Firenze: è morta Sandra Alvino

Fu la storica Presidente dell'Associazione italiana transessuali

Redazione Nove da Firenze
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13 marzo 2021 14:51
Firenze: è morta Sandra Alvino

Firenze - 13/03/2021. Questa mattina presidio in Piazza Santa Croce a sostegno alla risoluzione approvata dal Parlamento Europeo per la proclamazione dell'Unione europea «Zona di Libertà per le persone LGBTI». La manifestazione era organizzata da +Europa Firenze. “Difendere i diritti delle persone LGBTI significa difendere i diritti di tutti” spiega il coordinatore Davide Bacarella.

E proprio questa mattina è deceduta a Firenze, Sandra Alvino, storica Presidente dell'Associazione italiana transessuali, consumata da un male incurabile che nel giro di pochi mesi all'età di 77 anni.

“Io sono una signora” diceva con orgoglio Sandra, nata uomo, ma che ha sempre vissuto come donna – un sempre che ha pagato caro, con tanto di confino e condanne per aver combattuto il suo riconoscimento –, che poté cambiare sesso solo nel 1974, sposandosi poi civilmente nel 1982 con Fortunato Talotta, uomo e marito che gli è stata accanto fino all’ultimo momento. Fortunato e Sandra si sono sposati nel carcere di Sollicciano. Si erano incontrati in un altro carcere fiorentino, quello delle Murate nei primi anni Settanta, ed era stato subito amore.

"Io sono una donna e ho sempre cercato la dignità che non mi è mai stata data – evidenziava nelle sue interviste - ho passato quattordici anni in prigione, mi hanno dato anche il falso ideologico per aver messo una "a" al posto di una "o" sul nome della mia carta di identità. Mi sono sposata e non sono riuscita a trovare un lavoro, cosi sono entrata in depressione e sono stata dichiarata invalida. Io sono una persona onesta, non sono mai andata a spogliarmi in tv e ho sempre salvaguardato il nome dei miei genitori.

Negli anni ’60 ci siamo battute per dimostrare che eravamo donne e non uomini o vie di mezzo. Il 14 aprile del 1982 abbiamo ottenuto la legge 164, secondo la quale il giudice può disporre una ‘rettificazione di attribuzione del sesso’ e riconoscerti di sesso femminile anche se sei nato di sesso maschile. Oggi sto lottando ancora, ma contro il fatto di essere accomunata ai trans che si spogliano per strada e che si prostituiscono. Ho pubblicato un libro, ho scritto al presidente della Repubblica, ho chiesto aiuto ai vari presidenti del Consiglio, ai vari Sindaci, Renzi e Nardella compresi, con bei sorrisi e loro strette di mano davanti a telecamere e fotografi, ma poi senza portare a termine le loro promesse e impegni presi”.

Io sono cattolica – diceva Sandra - e al Papa chiedo che riesca ad accettare la nostra situazione. Siamo persone che hanno sofferto, vivono nell'onestà e hanno la fede, ma purtroppo non avendo un corpo adeguato al sesso e alla mente lo hanno modificato per vivere meglio, chiediamo che la Chiesa accetti la nostra condizione e le nostre unioni”.

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