Formazione a distanza: cosa c’è da sapere

Cosa c’è da sapere, però, sulla formazione a distanza? Guida per chi è alle prima armi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 maggio 2021 16:31
Formazione a distanza: cosa c’è da sapere

La pandemia, le difficoltà a spostarsi in tutta sicurezza da un posto all’altro per seguire corsi e lezioni hanno reso quello dell’ e-learning un mercato molto fiorente : secondo alcune stime potrebbe valere oltre novanta miliardi di dollari entro il 2023, continuando a crescere a ritmi costanti e molto vicini alle due cifre. 

Cosa c’è da sapere, però, sulla formazione a distanza? 

Non sempre abbondanza e varietà di scelta sono sinonimo di qualità: sia che si tratti di scegliere un percorso universitario online e sia che si tratti invece di acquistare un webinar o un pacchetto di lezioni per il proprio aggiornamento professionale, davanti all’offerta ormai variegata ci si potrebbe trovare spiazzati. Ecco qualche consiglio, allora, per evitare brutte delusioni.

Cinque cose da sapere sulla formazione a distanza

Partendo dal fare attenzione a chi eroga il percorso di formazione a distanza a cui si è interessati. Dalle università agli enti privati che si occupano di formazione e passando per i singoli formatori, la platea di soggetti che oggi organizzano corsi online, masterclass, seminari è oggi assolutamente vasta. In mancanza di altri criteri, un’idea potrebbe essere così affidarsi al buon nome di cui godono: ci sono realtà, infatti, che nel tempo sono diventate dei veri e propri punti di riferimento per l’e-learning e che sono garanzia di un percorso di studio valido, concreto e capace di trasmettere agli iscritti conoscenze al passo coi tempi e concretamente e immediatamente spendibili. Per non andare completamente a tentoni, comunque, meglio anche in questo caso accertarsi di chi siano i docenti, quali gli argomenti trattati e come organizzate le lezioni del corso che si intende seguire.

Se le lezioni sono a distanza, ed è comodo e pratico anche così, non è detto che chi organizza il corso o il webinar debba esserlo per forza. Anzi, chi viva a Firenze e abbia bisogno di seguire delle lezioni di grafica o di gestione di database aziendali farebbe meglio a cercare qualcuno in città che eroghi questo tipo di corsi: se anche i singoli appuntamenti saranno online e da seguire in DAD, meglio avere sempre un referente sul posto a cui rivolgersi in caso di problemi, soprattutto burocratici o con pagamenti, presenze, certificazioni.

Tra le cose a cui fare particolare attenzione quando si sceglie la formazione a distanza c’è, del resto, che tipo validità è riconosciuta al singolo percorso. È previsto, cioè, alla fine del corso o del pacchetto di lezioni un certificato che ha valore di legge e spendibile come titolo sul mercato di lavoro? O dei CFU validi per l’università o la formazione continua professionale? O piuttosto un semplice attestato di frequenza?

La disponibilità di un tutor pronto a rispondere a queste domande e a ogni altro dubbio può fare la differenza tra un percorso formativo e l’altro. Così come rilevanti sono le modalità organizzative: una cosa – anche e soprattutto in termini di risultati che si possono ottenere – è infatti comprare lezioni di spagnolo su Preply individuali, per esempio, ed essere sicuri che saranno tarate sulle proprie reali esigenze e lacune e un’altra è sapere fin dall’inizio che il corso sarà un corso collettivo, con partecipanti che non è detto che abbiano già lo stesso livello di conoscenze pregresse e per forza di cose quindi più generalista. 

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