Firenze violenta: cittadini pronti alle ronde, virtuali e reali

La periferia resta lontana, la preoccupazione cresce anche nel centro storico

Antonio
Antonio Lenoci
17 febbraio 2016 12:05
Firenze violenta: cittadini pronti alle ronde, virtuali e reali

Il Questore di Firenze, Raffaele Micillo ha aperto all'ipotesi delle ronde a patto che le segnalazioni siano coordinate con le centrali operative delle forze dell'ordine, per intendersi cittadini sentinelle e non giustizieri della notte.I cittadini si sono già attivati. Da tempo esistono Gruppi Social di monitoraggio attivo, è il caso di Palomar Palazzuolo nell'omonima via, così come San Jacopino, Piagge Brozzi e Peretola, ed anche a Gavinana come racconta Rossella Conte solo pochi giorni fa su La Nazione. I condomini si sono messi in rete, si sono scambiati il numero di cellulare e si aggiornano costantemente sulle veline dell'Arma, della Questura e della Guardia di Finanza. "Scippo in via..." "Ladri sono entrati da..." "Attenzione, aggredita una ragazza nei giardini di...".Sono gli stessi cittadini che poi si impegnano ad organizzare mercatini, feste di carnevale e compleanni perché in fin dei conti sono una comunità di persone che rivendica il diritto all'esistenza libera e pacifica.

Ma la notte, no. La notte "Dove vai.. Quando torni.. Chiamami appena arrivi.. Fai attenzione".Prendete un bel respiro perché dobbiamo dirvi la verità: la notte a Firenze c'è il coprifuoco. Chiamiamolo in un altro modo se preferite, con più tatto, il fatto è che i cittadini hanno paura ad uscire di casa e lo scrivono su Facebook, twittano e si messaggiano su whatsapp ciò che accade in strada. Chiamano le segreterie di redazione ed i singoli giornalisti sperando di svegliare anche i consiglieri comunali più assopiti, perché nonostante tutto credono ancora nella politica.

Forse una opportunità da cogliere, prima di raccontarsi che "Abbiamo perso la base..".  Troppa bellezza rischia di accecare la vista e così i monumenti visitati ed amati del centro storico fanno da controfigura alla paura che circola al calare del sole nelle strade meno illuminate. "Scippi, rapine, aggressioni anche in centro storico.. stamani whatsapp mi si è bloccato" racconta Alessandro, un cittadino della periferia fiorentina che da anni segue con attenzione l'escalation di illegalità che getta un'ombra sulla felice Firenze.

"Soffriamo la sindrome dell'urlo nel silenzio - spiega Alessandro - restiamo inascoltati ed all'indomani dell'apertura del Questore alle ronde ho trovato Whatsapp intasato dai concittadini pronti ad organizzarsi per sorvegliare la zona delle Piagge e di Peretola dove oramai i furti non si contano più. Mamme con bambini trovano la refurtiva abbandonata nei giardini pubblici, non so se rendo l'idea. Camminare per strada con un cellulare in mano, magari proprio per sicurezza, per esser pronti a chiamare qualcuno o parlando con qualcuno per sentirsi più sicuri mette a rischio di ritrovarsi aggrediti e rapinati come accaduto recentemente ad una ragazza".A nulla servirebbero le apparizioni dell'Amministrazione per i singoli interventi, come raccontato da Nove da Firenze attraverso le parole di chi vive la zona periferica, tra gli altri Don Alessandro Santoro, il problema è la distanza realmente percepita: un abisso tra piazza della Signoria e via Baracca, come fossero due paesi con culture ed usi diversi. La Città Metropolitana è per molti fiorentini un soggetto puramente politico e burocratico, quella che era prima periferia lo è ancora di più, abbracciare Fiesole, Scandicci, Sesto Fiorentino, il Galluzzo, Bagno a Ripoli o Pontassieve e lasciare fuori via del Pesciolino o Sorgane è ritenuta da molti una visione folle dell'urbanistica sociale. 

Ma le note diramate da Polizia e Carabinieri parlano chiaro, la macchia d'olio si espande; la signora in bicicletta scaraventata a terra in via della Scala all'incrocio con la Tramvia che attraversa il viale Rosselli al fine di sottrarle la borsa è l'ennesimo campanello di allarme.Qualcuno ha commentato sul Social di Nove da Firenze "Quella zona è invivibile da anni..." ma è Santa Maria Novella, è la porta di accesso a Firenze.I cittadini toccano con mano la razionalizzazione dei finanziamenti alle forze dell'ordine, così come la riduzione dei militari e gli accorpamenti e tra i tanti messaggi whatsapp spunta un "Non è possibile avere un presidio a giorni alterni..

è ridicolo".Con il termine "partecipazione" si è arrivati a coprire anche il ruolo di sentinelle svolto dai cittadini pronti ad organizzarsi per pattugliare le strade e tenersi aggiornati sui reati commessi nella singola zona, gli stessi cittadini che oggi chiedono maggiore aiuto e "partecipazione" a chi, da anni oramai, propone di ampliare i confini della Bellezza, portando lo sguardo del David di Michelangelo anche negli angoli meno illuminati del capoluogo toscano.

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