Emergenza 118: la battaglia dei sindaci del Chianti

Il taglio del medico a bordo colpisce anche nell’area delle Signe

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 giugno 2022 23:50
Emergenza 118: la battaglia dei sindaci del Chianti

Chianti fiorentino, 6 giugno 2022- Quella avviata ormai da mesi dai sindaci del Chianti Paolo Sottani, Roberto Ciappi e David Baroncelli non è solo una battaglia coordinata istituzionalmente con il territorio volta ad esprimere contrarietà rispetto alle scelte imposte dalla Azienda sanitaria locale di ridimensionare il servizio di emergenza del 118. E’ in prima istanza la creazione di un nuovo percorso, condiviso con le Arciconfraternite di Misericordia di San Casciano e Barberino Tavarnelle e l’Associazione di Volontariato Grevigiano, che si è concretizzato con uno specifico osservatorio permanente sulle attività sociosanitarie.

Uno strumento istituito dai Comuni chiantigiani con il quale le amministrazioni comunali si propongono di monitorare l’andamento del servizio, confrontarsi periodicamente con gli enti competenti, il personale medico, le comunità, e individuare le soluzioni più consone ai bisogni del Chianti.

“Per un’area che è oggettivamente fragile – evidenziano i sindaci – il piano di riorganizzazione del servizio della Asl metterebbe in campo due medicalizzate e un’infermieristica”. “Pur migliorando la proposta iniziale dopo le nostre reiterate pressioni, – rimarcano – consideriamo ancora insufficienti le risposte che sono state elaborate per il nostro territorio, l’assetto voluto dall’Azienda sanitaria porterebbe all’eliminazione dei punti di primo soccorso che con un taglio netto nel Chianti passerebbero da tre a zero, motivo per cui continuiamo ad opporci ad una linea che riteniamo inadeguata alle effettive necessità”.

“Abbiamo bisogno della professionalità e della competenza del medico a bordo dell’ambulanza – tornano a dire - figura che non può essere sostituita da quella dell’infermiere, per tante ragioni fra le quali l’ampiezza del territorio, la cui superficie si estende su 400 km quadrati, e la distanza dai presidi ospedalieri”.

Domani, martedì 7 giugno alle ore 18.30, nella sala consiliare del palazzo comunale di San Casciano, si terrà il primo incontro dell’osservatorio sui servizi sociosanitari costituito dai Comuni di Greve in Chianti, San Casciano in Val di Pesa e Barberino Tavarnelle al quale prenderanno parte i sindaci del Chianti, in quanto promotori, i rappresentanti delle associazioni di volontariato del territorio e i medici del 118. “Sosteniamo e accogliamo con favore la mobilitazione delle nostre associazioni - continuano – ci uniremo alla sottoscrizione delle firme che si stanno raccogliendo nel nostro territorio, sottolineando che la nostra attività di monitoraggio si estenderà a tutto il complesso dei servizi sociosanitari”.

Noi di Forza Italia sono anni che lo diciamo: nella Piana Fiorentina il servizio di emergenza-urgenza del 118 sarà radicalmente trasformato, in peggio ovviamente, con gravi tagli che andranno a mettere a rischio la tenuta della sicurezza sanitaria. Ed ora ci siamo con i primi nefasti effetti nell’area delle Signe” Così si esprime Paolo Gandola, consigliere metropolitano e capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio.

“Dopo la l’eliminazione del medico presso la postazione dell’ambulanza medicalizzata a Campi Bisenzio, spiega il consigliere, ora l’Asl intende inserire l’automedica e da quanto apprendiamo questa sarà posizionata, in via sperimentale, con la partenza a Campi Bisenzio. Come mai tutto ciò? Il rischio è che sia posizionata fino alla prossima estate a Campi avvicinandosi le elezioni comunali, per poi essere tolta e spostata nelle Signe, sempre in via sperimentale, quando saranno Signa e Lastra ad andare al voto. Uno stratagemma pre-elettorale che noi di Forza Italia segnaliamo fin da ora.

Intanto, dunque, nelle prossime settimane entrerà in vigore l’automedica a Campi (con a bordo un medico ed un infermiere) mentre nelle Signe sarà tolta l’ambulanza medicalizzata e vi sarà solo una postazione infermieristica. Si tratta di un risultato che non mi aggrada per nulla, nè come consigliere campigiano, ne come consigliere metropolitano. Da campigiano potrei essere sollevato dalla collocazione dell’automedica a Campi ed invece non è così perché vi sono comunque forti rischi che l’automedica non sia disponibile per il nostro territorio dovendo intervenire anche a Signa e Lastra.

Se sarà in servizio nelle zone collinari lastrigiane, ad esempio, saranno davvero moltissimi i minuti di attesa per l’arrivo a Campi. Da consigliere metropolitano, poi, non posso che condividere le fortissime lamentele, seppur tardive, di tanti cittadini delle Signe che stanno ora protestando con una raccolta firme per l’eliminazione del medico. Noi sono mesi che ne denunciamo il pericolo”.

Da qui l’appello di Gandola: “I sindaci delle Signe scendano in campo, serve la netta presa di posizione, sia del sindaco di Signa che di quello di Lastra a Signa, contro questa de-medicalizzazione selvaggia che andrà a depotenziare il servizio sanitario nell’area. La politica non può rimanere in silenzio e deve scendere in campo contestando la Regione e le scelte aziendali dell’Asl Toscana Centro che non fanno l’interesse nè del territorio nè delle comunità locali”. 

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