Geotermia in Toscana: riapre la chiesa di Larderello

E' stata ristrutturata con opere di manutenzione straordinaria al tetto, al campanile e alla pavimentazione effettuate da Enel Green Power

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 settembre 2018 13:49
Geotermia in Toscana: riapre la chiesa di Larderello

Proseguono le iniziative promosse da Enel Green Power per i 200 anni dall’avvio dell’industria geotermica: domani, infatti, in occasione della Festa della Patrona di Larderello, Natività della Beata Vergine Maria, riaprirà al culto la Chiesa all’interno degli stabilimenti aziendali in piazza Leopolda 1 a Larderello.

Una novità importante per tutta la comunità locale, sia dal punto di vista religioso che storico e artistico, che diventerà ufficiale domani, sabato 8 settembre, con la Santa Messa alle ore 17:30 celebrata dal Vescovo di Volterra Mons. Alberto Silvani con il Parroco di Larderello Don Gerardo Pucci e la partecipazione della Corale di Valle. Alla cerimonia di riapertura saranno presenti anche il Sindaco di Pomarance Loris Martignoni e il responsabile esercizio impianti geotermici di Enel Green Power Francesco Lazzeri.

La Chiesa, strutturata come una basilica e dedicata a Maria Santissima di Montenero, dopo aver subito danneggiamenti durante i fenomeni di maltempo del 2016, è stata ristrutturata con opere di manutenzione straordinaria al tetto, al campanile e alla pavimentazione effettuate da Enel Green Power.

Per l’occasione della riapertura, all’interno della Chiesa saranno esposte alcune stampe ottocentesche della Madonna di Montenero dell’incisore Giacomo Aliprandi, gentilmente concesse dalla collezione di Lucia Fedi. L’organizzazione dell’iniziativa e l’esposizione sono state curate dal tecnico Enel Green Power Giorgio Simoni.

II bicentenario della Geotermia: l’attività industriale geotermica fu avviata nel 1818 da Francesco Giacomo Larderel, che poi diventò de Larderel conte di Montecerboli, con l’attività per usi chimici per quasi un secolo caratterizzatasi con la produzione di boro per il settore farmaceutico, a cui seguì nel 1904 l’accensione delle prime lampadine grazie all’intuizione del Principe Ginori Conti che dette il via alla produzione di energia elettrica.

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