Enrico Rossi: "Sta nascendo un governo di estrema destra"

Il Presidente della Regione Toscana chiederà più autonomia amministrativa. E il rettore dell'Universita' di Firenze Luigi Dei raccomanda a Giuseppe Conte più impegno sulla formazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 giugno 2018 14:55
Enrico Rossi:

(DIRE) Firenze, 1 giu. - "Il governo Lega-M5s? Sta nascendo un governo di estrema destra, con Salvini che ne ha dato la matrice e il contorno politico". Sara' un esecutivo "euroscettico, su programma dove non si parla di diritti civili" e dove si "e' promesso tanto ma senza dire dove saranno trovati soldi e risorse". Lo sottolinea il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi intervenendo a Rai News 24. Al governatore il patto giallo-verde ricorda i governi dei Paesi del gruppo "di Visegrad.

Inoltre mi preoccupa il legame con Putin, ma anche che la destra estrema degli Stati Uniti, di Steve Bannon, lo guardi con interesse". Per Rossi, in sostanza, "l'Europa e' stretta in una morsa" e cosi' "l'Italia da' una mano a chi vuole farla saltare". Ora, quindi, "bisogna costruire un'alternativa e sfidare il governo Conte sulle questioni sociali". Ma e' necessario anche "costruire un nuovo centrosinistra, con al suo interno un partito socialista, che difenda gli interessi del lavoro, dei ceti popolari e si candidi alla guida del Paese.

Al nuovo governo a trazione Lega e M5s "ci approcceremo con il metodo che abbiamo sempre usato e proporro' piu' autonomia per la Regione Toscana". Perche' "su alcune materie siamo avanti rispetto al resto d'Italia. Penso alla sanita' per tutti, ma anche all'ambiente, la tutela del territorio e l'urbanistica". Lo spiega il governatore toscano Enrico Rossi, intervenendo a Rai News 24.

"Questa storia dei centri per il rimpatrio... lo facciano", pero' "io non ho avuto nessuna nota particolare. Se e quando arrivera' daremo il nostro parere". Ad Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, i cosiddetti Cpr, l'evoluzione dei Cie voluta dall'ormai ex ministro dell'Interno Marco Minniti, non sono mai piaciuti. Tuttavia ora, con l'insediamento del governo giallo-verde, il governatore dovra' confrontarsi (e scontrarsi) con Matteo Salvini che, ieri, da Sondrio, ha gia' annunciato di voler dare "una bella sforbiciata ai 5 miliardi destinati all'accoglienza".

Ed e' proprio su questo fronte che Rossi non solo accetta la sfida, ma rilancia subito: "Siamo pronti a chiedere l'autonomia per la gestione dell'immigrazione. Ci governano i federalisti, in Lombardia e in Veneto hanno fatto anche un referendum per essere autonomi e anche noi abbiamo una bozza che porteremo in Consiglio per l'autonomia", su 10 capitoli (tra questi anche sanita', lavoro, beni culturali, formazione e porti). Ecco, continua il governatore, "al nuovo ministro federalista Salvini chiederemo di essere federalisti, che ci sia consentito cioe' di gestire la cosa a modo nostro".

In Toscana, spiega, "noi non vogliamo piu' immigrati degli altri, pero' se li avessimo gestiti alla Toscana, secondo i nostri principi", e la questione "non fosse stata affidata solo ai prefetti, quindi non fosse stata ridotta l'accoglienza ad un tema di sicurezza, penso che ad esempio i migranti avrebbero avuto un'attivita' lavorativa e cosi' si sarebbero inseriti meglio". Perche' i migranti "quando arrivano e sono in attesa di un permesso di soggiorno o di asilo, hanno il diritto dovere di sentirsi utili nella collettivita' che li ospita".

Con il neo presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, "ci siamo visti ieri, prima della sua partenza per Roma, per un breve colloquio di cortesia, durante il quale ho rinnovato l'auspicio che i temi della formazione, della cultura e della ricerca, indispensabili per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese, trovino spazio nell'agenda del nuovo governo". Lo sottolinea il rettore dell'Universita' di Firenze Luigi Dei che rinnova gli auguri al giurista a capo dell'esecutivo nato dal patto tra Lega e M5s. Dei infatti esprime nuovamente a Conte, che e' "docente del nostro Ateneo, le piu' vive congratulazioni e un sincero augurio per l'incarico che ha ricevuto". (Dig/ Dire)

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