faro' di tutto per essere insieme agli altri. Saremo una grande forza tranquilla, pacifica ma determinata a proteggere le regole delle democrazia. Perche' senza regole della democrazia non c'e' neanche confronto politico", conclude.

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