"Fidanzato bugiardo", voglio imparare tecniche per smascherarlo!

Come scopro se mi mente? Come affinare la nostra BUSSOLA PER BUGIE

Paola
Paola Marangio
13 giugno 2022 13:43

Come si fa a capire se qualcuno mente? È vero che ci sono dei segnali inconfutabili che possono smascherare i bugiardi? Credo che il mio fidanzato lo faccia di continuo, non mi sembra mai sincero e voglio scoprire se ho ragione.

Gli studi sulle persone che mentono ci sono stati negli anni e continueranno ad esserci sempre: perché lo fanno, come funziona il loro cervello mentre lo fanno e soprattutto quali siano i segnali visibili all’esterno. È una materia che interessa trasversalmente tutti seppur per ragioni molto diverse. Ad esempio:

Il poliziotto che interroga un presunto reo perché deve giudicare.

La madre preoccupata di un adolescente perché deve proteggere.

La moglie che ascolta il marito perché…già perché? Perché deve principalmente orientarsi.

C’è una bella differenza tra i tre esempi citati ed è evidente che il terzo è l’unico che ha un fine autodiretto nell’area della tutela della rassicurazione.

Se il poliziotto cercherei di formarlo dandogli nozioni spendibili sul campo professionale, ben diverso è quello che farei con una madre, una moglie, una amica che mi fa la stessa domanda perché siamo in un’area relazionale per cui il primo strumento da affinare è personale e non nozionistico! Cosa intendo? La tua domanda “credo che il mio fidanzato mi menta di continuo” mi fa interrogare sulla relazione che hai con lui, sulla fiducia che (oramai) hai nei suoi confronti e su quello che ti aspetti da un rapporto di coppia.Chi mente mostra inevitabilmente delle incongruenze tra il comportamento verbale e quello non verbale e sono principalmente queste le cose che notiamo quando interagiamo con un bugiardo.

Il punto è che le notiamo ad un livello non consapevole, semplicemente sentiamo che “c’è qualcosa che non va”. Bene, il primo consiglio per capire se ci stanno mentendo è imparare ad ascoltare bene se stessi perché la bussola che abbiamo dentro difficilmente sbaglia. Può accadere che la nostra bussola funzioni male e rilevi bugie dove non ce ne sono o viceversa ci porti ad essere fin troppo “creduloni”, in entrambi questi casi il mio consiglio è di farsi aiutare a tarare la propria bussola andando a comprendere cosa la fa mal-funzionare (un percorso di terapia può servire anche a questo).

Per il resto delle circostanze dobbiamo fidarci di quel “qualcosa che non va” e va esplorato nella relazione CON il presunto bugiardo piuttosto che altrove cercando manuali di istruzioni che ci insegnino cose tipo che chi mente:

  • tende a rispondere più lentamente o a ripetere parte della domanda (come per prendere tempo)
  • solitamente si tocca il volto molto spesso
  • sbatte le palpebre più frequentemente
  • tende a muoversi di più come in imbarazzo o ad essere più fermo, in modo quasi innaturale
  • prima di rispondere guardano in alto a sinistra (invenzione) piuttosto che in alto a destra (ricordo)

Ma diciamoci la verità, tutte queste “fredde” nozioni non servono a niente senza bussola interna, anzi rischiano di essere fuorvianti se non supportate da una lettura di ciò che si sente NELLA RELAZIONE!

La psicologa risponde — rubrica a cura di Paola Marangio

Paola
Paola Marangio

Psicologa, psicoterapeuta e mediatrice familiare. Referente del sito PsicologiaFirenze.it. Membro dello staff clinico e didattico dell’Istituto di Terapia Familiare di Siena, ha lavorato nell’equipe del Centro di Terapia Familiare della ASL 10 di Firenze e si è occupata delle valutazioni psico-ambientali delle commissioni medico legali INPS. Collabora con la cooperativa sociale Matrix onlus in ambito della disabilità e psichiatria. Per inviare quesiti scrivere a: marangio@psicologiafirenze.it

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