Eugenio Montale ancora tra le salme sfrattate al cimitero di S. Felice

Anche se a Palazzo Vecchio garantiscono che è tutto a posto, il manifesto di decadenza della concessione è sempre lì

Nicola
Nicola Novelli
07 giugno 2021 14:29
Eugenio Montale ancora tra le salme sfrattate al cimitero di S. Felice

FIRENZE- Vi ricordate quando nell'ottobre 2019, alla vigilia dell’anniversario della nascita del premio Nobel per la letteratura, Nove da Firenze lancio l’allarme nazionale sul destino delle spoglie mortali di Eugenio Montale, da anni formalmente sotto sfratto al cimitero di San Felice a Ema? La notizia trovò spazio sulle prime pagine dei quotidiani italiani e la Giunta comunale fiorentina si affrettò a rassicurare che, nonostante la procedura amministrativa fosse in corso da molti anni, Palazzo Vecchio avrebbe trovato una soluzione per lasciare al loro posto le tombe del poeta e di sua moglie Drusilla, anzi, forse per valorizzare la scelta di Montale di riposare proprio a Firenze.

Ebbene nel piccolo cimitero di Galluzzo, a distanza di quasi due anni, l’affissione comunale che elenca le concessioni scadute e dunque soggette alla procedura di decadenza e conseguente rimozione, riporta sempre il nome e cognome illustri del vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1975. Possibile? Ma se il 12 ottobre 2019 Alessandro Martini, Assessore comunale con delega alla cultura della memoria, aveva garantito che una soluzione sarebbe trovata, di concerto con gli aventi diritto, la famiglia degli eredi?

“In qualunque evenienza la sepoltura del poeta non è a rischio -confermò Alessandro Martini a Nove da Firenze- Siamo pronti eventualmente a offrire a Eugenio Montale e la moglie una sepoltura ancor più degna, magari al cimitero delle Porte Sante”.

Approfondimenti

Perché quello spiacevole manifesto è ancora lì all’ingresso del cimitero comunale di Via di S. Felice a Ema, 41?

I competenti uffici comunali, interpellati informalmente stamani dal consigliere di Fratelli d’Italia, Alessandro Draghi, hanno assicurato che la concessione cimiteriale è stata rinnovata. “In consiglio comunale, comunque -ha spiegato Draghi a Nove da Firenze- formalizzerò la richiesta di dichiarare la tomba monumentale, o perpetua”. Cosa che evidentemente la Giunta Nardella non ha ancora considerato, anche se all’epoca dell'appello lanciato dalle pagine del nostro giornale on line, in molti avevano proposto.

Intanto sarebbe già un buon risultato sostituire la vecchia affissione all’ingresso del cimitero, in modo da non ingenerare più nei visitatori l’erronea convinzione che le spoglie mortali del poeta siano sempre sotto sfratto. Che dice, Sindaco Nardella: per il 12 settembre 2021, 40° anniversario della morte di Eugenio Montale, ce la possiamo fare?

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