In Regione il caso del progetto urbanistico del Crocifisso a Signa

L'interrogazione di Fratelli d'Italia richiama gli indirizzi del Piano paesaggistico regionale e del PAESC

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 Dicembre 2025 11:30
In Regione il caso del progetto urbanistico del Crocifisso a Signa

Signa (Firenze), 11 dicembre 2025 – Il caso del progetto urbanistico del Crocifisso a Signa approda in Consiglio regionale. È stata, infatti, depositata un’interrogazione presentata dal consigliere di FdI Claudio Gemelli (come primo firmatario eletto nella circoscrizione della Piana) insieme ai consiglieri Alessandro Capecchi e Marco Guidi, che chiede alla Giunta toscana di verificare la coerenza dell’intervento che l’amministrazione locale vorrebbe inserire nel nuovo piano operativo di Signa con gli obiettivi regionali sul consumo di suolo e con gli strumenti di tutela del paesaggio.

Nel documento - si legge in una nota - "si segnalano le criticità dell’intervento previsto: nuovi edifici e una nuova viabilità che andrebbero a incidere su un’area di rilevanza ambientale e paesaggistica, parte integrante del sistema del Padule di Signa, con effetti sull’impermeabilizzazione dei suoli e sul rischio idraulico in una zona già fragile. L’interrogazione richiama, inoltre, gli indirizzi del Piano paesaggistico regionale e del PAESC, che spingono verso la rigenerazione dell’esistente e la riduzione delle superfici urbanizzate.

Il Comitato Territorio e Buonsenso del Crocifisso a Signa accoglie con favore l’iniziativa, che per la prima volta porta la vicenda a un livello istituzionale regionale in modo formale. Fin dalla sua nascita, nel marzo 2025, il Comitato ha chiesto che il progetto fosse stralciato alla luce dell’interesse generale e delle emergenze ambientali, avanzando una proposta alternativa: il masterplan “Terrazza sul Padule”, un parco urbano multifunzionale senza nuovo consumo di suolo.

L’interrogazione, a cui la Giunta regionale dovrà rispondere entro 60 giorni, contiene anche la richiesta di convocare in audizione il Comitato e le associazioni ambientaliste nella commissione competente, un elemento di apertura importante in questo percorso.

«Il Crocifisso e l’area del Padule costituiscono un corridoio ecologico che non può essere compromesso da un intervento di questa portata – afferma il Comitato –. Il progetto introduce nuovo consumo di suolo e insiste su una zona fragile, per questo le scelte urbanistiche del Comune ignorano le politiche regionali e vanno in direzione opposta alle esigenze di tutela ambientale e idraulica dell’area».

In attesa dei prossimi passaggi istituzionali, il Comitato rinnova l’appello a stralciare il piano di urbanizzazione del Crocifisso dal piano operativo del Comune e ad avviare un percorso trasparente, partecipato e rispondente alle necessità dei cittadini.

«Ringraziamo il consigliere Gemelli che ha chiesto chiarimenti su un progetto urbanistico insensato – conclude il Comitato –. La Regione può e deve svolgere un ruolo decisivo per evitare un consumo di suolo non necessario e per promuovere soluzioni sostenibili davvero orientate al futuro del territorio».

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