"Giornata mondiale della prematurità, Porta alla Croce e Porta Romana illuminate di viola

L’assessore Funaro: “Aderiamo all’iniziativa per sensibilizzare i cittadini sul tema delle nascite premature”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 novembre 2020 04:58

Il mondo, l’Italia e Firenze si tingono di viola anche in tempo di Covid-19. Oggi, in occasione della Giornata mondiale della prematurità, Porta alla Croce in piazza Beccaria e Porta Romana si coloreranno di viola grazie alla speciale illuminazione, che sarà realizzata a cura di Silfi spa. Illuminazione che quest’anno, a causa del Covid, assume un significato più intenso che mai.

“Il Comune di Firenze aderisce anche quest’anno alla Giornata mondiale della prematurità - ha detto l’assessore al Welfare Sara Funaro -. Ricordo sempre con grande soddisfazione che la nostra città è stata la prima in Italia a illuminarsi per i ‘little heroes’ e anche quest’anno abbiamo voluto far sentire la nostra vicinanza alle famiglie che hanno figli nati prematuri e si trovano ad affrontare un evento improvviso e inatteso”. “Con la speciale illuminazione delle due porte storiche - ha continuato Funaro - vogliamo sensibilizzare i cittadini verso questa tematica importante e delicata come il parto pre-termine. Ringrazio Piccino Picciò e le altre associazioni cittadine che ogni giorno offrono un supporto prezioso ai genitori di bambini nati prima del tempo”.

Nel mondo 1 bambino su 10 nasce prematuro. In Italia sono circa 32.000 ogni anno. I neonati prematuri sono quelli che nascono prima della 37^ settimana di gestazione. Il motto del 2020 è “Insieme per i bambini nati troppo presto. Prendiamoci cura del futuro”. Il Covid-19 ha reso ulteriormente difficile la vita delle famiglie che hanno un neonato ricoverato alla nascita in terapia intensiva neonatale. I primi momenti dell’emergenza hanno portato a confondere i ‘genitori’ con i ‘visitatori’ e, come loro, in alcuni ospedali, sono stati esclusi dal reparto.

“Ma i genitori non sono visitatori - ha detto la presidente dell’Associazione Piccino Picciò e vicepresidente del coordinamento Vivere onlus Monica Ceccatelli - e hanno il diritto di stare con i loro bambini. Si è cercato subito di chiarire questo errore”. “Abbiamo avuto il sostegno della Società Italiana di Neonatologia - ha continuato Ceccatelli -, che da subito ha chiarito che "la presenza dei genitori nei reparti di terapia intensiva neonatale è vitale per i neonati prematuri e deve essere garantita anche durante questa emergenza”. “Con la Società Italiana di Neonatologia e con il Coordinamento delle Associazioni dei genitori Vivere onlus, del quale Piccino Picciò fa parte - dichiara Monica Ceccatelli -, ci siamo attivati affinché, adottando le dovute precauzioni necessarie per prevenire la diffusione del Covid-19, fosse garantita la presenza del genitore vicino al bambino.

Secondo la SIN, la separazione precoce dal genitore rappresenta uno stress per il bambino, con effetti a breve e a lungo termine. Nelle TIN con le quali la nostra associazione collabora, Firenze e Prato, in questi mesi c’è stato e continua a tutt’oggi un dialogo e una collaborazione sull’argomento”. “Per questo - continua Ceccatelli -, anche in questo anno così complicato abbiamo chiesto che il Comune di Firenze potesse illuminare per la Giornata mondiale della prematurità ed abbiamo chiesto il patrocinio per questo evento.

E la luce che si accenderà la sera del 17 sarà dedicata ai nostri bambini, alle nostre famiglie e a tutti gli operatori delle terapie intensive neonatali che hanno affrontato e stanno affrontando un periodo non facile. Piccino Picciò ringrazia il Comune e la Silfi per l’illuminazione e il patrocinio concessi”. “Pur non potendo essere presenti con i nostri volontari in ospedale - conclude Monica Ceccatelli - l’attività di Piccino Picciò non si è mai fermata.

Continuiamo con i gruppi di sostegno alle famiglie tramite collegamenti da remoto e con il progetto di home visiting sia da remoto che in presenza”. L’art. 1 della Carta dei Diritti del bambino nato prematuro recita: “Il neonato prematuro deve, per diritto positivo, essere considerato una persona”. “Adesso più che mai - ha concluso Monica Ceccatelli -. Nel Mondo 1 bambino su 10 nasce prematuro. In Italia il 7% del totale dei nati, circa 32.000 all’anno, sono pretermine, cioè vengono al mondo prima della 37a settimana di età gestazionale (dati Cedap 2016).

Anche il Comune di Empoli aderisce alla Giornata Mondiale per la prematurità che richiede l’illuminazione di un monumento e lo fa illuminando di viola la statua di Piazza della Vittoria. Domani, martedì 17 novembre, Giornata mondiale della prematurità, il Comune di Empoli sosterrà l’iniziativa promossa dalla Società Italiana di Neonatologia (SIN), Vivere Onlus e Colibrì illuminando di viola il monumento, per “accendere una luce” su questa importante tematica. In particolar modo anche presso l'Ospedale di Empoli, grazie a Sale Parto e aree di Degenza appositamente dedicate, sarà garantita la vicinanza di entrambi i neogenitori durante il travaglio e il parto, sarà incoraggiato il pelle a pelle, il Rooming-in e sostenuto l’allattamento materno. All’ospedale ‘San Giuseppe’, da gennaio a oggi, sono 38 i parti prematuri avvenuti prima della trentasettesima settimana di gestazione. In particolar modo sarà possibile l’allattamento al seno nelle donne asintomatiche e/o paucisintomatiche e raccomandato l’uso del latte materno spremuto nel caso in cui il neonato fosse impossibilitato ad attaccarsi al seno per condizioni cliniche incompatibili della mamma e/o del neonato.

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