Empoli: il mancato quorum non abroga la delibera sulla Multiutility

Il sindaco Mantellassi: "Mai venuta meno posizione pro-acqua pubblica e contro la quotazione in borsa"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 Novembre 2025 23:50
Empoli: il mancato quorum non abroga la delibera sulla Multiutility

EMPOLI- Più di uno su due non è andato a votare, ma non è disaffezione alla politica: è stanchezza. Non è mancanza di interesse, ma di fiducia. L’astensione non nasce dall’indifferenza, ma da un legame spezzato tra cittadini e istituzioni.

Il sindaco Alessio Mantellassi ha commentato all'indomani del referendum abrogativo comunale, che non ha raggiunto il quorum e si è fermato a 12.292 votanti pari al 28,48% degli aventi diritto: "Voglio innanzitutto ringraziare chi ha lavorato ai seggi e tutta la macchina amministrativa che è riuscita a organizzare sedi alternative, non potendo sospendere la didattica. Il ringraziamento va anche per chi è andato a votare ma ci tengo a dire che il referendum che non è passato è legato a una delibera rispetto alla cessione delle quote del Comune di Empoli ad Alia Multiutility.

Siccome il dibattito poi è virato sull'acqua pubblica, voglio rassicurare i cittadini su questo tema e sulla quotazione in borsa: non è venuta meno la posizione dell'amministrazione pro-acqua pubblica e contro la quotazione in borsa. Alia deve rimanere 100% pubblica, questa è la posizione che avevamo in campagna elettorale due anni fa e ciò è rimasto. Da sindaco ho lavorato per mantenere questa posizione, come è certificato nel piano industriale Alia di aprile 2025 e anche con i provvedimenti approvati a settembre 2025 in Consiglio comunale.

Per quanto riguarda l'acqua pubblica, tema che sostengo da sempre, il percorso di ripubblicizzazione di Acque Spa è cominciato nel 2021 e noi spingiamo per portarlo avanti, anche proponendo un aumento della forza della parte pubblica proprio in Acque Spa dato che la governance pubblica è del 51% a oggi. Ci confronteremo con i soci pisani ma penso sia anche questa la loro posizione, arrivando anche a trasformare, dopo l'acquisizione delle quote, in una società in-house.

Questa è la nostra posizione e non era messa in discussione. Il fallimento del referendum riguarda solo quella delibera approvata nel 2022, non vengono meno le posizioni mantenute finora. Non è che siccome il referendum è fallito, non si fa l'acqua pubblica. Il referendum non parlava di quello, per cui l'acqua pubblica si fa. La posizione di Empoli rimane contraria alla quotazione in borsa".

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Fabio Barsottini, segretario del Partito democratico di Empoli commenta l’esito del referendum tenutosi ieri a Empoli: «L’acqua pubblica non è mai stata messa in discussione con il referendum e ora l’appello a tutte le forze politiche di Centrosinistra è quello di non dividersi più su questo tema, ma andare avanti verso la riorganizzazione dei servizi pubblici a scala regionale per migliorare i servizi e ridurre i costi di gestione. Il mancato raggiungimento del quorum non abroga la delibera sulla Multiutility e allo stesso tempo non fermerà il lavoro di ripubblicizzazione dell’acqua e l’arresto della quotazione in borsa della Multiutility su cui siamo impegnati da tre anni.

La partecipazione ha consolidato l’attenzione degli empolesi verso la gestione dei beni comuni, dando fiducia alla continuità amministrativa degli ultimi anni. Adesso è arrivato il momento di guardare al futuro dei servizi pubblici su scala regionale. La politica deve avere il coraggio di riorganizzazione i servizi pubblici in sinergia con gli altri territori toscani e definire un piano di investimenti che consenta davvero di abbattere i costi di gestione per l’acqua e i rifiuti. Le ultime elezioni regionali, con la riconferma del Presidente Giani, hanno tracciato un chiaro segno in questo senso e noi ci impegneremo per dare un contributo attivo alla discussione».

Barsottini chiarisce anche che l’acqua pubblica non è mai stata messa in discussione: «L’oggetto del Referendum non è mai stata l’acqua pubblica, bensì l’abrogazione della delibera comunale del 2022 che istituiva la nascita della Multiutility, società interamente pubblica per la gestione dell’acqua, rifiuti ed energia. L’esito del voto referendario, conferma chiaramente il mandato elettorale delle ultime elezioni amministrative: avanti per una gestione pubblica dell’acqua, dei rifiuti e dell’energia portando avanti il progetto della Multiutility toscana.

Si tratta di un risultato referendario che va letto in relazione a quanto già espresso dai cittadini con il referendum sull’acqua pubblica del 2011, al mandato elettorale ottenuto dal sindaco Alessio Mantellassi nelle amministrative dello scorso anno e al recente risultato delle elezioni regionali, che hanno confermato il presidente Eugenio Giani alla guida di un’ampia coalizione di centrosinistra.

Mandati chiari che impegnano, da un lato, a continuare il lavoro sul riacquisto delle quote private di Acque Spa e a non ricorrere alla quotazione in borsa quale strumento di finanziamento per gli investimenti della Multiutility; e, dall’altro, a riorganizzare definitivamente, a scala sovracomunale, i servizi pubblici per la gestione di acqua, rifiuti ed energia.

Vogliamo proseguire la discussione con le forze politiche di Centrosinistra che senza ipocrisia, ma con assoluta chiarezza e trasparenza, facciano comprendere ai cittadini che l’unico modo che abbiamo per ridurre i costi di gestione, quindi le bollette, dell’acqua, dei rifiuti e dell’energia è fare investimenti tecnologici e impiantistici: semplificare questo messaggio significherebbe creare false aspettative e agire in modo irresponsabile. Occorre condividere che la definizione “servizi pubblici” non significa “servizi gratuiti” e che questo fraintendimento ha spesso portato a incomprensioni, impedendo qualsiasi tentativo di intervento volto all’efficienza gestionale dei servizi locali. Per questa ragione occorrerà adoperarci per realizzare formule davvero efficaci per il finanziamento di investimenti che allo stesso tempo consentano il possesso e il controllo interamente pubblico.

Da ora riparte il lavoro per migliorare e rendere più sostenibili i costi di gestione dei servizi pubblici, per proseguire il lavoro di ripubblicizzazione dell’acqua e per promuovere in sede regionale un lavoro sinergico per un nuovo assetto dei servizi pubblici».

«Il voto di domenica ha segnato un momento importante di partecipazione civica. Al di là della soglia formale che è mancata, il messaggio è forte: 12.292 empolesi hanno scelto di esprimersi sul tema centrale della gestione dell’acqua pubblica e il 96% di loro ha votato a favore della partecipazione, della trasparenza e della difesa dei beni comuni. È un messaggio importante per la politica.

Ci impegneremo affinché il tema non si esaurisca con il voto di ieri, così come da noi sottoscritto con il Presidente Giani. In questi mesi si è acceso infatti un dibattito reale su cosa significhi “servizi pubblici” e su come vogliamo gestire l’acqua, i rifiuti, il territorio. Ringraziamo tutte e tutti coloro che sono andati a votare perché la loro scelta ha un valore che va oltre i numeri, è la prova che la partecipazione resta il motore più autentico della democrazia locale.

Il lavoro prezioso dei comitati, delle associazioni e di chi si è speso in prima persona sarà rilanciato e valorizzato: lavoreremo in Consiglio Regionale e in Giunta perché i servizi pubblici restino davvero pubblici, trasparenti e sotto il controllo dei cittadini» Così Luca Rossi Romanelli e Irene Galletti, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle in Toscana.

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