Firenze: nuovi buoni spesa per 7mila famiglie

Pastorelli: "Il numero non è aumentato rispetto alla prima ondata. Può essere un segnale della tenuta sociale"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 marzo 2021 10:16
Firenze: nuovi buoni spesa per 7mila famiglie

“Nei prossimi giorni partirà la distribuzione di nuovi buoni spesa nel territorio di Firenze per settemila famiglie. Purtroppo la pandemia – ha ricordato il consigliere del Partito Democratico Francesco Pastorelli che ha presentato un Question Time al quale ha risposto l’assessora al welfare Sara Funaro – non intende lasciarci e questo ha compromesso non solo la situazione sanitaria ma anche quella sociale ed economica. Occorrono risposte chiare e concrete per i nostri cittadini. Il Comune è già intervenuto con pacchi alimentari e per il sostegno alle famiglie.

Come ci ha spiegato l’assessora Funaro una prima tranche di buoni è già stata distribuita grazie ai contributi governativi e regionali per un totale di 3 milioni e ottocento mila euro, di cui 300 mila euro in pacchi alimentari tramite le associazioni sul territorio. Un primo bando è stato aperto a dicembre, un secondo bando è stato aperto, con risorse regionali, a febbraio. Sono arrivate richieste da parte di settemila famiglie. I numeri corrispondono più o meno a quelli dell’intervento del 2020.

Si procederà, dunque, alla ridistribuzione a tutti coloro che avevano ricevuto i buoni nella prima tranche e le famiglie potranno utilizzare queste risorse sia per gli alimentari sia per i prodotti di farmacia e parafarmacia. Avendo già l’elenco delle famiglie, l’amministrazione non passerà dal canale dell’avviso ma provvederà essa stessa a contattare direttamente le famiglie tramite email. I buoni spesa potranno essere ritirati direttamente presso le sedi dei quartieri e alla direzione servizi sociali.

Di queste settemila domande è stato rilevato che si tratta soprattutto di famiglie con Isee al di sotto dei seimila euro. Inoltre una larga percentuale è data da coppie con figli minori di tre anni, in fasce di età tra i 25 ed i 50 anni. Lavoratori che hanno visto deteriorare la propria situazione lavorativa, persone che sono entrate nella soglia di povertà, lavoratori a tempo indeterminato ma anche gli intermittenti.

L’idea di andare a ricontattare direttamente le famiglie è un grande aiuto ed evita la necessità di dover partecipare a bandi o procedure pubbliche. Uno sforzo non banale per tante persone che spesso hanno meno tempo e meno risorse tecniche a disposizione. Il dato positivo – sottolinea il consigliere Pastorelli – è che il numero non è aumentato rispetto alla prima ondata. Può essere un segnale della tenuta sociale. Il momento di difficoltà per le famiglie con figli diventa sempre più complicato. Il nostro Comune sta già facendo molto ed aiutare le giovani coppie con figli, in generale e soprattutto in un momento di particolare difficoltà, è una battaglia di civiltà e di prospettiva per il futuro”.

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