Estate di degrado a Firenze: segnalazioni e commenti su Facebook

L'Agorà si è trasferita sul web: c'è chi riprende, chi fotografa, chi posta e chi condivide. Quanto vale la denuncia pubblica?

Antonio
Antonio Lenoci
22 agosto 2015 17:47
Estate di degrado a Firenze: segnalazioni e commenti su Facebook

Al tempo dei Social tutto è alla luce del sole, anche quanto accade di notte. Per alcuni utenti non è più necessario attaccarsi al telefono ed attendere il proprio turno in linea al centralino, basta un post per farsi notare dalle autorità. Ma è realmente così? Anche il post più cliccato, se ignorato dai diretti interessati, rischia di diventare quel lampo nel buio che vale quanto un mero "Da dv dgt?", la frase che ha reso celebri le Chat e che scorreva sul monitor in un battito di ciglia Imparare ad usare il mezzo non è stato facile, per lungo tempo c'è chi è rimasto male davanti alla frase"Ma come non l'hai visto, l'ho messo su Facebook" per poi scoprire che non tutti i post sono visibili, molti sfuggono.

Con il "tag" tutto è cambiato.Sulla Pagina Facebook ideata dal fiorentino Gianni Greco, già un cult per la Città del Fiore, le segnalazioni sono giornaliere ed i commenti sono inarrestabili. I cittadini taggano le autorità come se non esistesse un domani, nonostante questo i commenti sono conditi spesso dal dispiacere di non essere ascoltati.Tra i frequentatori iscritti alla Pagina vi è un plauso a chi scatta le foto che segnalano episodi di incuria e degrado: "Ci vuole coraggio a scattare le foto di denuncia" sottolinea qualcuno.

Non manca chi si scaglia contro l'uso improprio delle immagini accompagnate in alcuni casi da frasi offensive o da discriminazioni, in molti casi è "la piazza" stessa ad intervenire per riportare la discussione su termini idonei.Gianni Greco spiega "Purtroppo ciò che può fare un Gruppo Facebook, per quanto sia, non è esecutivo, specie quando non viene minimamente preso in considerazione da un'Amministrazione cieca, sorda e muta.

Voi continuate a usare questo spazio, che è a vostra disposizione, fotografate, segnalate, dibattete".

In pieno agosto, nel capoluogo toscano assolato e pieno di turisti, ci sono occhi pronti a registrare e segnalare quanto accade all'ombra dell'umano patrimonio Unesco. La foto accompagnata da hashtag, relativo alla località o al tema principale trattato nel post, e dal tag, identificativo del profilo da chiamare in causa, viene immessa nella bacheca pubblica ed acquista una vita propria in balia di commenti e condivisioni. Cosa comporta tutto questo?Negli ultimi tempi non sono mancate risposte al vetriolo da parte dell'Amministrazione davanti a "scatti rubati" non seguiti poi da regolari denunce agli organi competenti. Il "Tag" insomma non sembra bastare, anche se non risparmia nessuno, la notifica è immediata ed il messaggio arriva direttamente all'interessato oltre a coinvolgere una vasta cerchia di addetti ai lavori ed interessati. Non basta, serve di più.Ma gli amministratori non usano forse Facebook per lanciare messaggi pretendendo di avvisare in tal modo l'intera popolazione? Pensiamoci. 

Nelle ultime ore alcuni casi sono diventati virali, terminologia social che sta ad indicare quei post che hanno cavalcato l'onda della condivisione risultando tra i più visualizzati soprattutto sui dispositivi mobili.Sauro posta la foto di un assalto ad Orsanmichele: "La foto purtroppo non è nitida nella fretta di immortalare le acrobazie di tre dei tanti ubriachi che giravano ieri sera per le strade del centro di una Firenze incredibilmente orfana delle forze dell'ordine.. visto poi il flusso di turisti. E in questo caso la scalata è toccata a Orsanmichele... parole al vento come sempre".

Nicco condivide la foto di Stefano che a sua volta ha postato la foto sul profilo del sindaco Dario Nardella: "Via Gino Capponi a Firenze davanti all'ingresso del Museo Archeologico. Poi si lamentano dei cani.. questa chi la raccoglie?".Lorenzo pubblica una foto scattata sulle sponde dell'Arno: "Tranquilli e beati. Sulle sponde dell' Arno, all'altezza del Presidio ASL di Santa Rosa a grigliare salsicce..

che voi un lo fareste con questa bella giornatina di sole?".Fai la foto.. e poi? L'ironia nei post dei fiorentini non manca mai, ma è presente anche la stoccata che però finisce spesso per non colpire nessuno, perché gli addetti ai lavori aspettano una chiamata, magari al numero verde di turno, ma che sia una chiamata.L'opinione pubblica si esprime liberamente sul web e spesso nella discussione intervengono anche abitanti di altri comuni portando esempi o proponendo confronti.

Persino a distanza di tempo un dibattito si può allargare a macchia d'olio e coinvolgere più utenti, ma rischia anche di arenarsi perché ignorato volontariamente o meno da parte dei soggetti "competenti".Date pure un nome alla rosa, ma se non vi punge non è una rosa.. direbbe Umberto Eco, forse.

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