Firenze, 27 settembre - Prosegue l'indagine della Procura di Firenze sul cubo nero dell'ex Teatro Comunale. Gli inquirenti hanno acquisito migliaia di documenti in Comune e in Soprintendenza e procedono con l'ipotesi di reati edilizi, per verificare se vi siano state violazioni delle norme edilizie e urbanistiche, e accertare di chi siano le responsabilità che eventualmente emergeranno.
"A noi sembra evidente che qualcuno ha sbagliato, e deve pagare, Firenze e i fiorentini meritano la verità, devono sapere cosa è successo" afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, segretario regionale del partito. Non ci fermeremo finché il cubo nero costruito sulla sommità dell'ex Comunale non sarà abbattuto, sarebbe inaccettabile che venisse solo ridipinto. Si tratta di un obbrobrio che ferisce irreparabilmente lo skyline del centro storico di Firenze, che è patrimonio mondiale dell'umanità. La Commissione comunale Paesaggio e la Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio avrebbero dovuto spiegare ai fiorentini, ma credo anche ai turisti di tutto il mondo, con quali criteri hanno dato il via libera, negli scorsi anni, alla costruzione di questa struttura. Non lo hanno fatto, e in queste settimane hanno giocato al gioco della perdita di memoria e delle omissioni".
Da quando è scoppiato lo scandalo cubo nero, tra un rinvio e un rimpallo, la Giunta Funaro evita di rispondere apertamente. Una su tutte: l'Assessorato all'Urbanistica mi ha risposto di non aver ancora predisposto e inviato al Ministero della Cultura la Valutazione di Impatto sul Patrimonio, una valutazione che ha la capacità di introdurre dei correttivi a un progetto. In questo caso, potrebbe introdurre dei correttivi sostanziali e utili su colore, materiali e altezza, limitando l'obbrobrio.
L'assessora Caterina Biti ha preso ulteriore tempo. Nel frattempo, apprendiamo di ulteriori sviluppi nell'indagine con l'acquisizione di quei documenti che è stato impedito, in Commissione Urbanistica, dalla maggioranza di valutare scrupolosamente con un'attività d'indagine collegiale e trasparente, come avevamo richiesto. Auspichiamo che questa indagine rompa il muro di silenzio e faccia piena luce" afferma Massimo Sabatini, consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt e candidato al Consiglio regionale con la lista civica "È Ora!" per Tomasi presidente.