Fidi Toscana: il 5 aprile presidio a Firenze

Appello di Angelini (Cgil Toscana): "No alla privatizzazione". Stella (FI): "Condivido preoccupazione per i lavoratori"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 aprile 2022 23:25
Fidi Toscana: il 5 aprile presidio a Firenze

“La Cgil Toscana è a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori di Fidi Toscana in lotta per respingere il piano di privatizzazione proposto dalla Giunta regionale. Un provvedimento sbagliato, in controtendenza rispetto alle scelte compiute dalle principali regioni italiane, che produce lo spezzatino della società, mortifica le competenze dei dipendenti, ne rende incerto il futuro e priva l’economia toscana di un importante strumento operativo che opportunamente riorganizzato e rilanciato - sotto il controllo pubblico - può costituire ancora una leva per lo sviluppo della regione.

Cambiare opinione si può, dopo le ripetute dichiarazioni formulate dal Presidente sul ruolo della finanziaria regionale, ma non con un piano confuso, comunicato ai lavoratori a decisione assunta e con il risultato di dividere e rendere indefinite le prospettive per i lavoratori e gli obiettivi della società. Ci auguriamo che il Consiglio Regionale di martedì 5 aprile, chiamato a discutere le linee di indirizzo della Giunta, modifichi orientamenti che per la CGIL sono inaccettabili. La mattina del 5 aprile sarò con lavoratori, lavoratrici, Fisac Cgil e Unisin al presidio in piazza Duomo a Firenze davanti alla Regione”.

"Ho incontrato i rappresentanti aziendali di Fidi Toscana, Fisac Cgil e Unisin, mi hanno espresso le loro preoccupazioni in merito al futuro della società e degli oltre 50 dipendenti che oggi sono in forza lavoro. Ho condiviso con loro tutte le preoccupazioni che sono emerse durante l'incontro, consapevole della necessità urgente di prendere una decisione in merito al futuro di Fidi. Mi opporrò con tutte le forze ad ogni ipotesi di spezzettare società e dipendenti, una scelta che porta alla deresponsabilizzazione della politica. Il fallimento della missione di Fidi Toscana ha un nome e un cognome preciso, Partito Democratico, che ha portato alla situazione di oggi". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

"Negli ultimi dieci anni, Fidi Toscana ha perso 47 milioni di euro e ne ha bruciati 60 di capitalizzazione - ricorda Stella -. Ringrazio il consiglio di amministrazione e il presidente Petretto per il lavoro svolto, occorre però che la politica decida cosa vuol farne di Fidi Toscana. Che perde soldi, non ha patrimonio e non è competitiva sul mercato. Va cambiata in fretta, è l'unica soluzione. Fidi Toscana non può essere lasciata così, perché se noi la lasciamo così, Fidi Toscana perderà ogni anno una cifra annuale tra i 3.5 e i 5 milioni di euro. Sappiamo che le commissioni scendono, dai 5 milioni ai circa 1.8 milioni di euro; le svalutazioni ci sono costate circa 33 milioni di euro, e complessivamente il patrimonio scende da 180 a circa 100 milioni di euro. Questa è la fotografia degli ultimi anni".

"Io sono dell’idea che Fidi Toscana debba fare utili, perché le nostre aziende hanno bisogno di una finanziaria regionale sana - sottolinea Stella -. Io ho una certezza: che dai dati 'fotografati' oggi, Fidi Toscana non la possiamo lasciare così, dobbiamo cambiarla senza perdere ulteriore tempo. Mi chiedo perché dopo anni di un percorso intrapreso per portare Fidi Toscana in House, questo percorso oggi si interrompa. Di chi è la responsabilità di buttare via questo percorso? Quali le motivazioni? Anche nel programma di mandato del Presidente Giani vi era la scelta di portare in House Fidi Toscana, chi ha deciso il contrario? Purtroppo a pagare questi cambi di strategia saranno i lavoratori e i toscani. Martedì porterò in Aula una proposta per tutelare i lavoratori".

Notizie correlate
In evidenza