G8 Genova, 20 anni dopo: all'Anfiteatro reading musicale

Lo scrittore Domenico Mungo nell’anniversario della morte di Carlo Giuliani al Parco delle Cascine

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 luglio 2021 20:49
G8 Genova, 20 anni dopo: all'Anfiteatro reading musicale

20 luglio 2001 / 20 luglio 2021. Nel ventesimo anniversario della morte di Carlo Giuliani durante il G8 di Genova, lo scrittore Domenico Mungo presenta una versione musicata e inedita del suo libro “Avevamo ragione noi”, martedì 20 luglio alle 21,30 all’Anfiteatro delle Cascine Ernesto De Pascale di Firenze, nell’ambito dello spazio estivo Ultravox Firenze. Ingresso libero. Un reading che non è solo un reading, una colonna sonora molto punk-rock, per una delle peggiori pagine della Repubblica.

Scrittore e docente, Domenico Mungo ripercorre in “Avevamo ragione noi” i giorni che per una generazione avrebbero dovuto essere l'occasione per far sentire la propria voce ai potenti del mondo, ma che per quella generazione si sono trasformati in un incubo.

Il racconto di Mungo, un viaggio a ritroso che parte dall'incubo della Diaz e di Bolzaneto, attinge a testimonianze reali e le mischia con flash e ricordi di chi fu testimone di quelle terribili giornate. Giornate che Amnesty International definì "la più grande sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale". "Storie che tracciano un confine netto fra la verità e l'oblio - spiega Mungo - fra la giustizia e il resto. Fra la vergogna e la vergogna”. Con lui sul palco Nino Azzarà alla chitarra e Lorenzo Giorda Al Theremin.

Sarà presente un desk informativo del comitato fiorentino di Mediterranea Saving Humans, la Ong italiana che opera nel Mediterraneo con l’ausilio di alcune navi al fine di soccorrere i migranti. Ultravox Firenze è lo spazio estivo immerso nel verde del parco delle Cascine: prima e dopo lo spettacolo, aperitivi, pizze, cene indiane e drink. Con il sostegno di Publiacqua, Unicoop Firenze, Estra. Nell’ambito dell’Estate Fiorentina promossa dal Comune di Firenze.

“Era il 19 luglio. Come oggi, 20 anni fa, quando iniziava il G8, la riunione dei Capi di Governo dei maggiori Paesi industrializzati per parlare, a Genova, delle sorti del Mondo. È sempre oggi il giorno in cui iniziarono le proteste di chi credeva e chiedeva che la globalizzazione venisse governata. Quelli furono, senza dubbio, i giorni più bui della nostra Repubblica. Amnesty International la definì come la più grande sospensione dei diritti umani e democratici dalla Seconda Guerra Mondiale in Europa.

Oggi – ha detto il consigliere del Partito Democratico Mirco Rufilli – è arrivato il momento di guardare a quei giorni con un senso di giustizia, e con un po’ di distacco urlare la verità. Perché non possiamo non ricordare come in quei giorni ci furono abusi di potere, ingiustizie, pestaggi, depistaggi. E questo va ricordato per le vittime di quelle brutalità e lo dobbiamo per la verità perché oggi quella verità è confermata dai tribunali italiani e dalla Corte europea dei Diritti dell’uomo che ha condannato l’Italia per le torture che ci furono alla caserma di Bolzaneto.

Parlare di Genova oggi, a distanza di 20 anni – prosegue Mirco Rufilli – non può e non deve essere divisivo, non deve vederci contrapposti perché l’idea di quello che fu un errore e un orrore oggi non è più un punto di vista, è la verità.A Genova arrivarono attivisti di ogni bandiera e colore, sindacalisti, movimenti cattolici, migranti, centri sociali, studenti e professori, intellettuali. Tutti uniti con obiettivi chiari e contenuti politici veri che furono oscurati dalle violenze di quei giorni ma che portavano all’attenzione del G8 i problemi che, secondo loro, secondo noi e secondo me, sarebbero stati una mannaia sul collo del futuro.Ed il futuro è oggi: un neo liberalismo sfrenato, riscaldamento globale, disuguaglianza sociale sempre più netta, l’aumento dell’ingiustizia sociale.Nel 2001 il 20% della popolazione mondiale possedeva l’80% della ricchezza mondiale, oggi è il 12% della popolazione a possederne l’85%.

Quindi oggi non può essere e Non deve essere solo il giorno del ricordo.

Ma deve essere il giorno di ribadire quei concetti. Di ribadire che le disuguaglianze e la globalizzazione chiedono di essere governate. Dobbiamo lavorare, tutti insieme, per rimarcare quei valori e quei temi che vennero portati a Genova. L’anno prossimo saranno i 20 anni dal Social Forum a Firenze. Un milioni di persone si riversarono in città chiedendo “ un altro mondo è possibile” bene, oggi chiediamo che “un altro mondo è necessario” ce lo chiedono anche i giovani di oggi distanza di 20 anni: Un altro mondo – ha concluso il consigliere PD Mirco Rufilli – è necessario”.

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