Gonfalone d’argento alla memoria di Lorenzo Orsetti: lunedì 8 luglio cerimonia al palazzo del Pegaso

Il presidente Eugenio Giani ha parlato ieri sera con i genitori: “Ci sentiamo onorati di rendere omaggio a un martire per la libertà. Invito tutte le istituzioni e i cittadini a partecipare”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 giugno 2019 12:18
Gonfalone d’argento alla memoria di Lorenzo Orsetti: lunedì 8 luglio cerimonia al palazzo del Pegaso

Si terrà lunedì 8 luglio alle 12 nella sala del Gonfalone del palazzo del Pegaso la cerimonia per la consegna del Gonfalone d’argento alla memoria di Lorenzo Orsetti. Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, ha sentito nella serata di ieri i genitori del ragazzo di Bagno a Ripoli rimasto ucciso il 18 marzo 2019 in Siria, mentre combatteva con la Brigata internazionale di liberazione, a fianco delle unità di protezione popolare curde contro l’invasione dei gruppi jihadisti dell’Isis.

“Ho trasmesso al padre Alessandro i miei sentimenti, abbiamo concordato questa data per rendere omaggio a quello che definisco un martire per la libertà. Invito tutte le istituzioni e i cittadini a partecipare alla cerimonia lunedì 8 luglio”, dice Giani. Lorenzo Orsetti, prosegue il presidente, “è emerso come figura di giovane toscano impegnato con coerenza sui suoi valori, pronto a scendere al fianco del popolo curdo per contrastare la terribile minaccia dell’Isis. I curdi non sempre sono stati ripagati per il ruolo decisivo che hanno svolto. Giochi di potenze militari hanno visto talvolta con fastidio il loro impegno”.

Il presidente ricorda la decisione dell’Assemblea toscana, che all’unanimità ha conferito il Gonfalone d’argento alla memoria diOrsetti, “con una mozione presentata da Tommaso Fattori e votata da tutto il Consiglio. Sapere che Lorenzo ora riposa alle Porte Sante, accanto ai grandi, ci fa sentire ancor più partecipi”. Nella mozione, si riconosce l’impegno di Lorenzo Orsetti per la giustizia, l’eguaglianza e la libertà, a fianco del popolo curdo che in questi anni è stato il principale argine al terrorismo e al fanatismo dell’Isis”.

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