Extracomunitari imprenditori agricoli, ci pensa la Toscana

L’Anolf Toscana collabora a un progetto ministeriale per dare orientamento e formazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 gennaio 2015 16:44
Extracomunitari imprenditori agricoli, ci pensa la Toscana

Sostegno all’autoimprenditorialità e formazione a cittadini extracomunitari. Alla fine del 2013 nella nostra regione la presenza di cittadini non comunitari era di 350.761 unità, diversamente distribuiti fra le varie province, con Firenze, Prato ed Arezzo che hanno esercitato una forte attrattività soprattutto verso rumeni, albanesi e cinesi.

Promuovere l’imprenditorialità nel settore agricolo e agroalimentare di immigrati non comunitari, questo è l’obiettivo in Toscana del Progetto SOFIIA (Sostegno Orientamento Formazione Imprenditoria per Immigrati in Agricoltura), curato dalla c.borgomeo&co di Roma in collaborazione con l’Anolf (Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere, promossa dalla Cisl) e presentato stamani a Firenze, nella sede della Cisl Toscana.All’incontro erano presenti rappresentanti del Mipaaf, l’Assessore all’agricoltura della Regione Toscana Gianni Salvadori, il Presidente nazionale Anolf Mohamed Saady e il Segretario generale della Cisl Toscana Riccardo Cerza.Il Progetto S.O.F.I.I.A., giunto al terzo anno di attuazione, è promosso dal Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali e cofinanziato dal Fondo Europeo per l’integrazione.

Gli immigrati da paesi non comunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno potranno rivolgersi alla rete toscana di sportelli dell’Anolf (i recapiti delle sedi si trovano on-line all’indirizzo http://servizi.cisltoscana.it/sedi/le-sedi-dell-anolf) per ottenere informazioni, orientamento e assistenza alla creazione di impresa e poter aderire al corso di formazione previsto dal progetto.

Saranno gli sportelli Anolf a selezionare tra le schede di adesione (l’obiettivo è raccoglierne almeno 600) i partecipanti ai corsi (previsti 60 partecipanti complessivi) che prevedono 72 ore di aula, 15 di formazione on-line e 24 di presenza in aziende del settore.Gli immigrati – è stato ricordato nell’incontro - rappresentano per la Toscana una risorsa rilevante. La Toscana è la prima tra le regioni nelle quali oltre un imprenditore su 10 è cittadino di origine straniera (11,67%) ed inoltre va segnalato che le imprese toscane straniere (48.375), pari all’11,7% del totale regionale, aumentano del 4,3% (+2.031 aziende) rispetto al 2012.“E’ un progetto per noi importante –ha detto facendo gli onori di casa il segretario della Cisl Toscana, Riccardo Cerza- perché mette al centro il lavoro, strumento di inclusione fondamentale per gli immigrati come per gli italiani.

Con l’Anolf lavoriamo da anni alla costruzione di un ponte tra italiani e immigrati, oggi fondamentale più che mai alla luce di quanto successo in Francia. Un impegno che non è episodico, ma continuativo e capillare.”

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