Giornata per le vittime del Covid: bandiere a mezz'asta in Toscana

Draghi a Bergamo: "Lo Stato c'è e ci sarà". A Palazzo Vecchio una targa per ricordare le vittime

Nicola
Nicola Novelli
18 marzo 2021 20:57

Una fila interminabile di camion militari, pieni di bare, che escono da una Bergamo deserta, nel buio di una notte illuminata solo dai lampioni delle vie. Dentro le bare tantissime vite spente dal soffio venefico del Covid. Un’immagine che ha fatto il giro del mondo. L’emblema di una malattia con la quale ancora il Pianeta si confronta: milioni di morti e decine di milioni di vite in pericolo. Era il 18 marzo 2020 e quelle immagini scioccanti sono diventate una data simbolo. Una giornata in cui tutta la Nazione ricorda e ricorderà le persone, oltre centomila sino ad ora, che sono decedute in Italia a causa del Covid.

Il Senato ha approvato ieri la legge che istituisce la Giornata nazionale in ricordo delle vittime del Covid che si celebrerà ogni 18 marzo, il giorno del 2020 in cui, a Bergamo, i camion dell'esercito portarono via centinaia di bare con morti destinati alla cremazione fuori città. Un'immagine rimasta un simbolo di quella tragedia. La legge prevede un minuto di silenzio nazionale.

Questa mattina il presidente del Consiglio Mario Draghi, si è recato a Bergamo e il presidente dell'Anci Antonio Decaro, ha invitato tutti i sindaci d'Italia ad osservare un minuto di silenzio alle ore 11, proprio in concomitanza con l'arrivo del Presidente del Consiglio dei Ministri nella città lombarda. L'obiettivo dell'iniziativa promossa da Anci: dare un segnale di unità, di fiducia e speranza alla comunità, rendendo omaggio a chi non è riuscito a vincere la sua battaglia contro un virus che, ancora oggi, semina contagi e purtroppo vittime.

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“La città di Firenze non dimentica i suoi cittadini vittime della pandemia Covid-19 e dedica a loro e a quelli che li amano un ricordo perenne”: questo il messaggio inciso sulla targa apposta nel Cortile della Dogana di Palazzo Vecchio e scoperta oggi alle 13.30 in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia. Alla cerimonia erano presenti tra gli altri il sindaco Dario Nardella, gli assessori a Welfare Sara Funaro e alla toponomastica e dialogo interreligioso Alessandro Martini, il presidente del Consiglio comunale Luca Milani, alcuni consiglieri comunali, il cardinale Giuseppe Betori, il rabbino Gadi Piperno, l’imam Izzedin Elzir, il direttore generale dell’Asl Toscana Centro Paolo Morello e il sovrintendente Alexander Pereira, in rappresentanza del Maggio che ha partecipato alla ricorrenza.

Alla stessa ora è stato osservato un minuto di silenzio e per tutto il giorno le bandiere saranno a mezz’asta.

“Con questa targa Firenze ricorderà per sempre i suoi caduti per il Covid - ha detto il sindaco Nardella -. Le vittime della pandemia sono un segno che porteremo sempre con noi e che ci permetterà di non dimenticare. Firenze oggi, con il dolore profondo nel cuore, ricorda tutte le vittime di Coronavirus del nostro Paese”.

Prima e dopo lo scoprimento si è tenuto un breve momento musicale: il professor Patrizio Serino, primo violoncello dell’Orchestra del Maggio Musicale, ha sottolineato con due brani musicali il momento istituzionale.

Svariate le iniziative in programma per la prima Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid: alle 9 l’assessore Sara Funaro ha messo un drappo nero al Nettuno in piazza della Signoria; alle 11.30 il sindaco e l’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re si sono recati al giardino dedicato alle vittime Covid - il parco don Forconi -, dove hanno piantato un ulivo che va ad aggiungersi agli altri alberi già piantati in memoria di ogni persona scomparsa in città per colpa del virus; alle 13.30 il minuto di silenzio è stato osservato anche nelle scuole aperte e negli uffici pubblici in ricordo delle vittime del Covid e sempre alle 13.30 le campane di tutte le chiese dell’Arcidiocesi hanno suonato a lutto per un minuto; nelle celebrazioni della giornata per la preghiera dei defunti saranno ricordati in modo particolare quanti sono deceduti a causa del Coronavirus e i loro familiari; infine, dalle 18.45 fino alle 22, Silfi proietterà sulla facciata di Palazzo Vecchio la scritta “18 marzo Giornata nazionale per le vittime del Covid 19” con un fiocco nero, simbolo di lutto.

Un minuto di silenzio, la bandiera italiana esposta a mezz'asta. Il Comune di Certaldo ha organizzato un momento di raccoglimento nell'atrio del Palazzo Municipale di via Borgo Garibaldi. E annunciando la volontà di ricordare le vittime e chi si è impegnato in questi mesi di emergenza con targhe da collocare in Palazzo Comunale.

La cerimonia si è svolta alle 11 in concomitanza con l'arrivo a Bergamo, fra le città più ferite dall'emergenza, del presidente del consiglio dei Ministri, Mario Draghi. Erano presenti il sindaco Giacomo Cucini, con la fascia tricolore, il presidente del consiglio comunale, rappresentanti dei gruppi consiliari, delle forze dell'ordine e del volontariato sociale. Un virus che ha segnato tutto il Paese e, dunque anche l'Empolese Valdelsa, portando a una crisi sanitaria, economica e sociale.

"Le immagini dei camion militari a Bergamo, chiamati per trasportare fuori città le salme delle centinaia di morti da Covid, simboleggiano tutte le vittime italiane dell'emergenza: è stato un momento scioccante, tragico - sottolinea il sindaco Giacomo Cucini - E' importante tenere vivi la memoria e il ricordo dei fatti che, come questo, ci impongono di crescere come comunità. Ci insegnano a essere ancora più uniti. L'emergenza Covid ha rappresentato e rappresenta un periodo estremamente difficile: ci ha costretti a riflettere sulle nostre priorità, restituendo valore a gesti semplici che davamo per scontati.

Una stretta di mano, una carezza, un abbraccio o una cena insieme. E' capitato come sindaci di sentirci soli nell'affrontare qualcosa di più grande di noi, tuttavia Certaldo ha potuto contare su una grande squadra: per questo, ho voluto che, in occasione della prima cerimonia ufficiale istituzionalizzata dal Parlamento in ricordo alle vittime, fossimo insieme a osservare il minuto di silenzio, di fronte al Tricolore a mezz'asta. Il 18 marzo del prossimo anno speriamo di poter essere ancor più numerosi.

Intanto ci tengo ad annunciare che, nell'atrio di questo luogo dove tante sono state le decisioni prese per gestire l'emergenza, saranno collocate alcune targhe in ricordo delle vittime, ma anche per ringraziare chi si è speso in questa battaglia, a fianco delle istituzioni e della popolazione".

In occasione della giornata nazionale in ricordo delle vittime del Covid arriva da Forza Italia il commosso ricordo per le 35 vittime campigiane da quando è scoppiata anche in Italia l’emergenza sanitaria: "Tutta la comunità di Forza Italia - hanno commentato Angelo-Victor Caruso, coordinatore comunale azzurro a Campi e la vice Chiara Martinuzzi- si stringe commossa nel ricordo di chi ha perso i propri cari. A tutti loro va il nostro più deferente omaggio, per onorare chi non c’è più e per manifestare vicinanza a chi resta e non dimentica. Dall’inizio della pandemia sono venute a mancare a Campi Bisenzio 35 persone e per questo, in questa data così carica di emozione, sentiamo il dovere di abbracciare virtualmente tutti coloro che hanno perso un familiare, un nonno o una nonna, un padre o una madre o anche solo un amico".

"Ricordare queste persone - ha poi aggiunto Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia - deve responsabilizzare ognuno di noi: l’emergenza sanitaria non è finita, la nostra comunità continua ancora oggi ad essere fortemente provata da questa pandemia. Serve prudenza ed attenzione da parte di tutti. Solo così, grazie alla scienza e alla somministrazione di massa del vaccino, potremo ritrovare presto la forza di sperare". "Un sentito ringraziamento ancora una volta - hanno concluso gli esponenti azzurri - giunga a tutti quei volontari che da oltre un anno danno tutto senza chiedere niente e a chi, pur stanco, non ha mai mollato".

A Livorno il sindaco Luca Salvetti questa mattina, alle ore 11, ha osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime del Covid-19. L'evento si è tenuto sul balcone di Palazzo Comunale, con le bandiere a mezz'asta e due agenti della Polizia Municipale ai lati del Sindaco che indossava la fascia tricolore.

“In occasione della prima giornata nazionale che ricorda le vittime del Covid-19 -afferma Elisa Montemagni, Capogruppo in Consiglio regionale della Lega-penso che sia fondamentale, oltre che rivolgere un doveroso pensiero a chi ha perso la vita a causa del virus, anche auspicare che si riesca ad accelerare il ritmo delle vaccinazioni per immunizzare più persone possibili.” “Purtroppo-prosegue il Consigliere-a distanza di un anno da quel drammatico e toccante giorno in cui tutta Italia ha seguito in TV la triste colonna di camion militari che portava lontano da Bergamo un numero impressionante di bare, la pandemia è tuttora in atto ed i morti continuano, ahimè, ad esserci.” “Vaccinare-conclude l’esponente leghista-deve essere, dunque, il verbo più usato da qui ai prossimi mesi, per scongiurare il ripetersi di drammatiche scene come quella vista nella città lombarda.”

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