Firenze: iniziato il Festival Europa

120 eventi in 40 luoghi fino al 10 maggio. Giorgio Napolitano e Romano Prodi sono stati i primi ospiti dell’evento promosso dall’Istituto Universitario Europeo. Domani a Villa Ruspoli, una giornata di approfondimento su politiche migratorie accoglienza e cooperazione allo sviluppo

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Europe Direct Firenze
06 maggio 2015 19:21
Firenze: iniziato il Festival Europa

È stata piazza Santa Maria Novella, questo pomeriggio, il palcoscenico dell'inaugurazione ufficiale della terza edizione del Festival d'Europa che si svolge a Firenze fino a domenica 10 maggio con 120 eventi in 40 luoghi della città. Cyber security, qualità nel settore agroalimentare, donne e cambiamento nel Mediterraneo tra i temi della prima giornata della manifestazione, che ha per protagonista l'Unione Europea e le sue politiche economiche, legislative, culturali, tra convegni, spettacoli, laboratori interattivi, mostre Tra i temi chiave della giornata, la sicurezza alimentare con il seminario che illustrerà le principali politiche, linee guida e strategie europee nel settore e fornire il quadro delle più recenti tecnologie e innovazioni.

Al Palagio di Parte Guelfa va in scena la serie di incontri sul tema "Donne e cambiamento nel Mediterraneo: quale ruolo per la UE?". Alla St Mark English Church, si tiene poi una tavola rotonda sulla libera circolazione dei beni culturali nell'Unione Europea, un aggiornamento a quattro anni dalla prima edizione del Festival. All'evento era presente, tra gli altri, la vicesindaca e assessora all’educazione.

“Alcide De Gasperi ha avuto una visione talmente lungimirante che vale per l'oggi come valeva 50 anni fa". Lo ha detto l’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ospite della conferenza internazionale 'The State of the Union', promossa dall’Istituto Universitario Europeo ed inaugurata oggi a Villa Salviati. Rispondendo alle domande del vice direttore dell’ANSA Stefano Polli, l’ex Presidente ha continuato: "La democrazia significa il dovere della maggioranza di decidere.

Tutto sta cambiando nel mondo, non solo in Europa. Abbiamo bisogno di una leadership europea. Quando hai una guida forte, puoi ridurre il gap. Abbiamo perso molta leadership in tutta la UE, anche la Germania ha problemi sotto il profilo dell'occupazione. C'è bisogno di una collaborazione tra aspetto politico ed aspetto economico". Insieme a Giorgio Napolitano l’ex Presidente del Consiglio Romano Prodi, che ha focalizzato l’attenzione sulla natura dellamissione europea: “Abbiamo creato gli strumenti, le istituzioni e le strutture, ma non abbiamo trovato un accordo necessario per esprimere questi elementi.

Ho insegnato in Cina per sei anni, nessuno ormai vuole più studiare la materia 'Unione Europea', il mondo sta cambiando, dobbiamo recuperare questo disavanzo. La paralisi europea è legata al fatto che nessuno sembra voler innovare ed innovarsi”. Durante la prima giornata di lavoro si è parlato anche di una politica comune di accoglienza dei migranti. “L'Italia chiede politiche comuni sull'immigrazione – ha spiegato Giorgio Napolitano – per una giusta distribuzione dei migranti.

Ci sono dichiarazioni di buoni intenti, c’è la volontà di superare questa situazione ma senza un accordo comune sarà impossibile regolare i flussi migratori. Io credo – ha concluso - nell'Europa, in un Europa unita, partendo dal Manifesto di Ventotene a cui contribuì Spinelli”.A questo proposito anche l’ex Presidente del Consiglio ha ribadito “è normale che le persone, e l'opinione pubblica, siano spaventate dalle parole complicate, dai concetti difficili da comprendere: sulla questione migranti siamo sotto pressione in Libia e non solo.

Dobbiamo – ha terminato Prodi - prendere una posizione chiara, una decisione immediata”. La prima giornata si è conclusa nella sede dell’Istituto Universitario Europeo alla Badia Fiesolana. Focus dell’incontro la 'Nuova dichiarazione di Schuman' presentata oggi a The State of the Union dall’ex Presidente del Consiglio Giuliano Amato, scritta insieme ad Elisabeth Guigou, ex Ministro agli Affari europei, della Giustizia, del Lavoro e della Solidarietà francese, e Vaira-Vike Freiberga, ex Presidente della Repubblica lettone.

L’obiettivo principale - ha spiegato Amato – era quello di capire che cosa è cambiato rispetto all’originale dichiarazione di Schuman, secondo la quale avremmo potuto costruire l’Europa un passo dopo l’altro grazie alla nascita di una solidarietà tutta europea. Questo processo è riuscito per anni ma di recente è stato sostituito da un processo opposto che ha portato a maggiore ostilità, diffidenza, ricerca dell'autodifesa all'interno delle pareti e delle frontiere nazionali.

Con questa nuova lettura – ha concluso - si vuole ristabilire solidarietà tra gli europei e gettare le basi per rivitalizzare l’Europa”. I lavori di The State of the Union - conferenza che andrà avanti fino a venerdì 8 maggio - riprenderanno domani, alle 09.30, nella sede dell’Istituto Universitario Europeo alla Badia Fiesolana.

Con il Festival torna la Notte Blu, l’appuntamento dedicato alla nascita dell'Europa (9 maggio 1950), che si svolgerà dal 5 al 10 maggio, tra il complesso delle Murate e altri luoghi in città, con un cartellone di 50 eventi tra laboratori interattivi, esibizioni di arte circense, live cooking, piece teatrali, cinema, fotografia e concerti live. Tra le novità, appunto, il palco ‘live’ in piazza Santa Maria Novella dedicato al mondo della scuola che ospiterà, da oggi 6 al 9 maggio nella fascia oraria 10-23, le attività curate dall’Agenzia Nazionale Erasmus+Indire.

Qui, domani, si festeggerà il decimo compleanno dei gemellaggi elettronici tra scuole (eTwinning) celebrato in contemporanea in tutta Europa e a Firenze con 500 palloncini lanciati in aria. Lo stesso giorno si alterneranno sul palco con le loro performance, le scuole di musica provenienti da diverse città della Toscana. Il 9 maggio ore 12 spazio al flashmob “L’Europa ti abbraccia”, in cui si diffonderanno i risultati della ricerca sull’impatto dei percorsi di mobilità internazionale nello sviluppo personale e professionale.

L’evento si svolgerà in contemporanea nei 14 paesi partner del progetto MOB GAE.Il Festival d’Europa 2015 vede coinvolti in prima linea le maggiori Istituzioni europee, nazionali e locali quali: il Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’EUI, la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, l’Ufficio di Informazione del Parlamento Europeo in Italia, il Consiglio d’Europa, la Regione Toscana, il Comune di Firenze, la Città Metropolitana di Firenze, l’Agenzia Erasmus+ Italia/INDIRE, l’Università degli Studi di Firenze.

Il Festival è realizzato con il supporto dell’Agenzia Nazionale per i Giovani. Il coordinamento è affidato a Fondazione Sistema Toscana.

Nella notte fra il 17 e il 18 aprile, oltre 800 migranti hanno perso la vita nelle acque del Mediterraneo, mentre cercavano di raggiungere l’Europa a bordo di un barcone diretto verso le coste italiane. A meno di un mese di distanza da quella scioccante tragedia e dal successivo Consiglio Europeo straordinario convocato per affrontare l’emergenza in corso, istituzioni e terzo settoresi incontrano a Firenze per confrontarsi su immigrazione, politiche di accoglienza e cooperazione allo sviluppo. L’appuntamento è per giovedì 7 maggio, dalle ore 10:00, a Villa Ruspoli (P.zza dell’Indipendenza 9, Firenze), con il convegno L'approccio globale dell'Unione Europea all’immigrazione: dalla cooperazione allo sviluppo al sistema di accoglienza”, inserito all’interno del programma del Festival d’Europa 2015 e promosso da Laboratorio DIR.S.A.

dell’Università di Firenze (Dipartimento di Scienze giuridiche e ASGI), Oxfam Italia e Concord Italia. Un dibattito di stretta attualità, assieme ad alcuni dei maggiori esperti di fenomeni migratori e cooperazione allo sviluppo, che arriva proprio mentre a livello europeo, alla luce delle recenti tragedie nel Mediterraneo, si sta discutendo la ridefinizione delle politiche europee in tema di immigrazione, e diverse ONG italiane, fra cui Oxfam e Concord Italia, hanno lanciato di recente un appello congiunto a Governo italiano ed Unione Europea, chiedendo la creazione di una “Mare Nostrum” europea, la sospensione del Regolamento di Dublino e il reinsediamento dei migranti beneficiari di protezione internazionale.

L’Unità di Ricerca Paesaggio, patrimonio culturale, progetto-Dipartimento di Architettura DIDA-Università di Firenze, il CISDU-Centro Internazionale Studi Disegno Urbano, e MEDIARC Festival Internazionale di architettura in video - Dipartimento di Architettura DIDA-Università di Firenze, hanno organizzato il convegno "Il contributo della ricerca europea sull'ambiente naturale e costruito del mondo". Il Convegno si terrà l’8 maggio, dalle 9.30 alle 18.00, presso l’ex Chiesa di Santa Verdiana-DIDA, Via dell’Agnolo 14 a Firenze. Attraverso interventi di vari docenti e ricercatori italiani ed europei si documenteranno vari contributi di ricerca, di recente produzione, sia completati che ancora in corso, che hanno come linea comune d’intervento e di missione l’elaborazione di una progettualità dedicata alla sostenibilità dei programmi per l’ambiente costruito a livello globale. Il Convegno, oltre agli interventi orali, si avvarrà in modo molto sostanziale anche di proiezioni di slide, fotografie, film, video e documenti visivi.

Questa comunicazione sarà particolarmente curata dal Festival MEDIARC. Selezionato dal Direttore Artistico Alberto Di Cintio, verrà proiettato materiale audiovisivo sia di recente produzione che storico, realizzato sia in Italia che a livello internazionale riguardo ai temi dell’architettura, del recupero e del riuso di spazi e di edifici, e della sostenibilità ambientale.

Per rilanciare in maniera democratica e partecipata il processo di integrazione, è forse imprescindibile rifarsi alle idee e alle prassi politiche che hanno permesso, tra le macerie del secondo conflitto mondiale, l’affermarsi dell’idea guida della Costruzione europea. Per questo la Fondazione Circolo Rosselli, da sempre impegnata, nel solco degli ideali di Giustizia e Libertà, a promuovere una visione democratica e federalista dell’Europa, ha deciso di ospitare il 7 maggio 2015, alle 17.30, un convegno sul tema: Le culture politiche per il rilancio dell’ idea di Europa.

Incontro tra le Fondazioni di Cultura per riflettere sul futuro dell’Europa. Interverranno Nicola Antonetti (Istituto Luigi Sturzo), Mario Lupo (Fondazione Luigi Einaudi Roma), Tommaso Nencioni (Fondazione Circolo Rosselli), Elena Paciotti (Fondazione Lelio e Lisli Basso – ISSOCO) e Silvio Pons (Fondazione Istituto Gramsci). Presiederà la discussione Valdo Spini, Presidente dell’Associazione delle Istituzioni Culturali Italiane (AICI). L’incontro, che si colloca nel quadro dello svolgimento del Festival dell’Europa 2015, si terrà presso i locali della Fondazione Circolo Rosselli, in via degli Alfani 101 rosso, a Firenze. “Un nuovo Manifesto di Ventotene delle culture politiche italiane che si richiamano all’Europeismo, è questo lo scopo del Convegno – ha detto il Presidente nazionale dell’AICI Valdo Spini -.

Per questo abbiamo convocato alcune delle principali Fondazioni culturali a contribuire”.

Sarà una grande festa della mobilità in tutte le sue forme quella sino al 9 maggio la manifestazione“Erasmus+Firenze=Europa” organizzata dall’Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE nell’ambito del Festival d’Europa 2015 che prevede 16 performance fra musica, arte e teatro, 15 momenti di approfondimento, 1 Flash MOB con oltre 200 alunni e universitari in contemporanea in 14 paesi e 2 laboratori artistici e multimediali.

Fulcro della manifestazione il palco allestito in Piazza Santa Maria Novella che ospiterà proiezioni, concerti, workshop, installazioni e dibattiti con la presenza di moltissime scuole fiorentine. “Il Festival rappresenta un momento importante di valorizzazione delle esperienze e di promozione del Programma – ha dichiarato Sara Pagliai, coordinatrice dell’Agenzia, durante la conferenza stampa di stamattina – Rispetto alle precedenti edizioni, quest’anno celebreremo le opportunità di Erasmus in chiave pop, con la partecipazione attiva di oltre 500 studenti universitari e alunni delle scuole toscane”.

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