Firenze scommette sull’intelligenza artificiale

Concluso il festival “PerformIA” organizzato da Polaris alle Murate

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 settembre 2021 10:36
Firenze scommette sull’intelligenza artificiale

Le nuove tecnologie aprono le porte al futuro ma danno anche un prezioso contributo nella valorizzazione del nostro passato e delle nostre eccellenze. Si è tenuta a Le Murate di Firenze la prima edizione del festival “PerformIA”, dedicato all’intelligenza artificiale.

In un modo suggestivo per 3 giorni ci siamo mossi tra tecnologia, arte e cultura definendo anche diversi campi di applicazione dell’intelligenza artificiale, prime fra tutti proprio la cultura, insieme alla moda e l’agricoltura.

Ai dibattiti e agli incontri che hanno portato sul palco esperienze, potenzialità e studi intorno all’applicazione dell’intelligenza artificiale, si sono avvicendate performance artistiche che hanno spaziato dal teatro alla musica e hanno fatto registrare un sold out di presenze.

“Abbiamo cercato di combinare in questo festival informazione, formazione e scambio culturale sul tema delle nuove tecnologie e nello specifico dell’impiego dell’intelligenza artificiale. Siamo di fronte ad una accelerazione sul fronte digitale - spiega Paolo Attanasio, CEO di Polaris Engineering - che sta cambiando il modo di fare impresa, per cui servono risposte alle diverse esigenze. In una società in continuo mutamento, la capacità di sapersi innovare diventa uno dei keyfactor indispensabili per tutte le PMI e non solo.

Grazie all’applicazione di AI nei propri modelli, ciascuna azienda oggi è potenzialmente in grado di acquisire lo spettro di skills digitali favorevole ad una produzione consapevole, tracciabile e sostenibile. Ottimizzazione di tempi, costi e risorse diventa un’automazione fondamentale, capace non solo di creare nuovo valore al business, ma di incentivare anche la produttività dei dipendenti che acquisiscono nuove competenze e nuove modalità di lavoro, delegando alle macchine buona parte delle operazioni più ripetitive.

Il festival è stato poi anche un modo di far capire quale ruolo possa interpretare l’intelligenza artificiale nel campo dell’arte e della cultura, sempre più pervase da un approccio scientifico, di cui Firenze come grande città d’arte può rendersi protagonista. Il nostro intento è adesso quello di replicare l’anno prossimo con un evento ancor più strutturato”.

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