Firenze: porte chiuse nei negozi se l'aria condizionata è accesa

Ordinanza firmata, lo scopo è risparmiare energia. L'esempio di Parigi. Previste multe da 25 a 500 euro. Chi è esentato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 luglio 2022 16:18
Firenze: porte chiuse nei negozi se l'aria condizionata è accesa

Aria condizionata accesa, porte chiuse. E’ una semplice norma di buon senso che vale per la propria casa o per quando si va in auto, a maggior ragione deve valere per lo spazio pubblico delle città. Una nuova ordinanza del Comune di Firenze, proposta dall'assessore all'ambiente, vieta dunque, fino al primo settembre, che gli edifici con accesso al pubblico, gli esercizi commerciali e di somministrazione tengano le porte aperte con l’impianto di condizionamento acceso. Come ha appena fatto Parigi, che sta valutando di rendere permanente la nuova regola.

Per l’assessore all’ambiente è essenziale posizionare la città tra le grandi capitali europee in prima linea nella sfida per la sostenibilità, è una scelta condivisa col sindaco e strategica per Firenze; questa estate gli effetti dei mutamenti climatici in atto e della crisi energetica sono davanti agli occhi di tutti e solo cambiando abitudini e aumentando la consapevolezza sarà possibile invertire la rotta, dobbiamo eliminare gli sprechi e limitare i consumi. L’assessore chiede a tutti la massima collaborazione ad applicare questa norma di buon senso e ricorda che oggi è l’Overshoot Day, una data simbolica che segna la fine delle risorse naturali che la Terra è in grado di metterci a disposizione in un anno e che ogni anno è sempre più precoce: nel 2021 era il 30 luglio, il tempo è scaduto e serve coraggio.

L’assessore ringrazia le associazioni di categoria per il confronto e i suggerimenti preziosi grazie ai quali il testo dell'ordinanza è senz'altro migliorato, e in particolare Cna, Confesercenti e Confartigianato per aver condiviso la proposta di una campagna di sensibilizzazione con la distribuzione ai cittadini nei negozi dei decaloghi predisposti dal Comune con le buone pratiche di consumo idrico e energetico.

L'ordinanza durerà fino al primo settembre e l’assessore annuncia che i risultati di questa sperimentazione saranno portati al tavolo che sarà convocato per il 2 settembre per entrare nel vivo dell’applicazione del Piano della qualità dell’aria e definire insieme alle categorie una regolamentazione puntuale con misure strutturali per il contenimento del consumo energetico sia per i mesi estivi che per quelli invernali: cittadini, lavoratori e imprese sono pronti e serve un vero e proprio cambio di mentalità a 360 gradi che metta la tutela dell'ambiente e una transizione ecologica ‘giusta’ al centro dell’operato dell’amministrazione come un tema trasversale e su cui lavorare tutti insieme: ne va del futuro del Pianeta e Firenze deve stare in prima linea con le grandi città del mondo.

Sono esclusi esercizi commerciali e di somministrazione che hanno spazi e dehors all’aperto, gli esercizi le cui porte di accesso al pubblico non si affacciano direttamente verso l’esterno (ad esempio negozi all’interno di centri commerciali) o quei negozi dotati di ‘lame d’aria’ per evitare la dispersione termica”, così come i locali in cui l’eccessivo affollamento richieda idoneo ricambio d’aria o renda impossibile la chiusura delle porte.

L'ordinanza prevede una sanzione per gli inadempienti da 25 a 500 euro ed entrerà in vigore da lunedì per permettere la migliore organizzazione delle strutture.

Dall’energia all’acqua: anche se il Comune di Firenze non è in emergenza idrica la Regione ha dichiarato lo stato di emergenza regionale ed è fondamentale non abbassare la guardia: entrerà quindi in vigore da subito un’altra ordinanza che vieta alle utenze private di utilizzare acqua potabile per scopi diversi da quelli igienici e domestici e in particolare: annaffiare giardini e orti, lavare cortili o auto, riempire vasche o fontane ornamentali. La sanzione prevista per gli inadempienti sarà sempre da 25 a 500 euro e la scadenza è il 30 settembre.

L’assessore conclude spiegano che si tratta di un’ordinanza che risponde ad una situazione critica e mira a orientare i comportamenti dei cittadini: infatti sebbene grazie all'invaso di Bilancino la città oggi non vive una situazione emergenziale, la siccità che affrontiamo e i cambiamenti climatici epocali in atto ci devono spingere a promuovere sempre più un approccio al consumo più attento alla risorsa idrica: tutti devono capire che ognuno di noi, con gesti all’apparenza piccoli, può fare la differenza e tutelare un bene comune fondamentale.

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