Forteto, la Commissione parlamentare convocata per giovedì 6 febbraio

Mugnai (Forza Italia); "Spero veramente di non dover assistere a nuovi rinvii"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 gennaio 2020 19:36
Forteto, la Commissione parlamentare convocata per giovedì 6 febbraio

«Nuova convocazione per la Commissione parlamentare d’inchiesta sugli affidi all’interno della comunità-setta del Forteto in Mugello, nella provincia di Firenze. Dopo innumerevoli rinvii, ecco che la costituzione dell’organismo adesso è fissata per il prossimo giovedì, 6 febbraio, a Palazzo San Macuto a Roma. Spero veramente di non dover assistere a un nuovo slittamento, sarebbe davvero vergognoso quale che sia il motivo»: a dirlo è il Vicepresidente del Gruppo Forza Italia alla Camera dei Deputati, onorevole Stefano Mugnai, a cui si deve una delle proposte di legge istitutive della Commissione bicamerale d’inchiesta.

Mugnai segue la vicenda ormai da anni. Nel Consiglio regionale della Toscana, era il 2012, fu presidente della prima commissione regionale di inchiesta che portò alla luce il sistema di violenze e abusi su minori praticato all’interno di quella che anche la magistratura avrebbe in seguito bollato come comunità-setta esprimendo condanne fino al terzo grado di giudizio.«Questa Commissione d’inchiesta ha vissuto un iter travagliato che la maggioranza imputa a difficoltà di accordi sui ruoli nell’ufficio di presidenza.

Questioni di poltrone, insomma, che si fanno prevalere sul bisogno di recupero di fiducia nelle istituzioni da parte delle vittime, all’epoca minori affidati all’interno dell’antro dell’Orco che Il Forteto si sarebbe rivelato proprio per mano istituzionale, ovvero dell’Autorità giudiziaria. Il sospetto è che la sinistra che per decenni ha valorizzato l’esperienza comunitaria del Forteto oggi non abbia voglia di approfondire le responsabilità politiche e istituzionali che hanno prodotto un simile dramma.

Quale che sia stato il motivo per tanti rinvii – conclude Mugnai – adesso va superato per avviare i lavori quanto prima. Non farlo sarebbe vergognoso».

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