Fiera del Lavoro, bilancio ok per la Regione

L'assessore Grieco: "Questa 'due giorni' ci ha dato davvero molta soddisfazione, c'è stata tanta partecipazione da parte sia di imprese che di persone in cerca di lavoro". L'importanza degli Its, "scuole per super tecnici". Soldi per 15 scuole

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 dicembre 2019 18:00
Fiera del Lavoro, bilancio ok per la Regione

"Questa 'due giorni' ci ha dato davvero molta soddisfazione perché tanta è stata la partecipazione da parte sia di imprese che di persone in cerca di lavoro. Centinaia di giovani sono stati colloquiati dalle aziende. Vedremo nei prossimi giorni quanti contatti saranno sfociati effettivamente in avviamenti al lavoro. E questo sarà un punto di partenza per capire le cause di eventuali mancati incroci tra domanda ed offerta di competenze. Inoltre per molte imprese la Fiera è stata l'occasione per conoscere i centri impiego toscani ed i servizi che offrono. Adesso sarà importante fidelizzarle. Insomma, sicuramente un'esperienza da ripetere".

Lo ha affermato l'assessore al Lavoro, formazione ed istruzione della Regione Toscana, Cristina Grieco, aprendo la conferenza stampa conclusiva della prima Fiera regionale del lavoro che si è svolta ieri ed oggi, giovedì 5 e venerdì 6 dicembre, alla Fortezza da Basso di Firenze.

"All'interno della Fiera, abbiamo ritagliato anche uno spazio dedicato agli Its, gli istituti tecnici superiori rivolti a quegli studenti che, dopo il diploma di scuola superiore, scelgono di acquisire una specializzazione in un settore strategico per un territorio, aumentando così le proprie possibilità di insermento nel mondo del lavoro", ha aggiunto l'assessore Grieco. Che ha precisato: "Dopo dieci anni di esistenza, il sistema Its ha finito il rodaggio e adesso deve pensare ad affermarsi definitivamente nel contesto formativo italiano.

In Toscana investiamo molto in questa direzione, ma l'opzione Its, in tutta Italia, resta ancora poco conosciuta e frequentata. Eppure quasi il 90 per cento degli studenti che escono dagli Its, i cosiddetti 'supertecnici', trovano lavoro entro sei mesi dal conseguimento del diploma. Mentre in Italia gli studenti Its sono solo 13 mila, però, ben 900 mila sono quelli iscritti in Germa nia agli analoghi percorsi formativi. Occorre quindi fare un salto di qualità, cercando sempre più sinergia anche con il mondo imprenditoriale, per fare in modo che gli Its cessino di essere un settore di nicchia della nostra istruzione terziaria".

All'incontro con i giornalisti, svoltosi nella sala Basilica della Fortezza, ha partecipato il presidente dell'Unioncamere Toscana, Riccardo Breda, che ha accolto l'idea dell'assessore Grieco: "In linea generale occorre far dialogare di più il mondo della scuola con quello delle imprese. In questo senso gli Its rappresentano una grande opportunità. Come mondo delle imprese dobbiamo canalizzare meglio quelle che sono le richieste delle imprese stesse. Noi cerchiamo di farlo attraverso le Camere di commercio in collaborazione con tutte le associazioni di categoria perché è importante capire ogni singola impresa di cosa ha bisogno oggi e di cosa avrà bisogno domani per il futuro delle generazioni più giovani".

Sul palco della conferenza stampa, assieme all'assessore regionale Grieco e al presidente Breda, sono saliti anche sei presidenti o dirigenti di altrettanti fondazioni che organizzano i corsi Its. In particolare, sono intervenuti la presidente della fondazione Tab che si occupa di arte e turismo Sonia Nebbiai, il presidente della fondazione Eat concernente l'eccellenza agroalimentare Fabrizio Tistarelli, la dirigente della fondazione Prime che si occupa di meccatronica Ludovica Fiaschi, il presidente della fondazione Vita Andrea Bonini, il presidente della fondazione Mita Massimilaino Guerrini e la coordinatrice della fondazione Energia ambiente Teresa Basilico, che hanno parlato delle rispettive esperienze. Tra i soggetti che organizzano gli Its c'è anche la fondazione Isyl del settore dei super yacht.

Gli Its possono essere definiti "scuole per super tecnici". Si tratta di percorsi finanziati dalla Regione e amministrati da fondazioni al cui interno figurano come soci anche le imprese, le quali partecipano all'organizzazione dell'offerta didattica. In tutta Italia sono novantacinque, in Toscana ce ne sono sette: due anni di corso, quattro semestri, lezioni in aula, stage in azienda per almeno per il 30 per cento delle 1800-2000 ore di formazione ed insegnanti per metà provenienti dal mondo del lavoro.

Gli Its, come detto, sono un'alternativa all'università. Per iscriversi serve un diploma di scuola superiore o aver completato il percorso di istruzione e formazione tecnica quadriennale con l'aggiunta di un anno integrativo. Ma a volte sono scelti anche da chi all'università si è perso o dopo l'università e una facoltà non del tutto azzeccata cerca qualcos'altro che gli consenta di trovare più facilmente uno sbocco lavorativo. C'è tempo fino a 29 anni per iscriversi. Naturalmente, dopo i due anni di formazione, si può anche scegliere di arricchire il proprio percorso all'università, ottenendo un certo numero di crediti per le lezioni frequentate e le competenze acquisite."Nel tempo ci abbiamo investito molto", ha sottolineato ancora l'assessore regionale Grieco. "Sono sorti una decina di anni fa ed oggi funzionano benissimo. Ne servono di più".

Gli Its, avviati in Toscana nel 2009, operano nei settori strategici dell'economia regionale, dove le aziende più dinamiche cercano profili che, in uscita da altri percorsi di studio, fino ad oggi non riuscivano a reperire. Così sono nate ‘alleanze formative' e scuole, intese con università. Questi soggetti, al pari dei centri di ricerca, delle agenzie di formazione professionale e delle imprese, hanno iniziato a lavorare assieme.

Ce n'è un po' davvero per tutti i gusti e per tutte le inclinazioni. C'è l'accademia per il made in Italy del sistema Moda, con sede al Castello dell'Acciaiolo a Scandicci, che fa stage in aziende di prestigiosi brand internazionali e il cento per cento di occupati al termine dell'ultimo anno di corso. Chi ne esce è un tecnico che si dovrà occupare dello sviluppo e della collezione sulla base delle indicazioni ricevute dall'area di progettazione stilistica, anche nella fase di comunicazione e promozione delle vendite.

C'è l'Its Prime Tech academy, a Firenze in via Panciatichi, specializzato nelle aree della meccanica e meccatronica. E poi ancora l'Its Energia ambiente di Colle Val d'Elsa, quello per l'eccellenza agroalimentare toscana di Grosseto, l'Eat, dove si formano dipendenti ma anche liberi professionisti, l'istituto superiore per le nuove tecnologie delle Scienze della vita di Siena, l'Its per la mobilità sostenibile e sopratutto della nautica e dei superyacht di Viareggio, l'istituto tecnico superiore per il turismo, l'arte ed i beni culturali con corsi ad Arezzo, Firenze, Lucca e Siena.

Tutti questi, nel complesso, formano il sistema di istruzione superiore e professionalizzante della Toscana.

SOLDI PER 15 SCUOLE. "Finalmente in arrivo la prima importante assegnazione di risorse relativa al piano triennale 2018/20, che permetterà di intervenire ed investire su 15 edifici scolastici della nostra regione, rendendoli luoghi sicuri e funzionali. Conosciamo tutti la grave situazione in cui versano molte strutture delle scuole toscane e quindi poter contare su una prima parte delle risorse richieste permetterà di realizzare i primi importanti interventi".

Queste le prime parole dell'assessora a istruzione formazione e lavoro, Cristina Grieco, in seguito al contratto di 95,7 milioni di euro stipulato con la Cassa Depositi e Prestiti che serviranno per costruire, ristrutturare, mettere in sicurezza e migliorare dal punto di vista dell'efficientamento energetico immobili di proprietà degli enti locali adibiti all'istruzione scolastica.

"Una doppia soddisfazione - continua l'assessore Grieco - perché la Toscana è la prima Regione scelta dal Miur a ricevere il finanziamento, che rientra nell'ambito del programma di edilizia scolastica 2018-2020 e fa riferimento all'annualità 2018. Dopo un anno e mezzo di totale stallo, al nuovo ministro all'istruzione Fioramonti abbiamo da subito chiesto, come Regione coordinatrice a livello nazionale, la massima attenzione per il tema dell'edilizia scolastica e la massima urgenza per rendere disponibili i fondi che consentano agli enti proprietari di iniziare i lavori già nei prossimi mesi".

In evidenza