Firenze post Tramvia: autisti bus e tassisti delusi dalla riorganizzazione della mobilità

Anche la nuova variazione del sistema trova gli operatori preoccupati. L’assessore Giorgetti replica ai sindacati Ataf

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 agosto 2018 15:25
Firenze post Tramvia: autisti bus e tassisti delusi dalla riorganizzazione della mobilità

Sembrano non convincere le modifiche apportate al servizio del trasporto pubblico su gomma dopo l'entrata in esercizio della T1. Settembre si avvicina e la richiesta non cambia, mentre chi è alla guida continua a sentirsi front-office del disservizio. 

Da una parte ci sono i tassisti che si sentono ingabbiati a Santa Maria Novella e non comprendono ad esempio la deviazione Largo Alinari - piazza Adua - Stazione che fa perdere circa 15 minuti nelle ore di punta e comporta una curva stretta in rientro da via Valfonda per arrivare alla rampa che sarebbe raggiungibile con un passaggio a raso da via Nazionale - Largo Alinari - piazza Stazione. Una perdita di tempo in coda, quando si sarebbe già in Stazione, che innervosisce i passeggeri. 

Dall'altro lato ci sono gli autisti Ataf che si dicono delusi dalle variazioni alle linee e per i nuovi tempi e frequenze estive. "Ci è stato detto ad ogni incontro con la Dirigenza e con il Comune, era promesso negli slogan presenti un po’ ovunque attorno ai cantieri: una volta partita la tramvia tutti i problemi di traffico sarebbero stati risolti, il servizio di bus avrebbe funzionato alla perfezione" commentano gli autisti nella RSU di Ataf.

"La conclusione non è stata proprio quella prospettata: infatti la tramvia è partita chiudendo il servizio alle 23.30, ed il bus è il solito “Vietnam” che era anche prima della partenza della linea di Careggi, con ritardi, corse saltate e disservizi a sfare.

Ovviamente ce n’è per tutti: la tramvia che ancora non ha avuto il necessario “rodaggio” in quanto a tempi semaforici, la pessima programmazione dei cantieri che ha portato lavori fortemente impattanti tutti assieme e che hanno mandato in tilt il servizio su gomma: Valfonda, Campo d’Arrigo, San Marco, Largo Gennarelli, più lo storico cantiere di Piazza d’Azeglio, per il quale aspettiamo di festeggiare il primo compleanno, e la transenna in piazza Savonarola con annesso semaforo di senso unico alternato, prossima a diventare patrimonio artistico della città tutelato dall’UNESCO e, last but not least, gli orari del servizio estivo prodotti da ATAF, i quali sembrano pensati più per essere effettuati con la Mercedes F1 di Hamilton che coi Mercedes Citaro in mano agli autisti ATAF".

Esempi in negativo sarebbero: "gli orari di linee come la 11, il 17, il 20, il 23, il 25, il 35: inutile promettere l’aumento del servizio se poi i km da effettuare diventano virtuali, causa salto di corse".

La domanda. "Chiediamo se c’è un controllo su quello che è il servizio da parte dell’ente concedente, in particolar modo su quelli che sono i tempi di percorrenza indicati e quelli che invece sono i tempi effettivi per strada, anche in una situazione di scarso traffico come in questi giorni. Chiediamo quanto ancora gli autisti, stressati da condizioni di lavoro che, anziché migliorare come promesso, vanno sempre peggiorando, dovranno subire le giuste lamentele dell’utenza insoddisfatta di un servizio che fa acqua da tutte le parti, e soprattutto se per il 15 settembre, che ormai si avvicina, Azienda e Comune hanno intenzione di prendere provvedimenti per rendere il servizio efficiente, parimenti con quanto già fatto da GEST che ha esteso ed intensificato gli orari di esercizio della tramvia". 

La mansione di autista "deve cominciare ad essere meno stressogena di quanto è stato da tre anni a questa parte; vorremmo che i sacrifici che i lavoratori e l’utenza hanno fatto in questo lungo periodo fossero stati in funzione di un servizio decisamente diverso e migliore di quello che abbiamo visto in questi giorni".

Una nota di Michele Lulurgas mebro Rsu, Filt Cgil recita: È necessario che si prenda coscienza dell'importanza del servizio erogato da Ataf: oltre alla tramvia infatti c'è una parte importante della città e ci sono molti comuni limitrofi che contano sul bus per i loro spostamenti e che invece non hanno un servizio soddisfacente. Inoltre, è necessario che gli orari siano coerenti con la realtà e corrispondano alle reali percorrenze dei bus, perché è meglio offrire una corsa in meno che sia effettuata sicuramente, che far stare le persone al caldo ad aspettare corse che saltano e che poi inveiscono contro il primo autista che passa”.

“È chiaro che serve qualche tempo perché le cose si assestino, ma le dichiarazioni dei sindacati di Ataf sono parziali e superficiali”. È quanto dichiara l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti replicando alle affermazioni dell’Rsu Ataf Gestioni. “I sindacalisti sono invitati al coordinamento della mobilità legata alla tramvia e alcuni sono presenti alle riunioni. Le scelte relative ai cantieri vengono discusse e analizzate. In questa fase devono essere per quanto riguarda la linea T1 devono essere completate le sistemazioni urbanistiche, al termine vediamo come funziona la mobilità su gomma”.

“Stiamo verificando anche l’andamento del servizio perché non siamo soddisfatti e vogliamo capire le cause dei disservizi che non possono essere individuate in elementi esterni all’azienda”. L’assessore poi aggiunge: “Oltre alle critiche vorrei leggere dai sindacati gli apprezzamenti per il lavoro che sta portando avanti l’Amministrazione per quanto riguarda la tutela della corsie preferenziali. Come previsto negli accordi siglati con i sindacati è in corso il montaggio delle porte telematiche e mi sarei aspettato, a fronte delle critiche arrivate da parte di alcuni cittadini, il loro supporto.

Purtroppo invece, nonostante siano interventi da loro richiesti, dai sindacati è arrivato solo il silenzio”. “Siamo comunque sempre disponibili a incontri per migliorare il servizio di trasporto pubblico” conclude l’assessore Giorgetti.

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