Gkn, Giani: “Bene la proposta della viceministra Todde"

Attesa la risposta dell'azienda al tavolo istituzionale. Gandola (FI): "Unica salvezza è trovare un nuovo investitore"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 agosto 2021 23:45
Gkn, Giani: “Bene la proposta della viceministra Todde

“Condividiamo la proposta della viceministra Todde di aprire un percorso più responsabile ovvero di una possibile cassa integrazione covid di 13 settimane in cui ci sia modo di interloquire con chi ha manifestato interesse per una eventuale re-industrializzazione. Su questo l'azienda si è impegnata a fare una valutazione e dare risposta al tavolo istituzionale che viene tenuto aperto”.

Così il presidente Eugenio Giani uscendo dall'incontro convocato oggi in Prefettura a Firenze sulla vicenda Gkn con il governo, le istituzioni – locali e regionali – le organizzazioni sindacali.

“Come ho avuto modo di esprimere anche oggi – ha proseguito Giani - ci sono in ballo i destini di oltre 500 lavoratori più le loro famiglie, perché ai 422 dipendenti della Gkn vanno aggiunti quelli dell’indotto che hanno la stessa dignità. Torno a ribadire che non possiamo accettare che un’azienda che ha commesse per l’80% dalla Fiat Stellantis e alta capacità tecnologica possa chiudere da un giorno all’altro lasciando una ferita di questa portata.Ringrazio il Governo, in particolare la viceministra Alessandra Todde per l’impegno e l’attenzione che hanno avuto finora sulla vicenda, e anche i lavoratori e i rappresentanti sindacali per la sobrietà con cui si sono sempre posti in questi giorni difficilissimi.

A dimostrazione che a Firenze non si scherza, ma ci si muove sempre nel pieno rispetto delle regole e nella profonda unità tra le esigenze dei lavoratori e gli intendimenti delle istituzioni”.

Approfondimenti

Al tavolo erano presenti con Giani, l’assessora al lavoro Alessandra Nardini, il consigliere del presidente per lavoro e crisi aziendali Valerio Fabiani e il capo di gabinetto Paolo Tedeschi, di supporto alla presidenza.

"Importante che oggi le istituzioni, a tutti i livelli - ha detto Alessandra Nardini - abbiano di nuovo fatto sentire forte e compatta la propria voce a difesa di 422 posti di lavoro, a cui si devono aggiungere quelli degli appalti, che non possono andare persi. Si tratta del destino e del futuro di lavoratrici, lavoratori, famiglie che, insieme alle organizzazioni sindacali, non lasceremo sole.

Voglio anch'io ringraziare la viceministra Todde che oggi è tornata in presenza in Prefettura a Firenze confermando l'attenzione prestata a questa vicenda e voglio ringraziare il ministro del Lavoro Andrea Orlando che ieri sera ha fatto visita allo stabilimento GKN di Campi Bisenzio avendo modo così di ascoltare direttamente la testimonianza di lavoratrici e lavoratori che non intendono, giustamente, arrendersi. Così come non ci arrenderemo noi, e continueremo a chiedere che si mettano in atto tutti gli strumenti affinché vicende come questa non possano più ripetersi, in Toscana e nel nostro Paese. La vertenza GKN, attorno alla quale si è stretta la comunità di Campi Bisenzio, guidata dal sindaco Fossi, e tutta la nostra regione, ha una valenza nazionale. Lo abbiamo detto dal primo istante e lo continuiamo a ripetere oggi".

"La proposta che abbiamo avanzato all'ad di GKN - ha detto il consigliere per il lavoro e le crisi aziendali Valerio Fabiani - è seria ed equilibrata. È l'ultima chance per l'azienda per riaprire un confronto civile e vero con le istituzioni e con le organizzazioni sindacali e non recidere definitivamente qualsiasi rapporto con l'Italia. Confido che ci pensi bene visto che gli interessi che ha ancora nel nostro paese non sono pochi, dallo stabilimento GKN di Brunico ai rapporti con committenti come Fiat Stellantis".

"Ha avuto un esito al momento positivo il secondo incontro del tavolo nazionale sulla Gkn ma è inutile continuare a trattare chiedendo all'azienda di ritrattare i licenziamenti: da domani mattina tutte le istituzioni si adoperino concretamente ed attivamente per trovare un acquirente dello stabilimento di Campi Bisenzio, è questa l'unica possibilità di salvezza per consentire la ripresa dell'attività produttiva".

Così si esprime Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia - centrodestra per il cambiamento e capogruppo azzurro a Campi Bisenzio, commentando il nuovo tavolo di confronto che si è svolto oggi in prefettura a Firenze, sulla vertenza Gkn, presieduto dalla viceministro Alessandra Todde.

"In queste ore - spiega Il consigliere metropolitano - ho apposto la mia firma sull'appello promosso e rivolto alle istituzioni nazionali di intervenire richiedendo un necessario intervento del presidente del consiglio Mario Draghi ma certo il fatto che l'appello sia stato promosso dagli ex presidenti di Regione che hanno governato la Toscana dal 1992 al 2020, non rappresenta un buon viatico: è anche a causa delle loro errate politiche di governo se oggi ci troviamo in questa situazione con aziende pronte a scappare e ad abbandonare la Toscana che sconta da sempre un gap infrastrutturale senza precedenti.

In ogni caso -continua Gandola- non è oggi il momento delle sterili contrapposizioni ma è il tempo della responsabilità e della concretezza. La proprietà della Gkn non ha alcun interesse sullo stabilimento di Campi, per questo è necessario avviare la ricerca di investitori pronti ad assicurare la ripresa dell'attività produttiva".

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