Fare informazione nel Mediterraneo dopo la primavera araba

Se ne parla il 30 settembre in un convegno alla R. F. Kennedy international House for human rights

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 settembre 2014 15:26
Fare informazione nel Mediterraneo dopo la primavera araba

FIRENZE  – Ospiti della Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights Europe e del Cospe arrivano a Firenze due rappresentanti della società civile mediterranea: Esraa Abdelfattah, attivista politica egiziana che ha svolto un ruolo centrale nelle proteste di massa del gennaio 2011 in piazza Tahrir e Mohcine Hammane della rete Chabaka di Tangeri che lavora su diritti del lavoro, migrazione e gioventù.

La loro visita a Firenze sarà l’occasione per una video conferenza attraverso la piattaforma Cisco del Dialogue Cafè (www.dialoguecafe.org) con altri attivisti e blogger del resto del mondo alla RFK International House (martedì 30 settembre ore 18.00 – via Ghibellina, 12A, Firenze) e per incontrarli e parlare della situazione, sempre di transizione, nell’area mediterranea: tra conquiste e censure, tra spinte rivoluzionarie mai sopite da parte dei giovani e la repressione dei nuovi governi.

In particolare Mohacine Hammane, membro del Consiglio dei diritti umani di Tangeri dal 2010, è portavoce di una campagna internazionale sostenuta da COSPE e da Amnesty per la liberazione della giornalista marocchina, Wafaa Sharaf, arrestata e condannata ad un anno di carcere per aver denunciato violenze e intimidazioni da parte della polizia dopo aver partecipato ad una manifestazione.

Approfondimenti

Mohacine ha partecipato al “Movimento 20 febbraio” del 2011 e, sia in Spagna che in Marocco, ha fatto parte di varie iniziative e incontri interculturali come esperto sulla situazione dei bambini e dei giovani del suo Paese e sul rapporto di questo con la Spagna. Dal 2010 lavora a COSPE, all'inizio come educatore sul campo, poi come coordinatore generale di differenti progetti.

Esraa Abdelfattah, candidata al premio nobel per la pace subito dopo gli scontri di piazza Tahrir, è tra le fondatrici del gruppo facebook “April 6 General Strike Egypt”, che nel 2008 promosse una giornata di disobbedienza civile contro i salari bassi e l'incrementarsi dei prezzi alimentari. Dopo essere stata soprannominata il fenomeno social-networking “Facebook Girl”, è stata arrestata dalla sicurezza egiziana trascorrendo due settimane in carcere. Ha partecipato attivamente anche alla terza ondata rivoluzionaria del 30 giugno 2013. Attualmente è consulente sulla società civile all' “Egyptian Democratic Academy”, e giornalista e consulente sui social media per El-Youm7, il più diffuso quotidiano egiziano di proprietà privata, e per la rivista 7Ayam.

L’evento si terrà in inglese.

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