Festa dell’Unità: l'Amministrazione comunale parte civile

La replica del PD, che governa il Comune di Firenze. Armentano a Lega e Spc: “Le polemiche stanno a zero”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 aprile 2021 21:47
Festa dell’Unità: l'Amministrazione comunale parte civile

La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio del responsabile tecnico della Festa dell’Unità dal 2014 al 2017. Paradossalmente, pur avendone ricevuto vantaggio, il Partito Democratico Metropolitano di Firenze è estraneo alla causa penale che ha coinvolto il tecnico che predisponeva le pratiche per le richieste al Comune di Firenze per la realizzazione della Festa dell’Unità.

E' però in corso una causa civile avversa al Partito Democratico Metropolitano che il Comune di Firenze ha avviato davanti al Tribunale di Firenze.

"Stiamo esponendo le nostre ragioni in merito al corretto conteggio tra le superfici destinate all’attività politica e all’attività commerciale -replicano dal Partito Democratico Firenze Città- Siamo fiduciosi che il confronto in quella sede chiarirà la bontà delle nostre ragioni. Restiamo convinti della correttezza dello svolgimento delle Feste tenute dal PD negli anni scorsi e cercheremo di provare le ragioni del Partito nelle sedi opportune".

Approfondimenti

“In questa inchiesta l’amministrazione ha già sottoscritto a marzo gli atti per costituirsi parte civile. Le polemiche stanno a zero, quindi. Sarebbe meglio fare le opportune verifiche prima di lanciarsi nei soliti attacchi gratuiti e, alla prova dei fatti, privi di fondamento ma evidentemente per Lega e SPC faceva comodo non perdere nemmeno questa occasione di visibilità. E il capogruppo Bussolin si informi prima di parlare, visto che non risulta alcun esponente del Pd rinviato a giudizio in questa inchiesta ma si parla di un responsabile tecnico.

Non si capisce poi con quale logica assurda Bussolin accosti l’aver preso parte a un evento di partito con le accuse relative a un calcolo tecnico delle superfici peraltro regolarmente sanzionato. Suggeriamo in ogni caso ai colleghi consiglieri un surplus di attenzione che è sempre utile per il ruolo che rivestiamo all’interno dell’assemblea cittadina. Come Partito democratico non accettiamo sterili attacchi su questi principi, giustizia, trasparenza e rispetto della legge sono per noi valori guida da sempre e rimandiamo al mittente tentativi del tutto gratuiti e strumentali di aizzare polveroni.

Le regole valgono per tutti e chi compie delle inadempienze ne risponde nelle sedi opportune, abbiamo piena fiducia nella magistratura” Così Nicola Armentano, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio, replica a Lega e Spc rispetto all’inchiesta.

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