Il Teatro Comunale di Firenze, convertito in appartamenti turistici, rappresenta un esempio di come le trasformazioni urbane possano sfuggire al controllo pubblico. In questa vicenda sono documentate le responsabilità politiche e imprenditoriali: dagli ex-sindaci Renzi e Nardella al gruppo Hines (guidato fino al 2015 da Manfredi Catella), fino a Nikila Invest.
“In questi giorni ho avuto modo di interessare il Ministero della Cultura sulla vicenda ex Teatro Comunale dopo la notizia dell’apertura del fascicolo in Procura. Ho appreso da poco che è stata richiesta una relazione urgente alla Sovrintendenza per fare luce sui procedimenti autorizzativi e l’iter procedurale. È doveroso indagare come sia stato possibile sfregiare la città di Firenze, che non può permettersi interventi urbanistici di questo tipo. Auspico che l’intervento della Procura possa fare piena luce su chi abbia responsabilità.
È importante che si trovino dei responsabili a livello giudiziario, ma noi conosciamo già chi sono i responsabili politici di un tale scempio. Questa del Teatro Comunale, infatti, è solo l’ultima delle clamorose vicende che hanno segnato la nostra città. A Firenze il Pd ha costruito una fitta rete di interessi, che senza ricambio e prospettive di alternanza politica, si è consolidata nel tempo. Il partito che diceva un tempo di difendere i più deboli ha cambiato pelle e ha messo la città più bella nel mondo in mano a fondi internazionali e speculatori.
Ha abbandonato residenti, anziani, piccoli commercianti e ha scelto il grande capitale. Basta vedere appunto il caso del Teatro Comunale, ma anche il business dei binari consegnati ai francesi in mezzo ad una selva di pali, gli studentati ‘falsi’ trasformati in hotel di lusso per turisti vip. La tutela del nostro centro storico è da sempre una nostra priorità e abbiamo interessato anche la commissione nazionale Unesco” Così in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi.
"Con un'interrogazione depositata subito stamani ho sollecitato il Ministero della Cultura per avere contezza di quali provvedimenti il Ministro Giuli intenda adottare per verificare non solo la correttezza sul piano formale e burocratico della trasformazione urbana delineata in premessa, ma anche la coerenza di questa con le leggi nazionali in materia di tutela del patrimonio artistico e architettonico. Non solo, è opportuno chiarire se ritenga necessaria l'adozione di misure preventive volte a garantire il mantenimento della qualifica di Sito Unesco al centro storico di Firenze.
Sono da sempre favorevole agli investimenti, ai capitali esteri, anche a nuovi concetti di architettura, sono promotrice di norme che favoriscono la sana rigenerazione urbana, economica e sociale ma questo è talmente brutto e talmente fuori contesto - quasi ostile -, che non può passare inosservato. Firenze dovrebbe essere sui giornali internazionali per la sua cultura, per il canone di bellezza che ha saputo promuovere ma anche per interventi contemporanei nei contesti giusti non per uno scempio come questo, che è un insulto a tutta l'arte, tutta la grande tradizione italiana dell'architettura e anche tutte quelle aziende e professionisti – la maggior parte – che lavorano seriamente, facendo interventi giusti e riqualificazioni utili" afferma, in una nota, l'On.
Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia e responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di FI.