Giorno Memoria 2022: medaglie d'Onore in Prefettura

Gli insigniti di Firenze quest'anno sono 5. Ritireranno i familiari. Le iniziative a Prato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 gennaio 2022 09:38
Giorno Memoria 2022: medaglie d'Onore in Prefettura

Il 27 gennaio, Giorno della Memoria, istituito poco più di venti anni fa con la legge n. 211 del 2000, il Prefetto di Firenze Valerio Valenti consegnerà, in palazzo Medici Riccardi, le medaglie d'onore che il Presidente della Repubblica concede ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra e ai familiari dei deceduti, come previsto dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, commi 1271 - 1276.

Gli insigniti di quest'anno, residenti in provincia di Firenze, sono 5, tutti ormai deceduti. Il riconoscimento verrà ritirato da un familiare per ciascuno di loro. In considerazione dell'attuale situazione di diffusione del virus Covid-19, la cerimonia si svolgerà in assenza pubblico. Gli insigniti sono: Renato CECCARELLI , internato a Hammerstein e Oberlangen (Germania) e Deblin Irena (Polonia) e deportato dal 10 settembre 1943 al 6 ottobre 1944 - ritirerà la medaglia il nipote Riccardo SACCHETTINI; Alberto LUPI , internato nello Stalag X B a Sandbostel e nello Stalag XI B a Fallingbostel e a Ullzen (Germania) e deportato dal 10 settembre 1943 all'11 settembre 1945 - ritirerà la medaglia il figlio Roberto LUPI; Giuseppe MINUCCI , internato a Altengrabow e Vockerode (Germania) e deportato a decorrere dal 9 settembre 1943 - ritirerà la medaglia la figlia Antonella MINUCCI; Guglielmo PETRUCCI , internato a Drewitz e Sandbostel (Germania) e a Deblin (Polonia) e deportato dall'8 settembre 1943 al 14 aprile 1945 - ritirerà la medaglia il nipote Valdo SPINI; Pierino SPANO' , internato a Lebach (Germania) e deportato fino al 13 dicembre 1944 - ritirerà la medaglia il nipote Andrea CENCETTI.

Nella stessa giornata, il Prefetto prenderà parte alla cerimonia organizzata dal Comune di Firenze di deposizione di una corona di alloro al Memoriale Italiano di Auschwitz, in ricordo dei caduti deportati nei campi di sterminio.

PRATO - In occasione del “Giorno della Memoria”, la Prefettura ha condiviso con favore l’idea di organizzare, alle ore 10.00 di domani 27 gennaio - d’intesa con la Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale e con la Presidente dell’Associazione “Soroptimist” di Prato - una breve celebrazione in forma telematica, che sarà trasmessa in diretta con gli istituti scolastici della Provincia di Prato.

Pur in presenza delle limitazioni disposte dalla disciplina anticovid, si è ritenuto opportuno rendere omaggio ai molti milioni di adulti e bambini che vennero rinchiusi e uccisi nei campi di concentramento e a quanti, scampati allo sterminio, sono diventati simbolo di sopravvivenza e di rinascita nonché principali custodi della memoria.

In particolare, la cerimonia, dal titolo “I bambini dell’olocausto” sarà incentrata sulla strage delle giovani vittime ebree e sulla loro “infanzia negata”, attraverso lo sguardo e i sentimenti dei piccoli alunni che parteciperanno all’evento.

La celebrazione prenderà avvio con gli indirizzi di saluto del Prefetto, Dott.ssa Adriana COGODE, della Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Dott.ssa Susanna PIZZUTI e della Presidente dell’Associazione “Soroptimist”, Dott.ssa Elena Lenzi.

L’evento, secondo il programma allegato, vedrà l’intervento –dell’editore e scrittore Daniel Vogelmann, figlio di un cittadino italiano deportato ad Auschwitz e salvato da Oscar Schindler, e si concluderà con la premiazione di alcuni giovani alunni delle scuole primarie, vincitori di un concorso scolastico sul tema, indetto dalla Consulta provinciale degli studenti di Prato.

Nel corso della celebrazione sarà altresì consegnata, dal Prefetto e dal Sindaco di Prato, la medaglia d’onore concessa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al Sig. Armando Buti, cittadino italiano deportato ed internato nei lager nazisti, prima in Serbia e poi in Austria.

In evidenza