Forteto, dopo la sentenza Forza Italia torna a mobilitarsi

Mugnai e Marchetti: «Ora pacificazione istituzionale, le vittime siano ricevute dal Presidente della Repubblica. I bambini e ragazzi di allora erano collocati al Forteto per mano dello Stato. Serve un riconoscimento ai più alti livelli in cui sia compreso il loro dramma». Iter attivati in Parlamento e in Regione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2019 14:46
Forteto, dopo la sentenza Forza Italia torna a mobilitarsi

«Con la sentenza emessa ieri sera dalla Cassazione e la conferma delle condanne per maltrattamenti e abusi anche ai danni dei minori affidati all’interno del Forteto, la fase giudiziaria dell’orribile vicenda perpetratasi per trent’anni all’interno della comunità-setta del Mugello, alle porte di Firenze, trova il suo compimento giudiziario. Ora è il momento della pacificazione istituzionale. Quei bambini e ragazzi erano collocati nell’antro dell’Orco per mano dello Stato, ovvero dei giudici minorili.

In questo senso, sono vittime di Stato e meritano un atto il più elevato possibile di pacificazione istituzionale. Per questo ci stiamo attivando attraverso il Parlamento e in Regione per ottenere che siano ricevuti e ascoltati dal Presidente della Repubblica»: ad annunciare la nuova iniziativa di mobilitazione sono i vertici di Forza Italia, con il Coordinatore regionale e Vicepresidente del Gruppo azzurro alla Camera onorevole Stefano Mugnai (in Consiglio regionale della Toscana Presidente della prima Commissione d’inchiesta sul Forteto, quella che portò alla luce le tragedie avvenute all’interno di quel contesto anche a danno di tanti minori affidati) e il Capogruppo di Forza Italia nell’Assemblea toscana Maurizio Marchetti.

Mentre Mugnai sta attivando i canali parlamentari per interfacciarsi con il Quirinale, Marchetti in Regione ha pronta una mozione da portare in aula alla prossima seduta per impegnare la Regione a sostenere questa iniziativa. Il ragionamento di Mugnai e Marchetti è così circostanziato nell’atto regionale: «Esaurito il percorso giudiziario con la conferma integrale del castello accusatorio rivelatosi ex post perfettamente sovrapponibile a quanto parallelamente emerso dai lavori delle Commissioni regionali d’inchiesta istituite in seno all’Assemblea toscana, si ritiene doveroso da parte istituzionale avanzare un passo ulteriore nel riconoscimento anche formale del dolore patito da tanti minori all’interno di quella che anche i giudici hanno definito come comunità-setta.

Proprio per mano istituzionale (le Autorità della giustizia minorile e quindi, in buona sostanza, lo Stato) questi bambini e ragazzi venivano collocati all’interno di quel luogo di abusi e maltrattamenti per come riconosciuti dalle sentenze susseguitesi, e da ciò si ritiene debba conseguire un concreto atto di pacificazione da parte dei più alti livelli istituzionali. Proprio a questo scopo è già in itinere – attesta la mozione Marchetti – un’iniziativa parlamentare finalizzata ad ottenere che i rappresentanti delle vittime del Forteto vengano ricevuti e ascoltati dal Presidente della Repubblica».

Da qui il dispositivo, con cui si impegna la giunta regionale «ad attivarsi attraverso ogni strumento nella sua disponibilità per sostenere fattivamente presso il Quirinale l’iter per l’ottenimento di udienza dei rappresentanti delle vittime del Forteto da parte del Presidente della Repubblica».

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