Firenze Patrimonio dell'Umanità, sulla fiducia

L'Organizzazione ha ricevuto un rapporto sulla programmazione urbanistica?

Antonio
Antonio Lenoci
05 novembre 2015 16:44
Firenze Patrimonio dell'Umanità, sulla fiducia

La situazione si complica. L'Unesco sarebbe rimasta all'oscuro dei cambiamenti cui è stata sottoposta Firenze, questo almeno emerge dall'approfondimento sul tema che stanno conducendo alcuni consiglieri comunali, gli stessi che da giorni chiedevano di prendere visione della missiva giunta sulla scrivania del sindaco. Cristina Scaletti, ex assessore regionale al Turismo oggi consigliera comunale, l'ex candidato sindaco Sel Tommaso Grassi ed il capogruppo di Fratelli d'Italia, Francesco Torselli, non mollano la presa.Firenze è bella sulla fiducia? Ultimamente qualche lamentela c'è stata, sul decoro e sull'ordinaria manutenzione, sul trasporto pubblico e sulla gestione dei cantieri.

Sul piano delle carenze strutturali qualche turista è dovuto ricorrere persino a photoshop, mentre la foto del cast di "Inferno" davanti ai graffiti del centro storico è ancora in circolazione sui Social.

Forse per essere all'altezza del Rinascimento occorre uno sforzo in più, in fin dei conti anche salire sulle spalle dei giganti comporta fatica.Le parole pronunciate da Dario Nardella appena pochi giorni fa in Palazzo Vecchio presentando il piano dei divieti imposti alla proliferazione dei Minimarket acquistano oggi un tono diverso "L'Unesco mi ha inviato una lettera di richiamo formale.. comunque non corriamo rischi, siamo Firenze".

Il richiamo doveva servire forse come supporto all'attività di contenimento e prevenzione basata sul decoro di una città Patrimonio dell'Umanità, è invece diventato un boomerang.La consigliera Cristina Scaletti (La Firenze viva), continuando nella richiesta di trasparenza rispetto alle problematiche del rapporto fra Unesco e Comune di Firenze che riguardano il centro storico, ha presentato oggi, come prima firmataria, una interrogazione all’attenzione della Giunta e del Consiglio Comunale, sulle osservazioni fatte dall’ Unesco al Comune di Firenze.

Oltre a chiedere che vengano forniti gli ulteriori documenti intercorsi fra Unesco e Comune, precedenti alla lettera del 27 maggio u.s., nell’interrogazione la consigliera prende atto della situazione "L’Unesco chiede al Comune di Firenze ulteriori approfondimenti su alcune questioni fondamentali come il progetto delle Tramvie con annesso sottoattraversamento, la prevista vendita a privati di palazzi storici e sulle altre questioni che riguardano l’identità culturale del centro storico fiorentino".

La consigliera chiede all’ amministrazione quali siano i motivi per cui a Icomos non sia mai pervenuta un’informativa circa i cantieri e i progetti che avrebbero potuto determinare un impatto sul Patrimonio; se ad oggi l’amministrazione comunale ha adempiuto e in che modo alle richieste di chiarimento in merito e se intende avvalersi della consulenza di Icomos per meglio approfondire i dettagli delle grandi opere che insistono o insisteranno sul territorio fiorentino. Inoltre chiede chiarimenti sul ruolo dell’Ufficio Unesco del Comune nella gestione di questa complessa situazione, attuale e pregressa.Possibile che nessun rendering, nessuna immagine o feedback siano arrivati all'Organizzazione per metterla al corrente della programmazione urbanistica? Sempre che una programmazione esista, altrimenti la giustificazione per il silenzio sarebbe plausibile.

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