Empoli: 46 anni fa l'agguato di via Boccaccio

Anniversario della scomparsa del Brigadiere di P.S. Leonardo Falco, dell’Appuntato Giovanni Ceravolo e del ferimento dell’Appuntato Arturo Rocca

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 gennaio 2021 13:52
Empoli: 46 anni fa l'agguato di via Boccaccio

Ricorre il 46° anniversario della scomparsa del Brigadiere delle allora Guardie di Pubblica Sicurezza (oggi Polizia di Stato) Leonardo FALCO, nato a Ischitella (FG), e dell’Appuntato di P.S. Giovanni CERAVOLO, originario di Bovalino (RC), e del ferimento dell’Appuntato di P.S. Arturo ROCCA, nato a Nardò (LE).

Il 24 gennaio 1975, a Empoli, in via Boccaccio, il Brigadiere Leonardo Falco e l’Appuntato Giovanni Ceravolo, persero la vita mentre eseguivano un mandato di cattura emesso dall’Autorità Giudiziaria nei confronti dell'estremista di destra empolese Mario Tuti, mentre l’Appuntato Arturo Rocca rimase gravemente ferito.

Nel 2004 il Brigadiere Falco e l’Appuntato Ceravolo sono stati insigniti della medaglia d’oro al Merito Civile.

Questa mattina, in forma ridotta a causa delle norme per la prevenzione e contrasto al Covid- 9, alle ore 10.15, il Questore di Firenze, in rappresentanza del Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, alla presenza del Prefetto di Firenze Alessandra Guidi, del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del Sindaco di Empoli Brenda Barnini, del Cappellano Provinciale della Polizia di Stato Monsignor Luigi Innocenti e dei familiari della vittime, ha deposto una corona di alloro, come simbolo di ricordo perpetuo, al cippo commemorativo collocato nel Commissariato di Empoli.

Alle ore 10.30 il Cappellano della Polizia di Stato di Firenze, Monsignor Luigi Innocenti, ha celebrato una messa in suffragio presso la chiesa di San Giuseppe.

A seguire il Questore ha posato un mazzo di fiori sulla pietra ad inciampo sul luogo della morte.

Così il Questore di Firenze Filippo Santarelli in occasione della commemorazione: “Si ricordano oggi tre uomini che hanno compiuto il più alto Sacrificio, quello della vita e dell’incolumità personale, nell’adempimento del dovere, un sacrificio che contraddistingue il lavoro quotidiano delle donne e degli uomini della Polizia di Stato che, al servizio della Legge e dei cittadini, garantiscono ogni giorno, allora come oggi, la sicurezza e la legalità”.

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